okay

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«Oh, Shizune fatti da parte!» la donna diede uno spintone alla sua segretaria, che era intenta ad aprire con calma la finestra della presunta casa di Naruto, la quale finì a terra mugugnando dal dolore.

«Ecco vedi! Così si fa, ci vuole un colpo secco.» Tsunade guardò la sua compagna ancora a terra e la rialzo' bruscamente, si puli' le mani sui pantaloni, e scavalco' il davanzale della finestra. Shizune fece lo stesso, con molta cautela, ma inciampo' e cadde nella stanza provocando un forte tonfo.

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Naruto sobbalzo' e si guardò intorno, un forte rumore gli arrivò alle orecchie, cos'era stato? Stava succedendo qualcosa? Il ragazzo si alzò dal divano e pensò velocemente a cosa potesse fare camminando nervosamente avanti e indietro per il salotto.
Temeva per Sasuke, se davvero ci fosse qualcuno in casa e avesse preso il suo coinquilino? Naruto non era mai stato pessimista, però penso che questo fozse più realismo, o una vaga idea di cosa stesse succedendo, quindi il biondino si stava più che altro facendo delle ipotesi.

«Basta, ho deciso, devo pensare dov'è andato l'ultima volta che l'ho visto....allora...io ho rotto la tv e lui....si, mi ha urlato dietro ma poi....oh certo, è andato nello sgabuzzino per prendere una scopa! Si, si.» Naruto borbotto' fra se e se e giunse a una conclusione corretta, ora doveva solo andare nello stanzino.
Il biondino strinse i pugni e mugugno' a se stesso qualche parola di incoraggiamento; dopodiché avanzò lentamente verso la sua meta.

«E se, ci fosse davvero qualcuno nello sgabuzzino con Sasuke?» Il ragazzo era giunto davanti ad una porta in legno, mezza socchiusa...doveva solo spingerla un attimo e accendere la luce, poteva benissimo farcela.
Fece un ultimo piccolo passo avanti e con molta calma poggio' il palmo della mano sulla superficie della porta e spinse dolcemente, un fastidioso cigolio lo fece tremare e una volta aperta del tutto davanti a lui trovò solo il buio.
Doveva fare il secondo passo, accendere la luce. Così avanzò a tentoni, e trovatosi sull'uscio della porta cercò con le dita l'interruttore che si doveva trovare subito a destra, le sue dita scivolarono per un po' sul liscio muro, finché non trovarono una protuberanza, spinse in dentro con l'indice e la lampadina si accese.
Girò la testa di scatto' per guardarsi intorno e cercare Sasu....

«Oh cazzo, cosa diavolo ti è successo?» il biondino si precipitò verso un ragazzo legato e imbavagliato e sgrano' gli occhi...chi accidentaccio era stato a ridurre così il moro?

«Mhhh...mhmhm» Sasuke cercò invano di parlare e si dimeno' nella stretta corda che lo avvolgeva, voleva far capire al biondino che non avrebbe potuto rispondere alle sue domande se non l'avrebbe slegato, dato che Naruto era rimasto paralizzato in una smorfia di puro stupore e grande perplessità.
Sasuke gli diede un calcio e il suo coinquilino ritornò con la sua solita espressione e si diede da fare per aiutare a slegarlo.
Le sue dita affusolate armeggiavano velocemente i nodi della corda, e Sasuke non poté che guardarlo, anche solo le sue mani erano stupende...scosse la testa per scacciare quel pensiero e Naruto alzò la sua...quegli occhi, di quel color azzurro così intenso, ogni volta che li guardava non poteva che non rimanerne estasiato. Fu la stessa cosa per il biondino, gli occhi neri e profondi di Sasuke erano uno spettacolo mozzafiato, ma non poteva pensare a certe cose in un momento critico come quello, notò che il moro aveva la bocca scocciata, così tolse velocemente lo schoc e tornò a cercar di levare quei duri nodi.

«Cazzo, non potevi fare più piano?» Il ragazzo cercò di portarsi istintivamente la mano alle labbra per massagiarsele, ma scoprì velocemente che non poteva compiere quel semplice gesto...era ancora legato.
Naruto si fermò di nuovo e lo riguardò, senza pensarci due volte porto' le sue dita dalla corda alla bocca del moro, e gliele strofino' delicatamente, erano così morbide, carnose e calde, doveva essere davvero stupendo provare ad assaggiare e scoprire che sapore avessero....di nuovo quiei pensieri? Doveva smetterla.

