✿➳1

239 9 9
                                    

"Mamma, mi trasferisco in Giappone"
Hey! Aspetta non correre! Diciamo le cose in ordine cronologico.

Sono nata il g/n m/n, a Beverly Hills, un giorno in cui pioveva a dirotto. C'era un violento temporale, e io nasco proprio con quel tempaccio.

T/n. Sì, è così che mi chiamo; mia madre scelse quel nome per me perché era straniero, e lei, facendo la traduttrice e viaggiando per il mondo, costrinse mio padre ad esserne d'accordo.

Mia madre è una donna dolce che non ci fa mancare mai nulla. Come ho già detto mia madre fa la traduttrice, viaggia molto e ovunque quindi non è molto presente in casa.
Nonostante ciò è riuscita a crescere e ad educare me e mio fratello.
Mio padre...beh, mio padre era un uomo violento che ci abbandonò 2 anni dopo la nascita di mio fratello, che è un anno più piccolo di me.

Avevo solo 2 anni... 2 fottuti anni.

Mi si spezzò il cuore a vedere mia madre piangere dalla mattina alla sera, non aveva più espressione sul volto. Mio fratello non poteva capire la situazione perché ancora neonato, ma (non che fui molto più grande) io ero molto comprensiva nei confronti di mamma.
Inutile dire che da quel momento in poi, provai un odio enorme nel genere maschile.

Qualche anno dopo mia madre si riprese da quello stato di depressione, pagando una babysitter per tenerci sott'occhio 5 giorni su 7.

Dopo il mio quinto compleanno, iniziai la scuola elementare.

Mi ricordo che nei cartoni le scuole erano descritte di gran lunga meglio rispetto alla realtà. Non secondo un aspetto estetico, ma sociale. Sarà il mio carattere schifoso che mi allontanava dagli altri impedendomi di socializzare con qualcuno.

Ancora mi ricordo le prime parole con cui mi presentai alla classe:
"Mi chiamo T/n, ho i miei anni e sono un essere vivente" dissi con tono freddo e apatico, andandomi a sedere in ultima fila nel banco vicino il muro.
Perché quel posto? Semplice. Potevo vedere tutta la classe ma la classe non vedeva me. Tattica infallibile.

Ovviamente durante le pause pranzo andavo nel cortile della scuola a mangiare sola, appoggiata ad un tronco di un ciliegio. Si capisce che mi piace tutt'ora la solitudine?
Per me stare da sola offriva molti vantaggi: seguivo le lezioni senza distrarmi, non venivo mai rimproverata, nessuno mi conosceva quindi nessuno poteva sputtanarmi.

La stessa cosa vale per le medie, sempre stessa routine.

Ma ad un certo punto, la mia vita cambiò quando iniziai le superiori.

Un inferno.

Avevo il timore di camminare nei corridoi perché c'era un casino assurdo, puzza e occhiatacce quando ti avvicinavi a qualcuno. Le ragazze erano delle oche arrapate che lanciavano degli urletti assordanti ogni volta che un ragazzo respirava vicino a loro. I ragazzi erano altrettanto...

𓆩spazio me𓆪
Ok io ci ho provato. So che non è il massimo e che non è interessante ma i primi 3 capitoli sono un'introduzione al passato della protagonista. Suna entrerà in azione tra non molto 🌝
Non metterò in ogni capitolo uno 'spazio me' ma solo quando mi va di precisare qualcosa o quando dovrò fare un annuncio.
P.S. la tattica del posto in classe è basato su esperienza personale 👹✋

Flowers of YouthDove le storie prendono vita. Scoprilo ora