Sasuke si stava cominciando a spazientire, ormai Naruto era lì a fissare la sua vecchia casa da ben 5 minuti, sembrava un bambino che si stava per separare dal ciuccio.
«Ti vuoi dare una mossa?» il moro si era appoggiato alla macchina e sbuffava in continuazione, se ne sarebbe andato se il biondino non si fosse dato un mossa.
«Si, stai calmo....» Non gli andava per niente a genio di dover dividere la casa con quel secchione, anzi solo a pensarci gli ribollita la rabbia nel sangue, ma ormai il latte era stato versato, e lui non poteva farci nulla.
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L'aria fresca della sera entrava dal finestrino aperto da Naruto, di soli pochi centimetri, ma bastava per infastidire Sasuke, provocandogli ogni tanto dei brividi lungo tutto il corpo.
Il modo cercò di calmarsi, facendo ogni tanto dei profondi respiri, tanto, sapeva già che se gli avrebbe chiesto di chiudere il finestrino quel bamboccio non l'avrebbe fatto, solo per dispetto.Arrivarono e entrarono in casa, dopo che Naruto ebbe preso la sua borsa dal baule.
Come casa era davvero bella, una villetta a schiera a tre piani, e sembrava più grande di quel che già non era con quel verde acqua che ricopriva l'intero edificio.Il salotto era di medie dimensioni, color beige, con i divani in pelle blu, i quali davano subito all'occhio, dato che erano di un colore piuttosto acceso, in confronto agli altri colori dai toni caldi.
Non si vedeva il pavimento perché era tutto coperto da una moquette color panna, la quale, con stupore del biondino, era perfettamente immacolata; per il resto non c'era nulla di speciale, la cucina era piuttosto moderna, con mobili bianchi e neri, e con il tavolo da pranzo trasparente.«Dov'è la mia stanza?» Naruto buttò a terra la valigia, e si becco' un'occhiataccia da Sasuke.
«Sali le scale, la prima porta a sinistra.» Il moro non lo guardò nemmeno, e si mise a preparare la cena, mettendosi un grembiule rosa, il quale suscitò una fragorosa risata a Naruto.
«Hai qualche problema?» Sasuke si girò e incrociò quei bellissimi occhi color cielo, che lo lasciarono turbato.
«No...Ma....» Naruto non riuscì a finire la frase, che si buttò a terra tenendosi la pancia, e continuando a ridere come un'indemoniato.
«Senti, se hai qualche problema con me, dillo e basta, e non stare qui a rompere il cazzo con la tua risata spacca timpani.» disse il moro guardandolo con gli occhi socchiusi e le labbra arricciate.
«Almeno io rido, al confronto di qualcun altro che sta sempre sui libri.» incominciavano bene.
Sasuke buttò a terra il grembiule e andò dritto verso Naruto, prendendolo dalla maglia e alzandolo da terra, con fare minaccioso.
«Mollami, cosa vuoi?» Naruto si stava cercando di liberare, cercava di prendere il collo del moro, ma non ci riusciva, lo stava soffocando.
«Ho detto mollami.....m-mi stai facendo male.» le parole del ragazzo diventavano sempre più deboli, e il suo viso sempre più rosso, gli mancava l'aria.
Ma grazie al cielo Sasuke lo buttò sul divano, e rimase a guardarlo con quegli occhi neri come la morte, che incutevano non poco timore.
«La prossima volta, se vuoi ancora rimanere in questa casa, ascoltami quando ti parlo e non ribattere, dato che questa è casa mia e io sono il più grande!» si girò e gli diede le spalle, tornando a tagliare il finocchio.
Naruto continuava a massaggirsi il collo, avrebbe voluto rispondergli per le rime, ma la sua voce non voleva uscire, così rassegnato e ancora turbato per l'accaduto salì le scale e come gli aveva detto il suo coinquilino entrò nella prima porta a sinistra.
Come se l'aspettava, la stanza era di medie dimensioni, e piuttosto spoglia, un letto, un comodino con sopra una lampada, una scrivania e un piccolo armadio, con un'anta sola.
Tirò fuori i suoi vestiti e li ripose alla buona nell'armadio, appoggiò la sua inseparabile fotografia sul comodino, la quale ritraeva lui, ancora in fasce, in braccio a suo padre e sua madre.