«S-scusa.» Naruto tolse subito la mano e arrossi' violentemente, per poi slegare l'ultimo modo e lasciar libero Sasuke.

«Finalmente, grazie a Dio.» Sasuke fece finta che non fosse accaduto nulla e una volta in piedi si stiracchio' e guardò cupo Naruto, doveva dirgli varie cose.

«Sasuke, ora che sei libero, devi dirmi cosa cavolo ti è successo, ma soprattutto chi ti ha legato!» il biondino uscì dallo sgabuzzino e si diresse in salotto seguito dal moro, che si masseggiava i polsi.

«Non lo so, non ho visto chi mi ha legato, più che altro l'ultima cosa che mi ricordo è che ho urlato il tuo nome, dopo aver scoperto che c'era qualcuno nello stanzino con me, e poi mi sono risvegliato legato come un salame.» Sasuke spostò i neri e ribelli capelli e si sedette sul divano, sospiarando sollevato.

«Quindi non sai chi è stato?» Naruto gli ripose la stessa domanda preoccupato.

«Ti ho già detto di no!» Sasuke lo guardò scocciato e gli rispose rabbioso.

Naruto cominciò a mangiarsi nervosamente le unghie e diede le spalle a Sasuke guardando ancora quei grandi pezzi di plastica e vetro nero che ricoprivano il pavimento.

«Eddai, non fare quel faccino, vedrai che ora scopriremo chi cazzo si è intrufolato in casa nostra. Ma tu devi stare tranquillo, okay?» Non fare quel faccino? Come poteva vederlo se gli stava dando le spalle? E aveva appena detto casa nostra cosa gli stava succedendo a quel moro?

Senza preavviso Naruto si ritrovò le braccia possenti di Sasuke che gli cincevano la vita, e il mento del moro si poggio' nell'incavo della clavicola del biondino, poteva sentire il suo caldo respiro che gli avvolgeva il collo, e si sentiva quei grandi occhi neri puntati su di lui, tutta la sua attenzione era rivolta solo a Naruto, il quale ne era davvero felice.
Sasuke sorrise fra se e se e alzò la testa poggiando le sue labbra sulla guancia di Naruto e baciandolo dolcemente, facendo su e giù dal collo allo zigomo. Il biondino non riuscì a trattenersi e si girò bruscamente interrompendo quel dolce piacere che gli stava dando il moro, si ritrovò faccia a faccia con Sasuke e senza pensarci due volte -dato che se lo avrebbe fatto se ne sarebbe pentito per sempre- prese il viso di Sasuke fra le sue mani e lo bacio' appassionatamente...le sue labbra erano morbide e sapevano un poco di limone, un sapore aspro ma allo stesso tempo dolce. Continuò a baciarlo con molta calma e poi con più passione, finché quel bacio non si fece avido e succulento, intrecciando le loro lingue. Era da tanto tempo che tutti e due aspettavano quel momento e finalmente era arrivato, non si sarebbero fermati. Sasuke strinse a se Naruto per la vita e passò le mani in più punti del corpo del biondino, dalle spalle ai pettorali, fino ai glutei, voleva assaporare con il sempice tocco ogni perfezione del corpo di quel ragazzo.
Il biondo si lasciò scappare un gemito di piacere e tirò la testa indietro sospirando felice, e a quel punto Sasuke si sedette sul divano e si mise in braccio Naruto, a cavalcioni, petto contro petto, baciandolo di continuo e passando avidamente le mani sotto la sua maglia. Naruto stava arrossendo, e aveva davvero caldo, così che tolse quel pezzo di tessuto che separava i loro toraci e permise a Sasuke di toccarlo meglio e con più sensualità.

«MA CHE CAVOLO!» una possente voce da donna li disturbo' e costrinse loro a staccarsi, sciogliersi da quell'abbraccio e per Naruto di scendere dalle gambe del moro. Si misero in piedi e il ragazzo si rimise la maglietta, che era stata buttata a terra, e tennero una giusta distanza dai loro corpi.
Non si guardarono in faccia, sapevano che quel momento sarebbe tornato difficilmente, e sapevano molto bene che nessuno dei due avrebbe voluto smettere; finalmente stavano cominciando ad accettare quali fossero i loro veri sentimenti.

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