Fantastico!

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«Vedo che manca solo Naruto il nuovo alunno, qualcuno di voi sa il perché?» il professore sembrava un po' preoccupato, dopotutto poteva essere andato qualcosa di storto, insomma già il secondo giorno non venire a scuola, proprio lui, che era appena arrivato, sicuramente non avrà preso una normale influenza, ci doveva essere sotto qualcosa di più, se lo sentiva, e lui non sbagliava mai, dopotutto era il famoso Hatake Kakashi.

«Era fuori sulle scale, prima.» Sasuke parlò, come sempre con la sua solita voce fredda e secca, questa volta sembrò quasi annoiato nell'affermare dove si trovava il biondino.

«Davvero? E allora come mai non è entrato? Non ti ha detto nulla Sasuke?» la preoccupazione dell'insegnante saliva sempre di più.

«No, non mi ha detto nulla, e personalmente non mi interessa cosa gli sia accaduto.»

«E invece dovresti preoccuparti dell'incolumità del tuo compagno....aspettate qui vado a vedere.» Kakashi uscì dall'aula piuttosto arrabbiato per la risposta datagli da Sasuke, come poteva fregarsene in quel modo? Certo, era appena arrivato, ma essere così scontroso non andava affatto bene.

No, non c'era più, ma come avrà mai fatto ad uscire? Se Sasuke ha detto di averlo visto, e lui è entrato dopo la seconda campanella, i cancelli si dovrebbero essere chiusi, che li abbia scavalcati? O che sia uscito giusto prima della loro chiusura? Non lo sapeva, ma ora non poteva fare nulla, tornò in classe e cominciò a spiegare la lezione, senza scacciare quelle domande dalla mente.

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«Cavolo, devo muovermi! Non voglio perdere la partenza di mio fratello.» finita la giornata Sasuke uscì subito dalla scuola, e corse verso casa sua, piuttosto preoccupato di non riuscire a salutare il fratello.

«Itachi! Itachi, Itachi!» sbatte' la porta violentemente e cominciò a chiamare suo fratello più e più volte, ma non ottenne alcuna risposta, no, il volo era tra tre ore, non poteva essere già partito, e poi gli aveva detto che lo avrebbe salutato.

«Itachi! Itachi, Itachi! Ahahah, sono qui, tranquillo!» il fratello imito' la voce preoccupata di Sasuke, e si affaccio' alla porta che dava al salotto, dove si trovava il fratello minore, sorridendogli divertito.

«Idiota.... quando parti?» Sasuke si sentì un po' in imbarazzo per aver fatto notare di essere stato così preoccupato.

«Tra venti minuti, mi accompagni vero?» Itachi diventò subito scuro in volto, aveva paura che il fratellino gli rispondesse di no.

«Se proprio vuoi....» Sasuke socchiuse gli occhi e lo guardò annoiato, anche se subito dopo, sorrise, cosa che non faceva da molto tempo.

Il fratellone vedendolo non riuscì a controllarsi e corse ad abbracciarlo, stritolandolo tra le sue braccia, Sasuke mugugno' qualcosa, per cercare di liberarsi da quella stretta soffocante, e venne accontentato.

«Se volevi uccidermi bastava dirlo!» Il moro si sistemo' i capelli, anche se rimasero comunque spettinati e corse in camera sua a prepararsi.

Itachi sarebbe partito per l'America, per studi, e lo avrebbe lasciato da solo, a lui non dispiaceva, finalmente la casa era tutta sua, ma voleva bene al fratellone, e sicuramente gli sarebbe mancato, soprattutto gli sarebbero mancati i suoi calorosi abbracci. Pure i loro genitori si trovavano negli Stati Uniti, difatti Itachi non appena fosse stato libero dagli studi sarebbe andato a far loro visita.

Una volta pronti salirono in macchina e si avviarono verso l'aeroporto di Tokio, ci impiegarono una oretta buona, per via del traffico, ma arrivarono addirittura in anticipo.

«Bene, è arrivato il momento, alla prossima fratellino.» Itachi lo guardava dritto negli occhi, quegli occhi pieni di bontà e calore, l'esatto contrario dei suoi, e gli sorrideva, come faceva sempre, pure lui abbozzo' un sorriso, prima di correre tra le sue braccia, già gli mancavano.

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