Sorrise nel vederla e scaccio' ogni suo problema, lasciando la sua mente libera e serena; attaccò anche altre foto al muro, dove si potevano vedere i suoi compagni, con lui, sempre sorridenti e allegri. Non appena vide una foto dove c'erano loro con delle facce davvero da idioti, scoppiò a ridere, tornando completamente di buon umore.«La cena è pronta, se hai fame vieni.» La voce di Sasuke lo fece ritornare alla realtà, e si accorse subito di avere davvero una fame da lupi, quindi scese in fretta e furia, e si precipitò a tavola.
Quell'idiota lo stava guardando dall'alto in basso, ma cosa voleva da lui? Dopotutto non aveva nemmeno pranzato, quindi aveva tutto il diritto di aver fame.«Ma che cavolo, quanto mangi? Mi hai svuotato il frigo.» Sasuke lo guardava allibito, ispezionando ogni tanto il frigo, era davvero vuoto. Dopotutto Naruto si era mangiato due ciotole di ramen, tutto il finocchio che aveva preparato, due panini, uno dei due con il prosciutto e infine ben tre palline di gelato alla crema.
E il moro continuava a chiedersi come facesse a rimanere nel peso giusto...«Che problema c'è?? Ora questa casa non è di tutti e due, no?» Il biondo lo stava guardando con fare interrogativo, ingozzandosi intanto di gelato.
«No, questa casa è MIA, non di tutti e due, quindi vedi di non svuotarmi il frigo, e di non sporcare in giro, se no vai a fare la spesa con i tuoi soldi, senza rompermi, e pulisci.....sono stato abbastanza chiaro?» La voce pian piano si faceva sempre più roca, e il suo sguardo diventava sempre più cupo.
«Si, si non è che ora devi stare qui a farmi la ramanzina.... Domani andrò a fare la spesa, basta che tu non mi rompa più.» Disse il biondo alzando gli occhi al cielo e sbuffando, si stava davvero innervosendo.
Sasuke non rispose, svio' lo sguardo e sparecchio' la tavola, facendo cenno al ragazzo di aiutarlo, il quale dopo aver posato la ciotola ormai vuota, lo aiutò, con molta non-curanza.
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«Spostati, vorrei sdraiarmi anche io sul divano, dato che è MIO.» Disse Sasuke, guardando il biondo con occhi stanchi e socchiusi, sembrava davvero a pezzi, difatti Naruto non replicò e fece per spostarsi quando si ritrovò il moro sdraiato sulle sue gambe stese sul divano. Era crollato dalla stanchezza.
«S-Sauke....Eih alzati....Sasuke??» Naruto lo stava chiamando per niente, il suo corpo gli stava riscaldando le cosce, gli dava un brivido mai provato.
Stava cercando di spostarlo, e appoggiarlo sul cuscino, ma Sasuke gli stava cincendo le gambe, le sue morbide mani gli stavano accarezzando il bacino.....Naruto si sentiva caldo.... si sentiva le guance infuocate....Ma perché? Dopotutto il moro si era solo sdraiato su di solamentente per via della stanchezza, non per altro.
Il viso del ventenne si stava spostando, finché la sua bocca non si appoggiò al quadricipite del biondo....la stava muovendo molto lentamente, come se cercasse di dargli dei piccoli baci.
«Sasuke.....eih.....forse è meglio che tu ti sposti....» Naruto senza accorgersene si ritrovò ad accarezzare i ribelli capelli corvini del ragazzo e pian piano si addormento', sereno e felice....per fortuna che domani era domenica.
~Spazio Autrice~
Scusate se troverete degli errori, e magari verbi senza alcun significato, ma il mio tablet ha il correttore, e io ho scritto questa storia piuttosto velocemente, quindi la riguardero' più avanti.....
Scusate ancora, spero comunque che siete riusciti a capire....grazie mille per aver letto questo capitolo e
....
Buonsalve a tutti ^_^
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Thank you
Fanfiction«Eih Sas'ke...» «Ti ho detto mille volte di non chiamarmi così...che vuoi?» «Lo sai che ti amo?» «Pff...sei il solito coglione, ovvio che lo so e anche io ti amo.» il moro abbraccio' il biondino e gli sciocco' un bacio in fronte per poi mettergli le...