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"Allora, T/n chi ti ha scritto che vuole passare del tempo con te? È una conoscenza che hai fatto quando sei andata a quell'amichevole in Giappone? È un ragazzo? Una ragazza? Una ragazza della squadra?"
Mi stavo confondendo, stava parlando troppo.
Però volevo dirle come stavano le cose, magari poteva aiutarmi a stringere quel rapporto che avevo creato con Suna.

"Ehm, mamma aspetta! Fammi parlare... È un ragazzo che ho conosciuto per caso nella palestra della sua scuola. Quando mi sono graffiata le nocche mi ha visto in infermeria e si è preoccupato per me...e ora ci messaggiamo su Instagram..."
"Ma è fantastico! Oh la mia T/n come sta crescendo in fretta, ha già trovato il fidanzato!"
"Mamma! Siamo solo amici..."
E chi ci credeva? Se arrossivo quando mi scrive 'ciao, come stai?' non potevamo essere solo amici.

Mi rispose mentre preparava da mangiare:
"Certo T/n, lo dissi anch'io quando mi frequentavo con papà..." detto ciò si bloccò all'istante con un sorriso malinconico e qualche lacrima che le solcava il viso.
Per rompere il ghiaccio dissi:
"Cosa mangiamo stasera? Cucini cose buone? Vuoi che ti aiuti a cucinare?"
"Va bene tesoro" mi disse riprendendosi.

*

A tavola mia madre mi guardava come se mi stesse dicendo «Allora? Continuiamo il discorso di prima?»

"Aaahh e va bene, mi piace Suna, ma non sono sicura che ricambi" dissi sospirando.
"Uuuuuh~ T/n ha un fidanzato! T/n ha un fidanzato!" disse quella peste di mio fratello.
"Stai zitto. Ti ricordo che sei stato a casa della tua amica per 2 giorni con la scusa del progetto di scienze"
"Infatti dovevamo fare un progetto di scienze"
"Su cosa si basava l'argomento?" dissi con una faccia maliziosa.
"...mamma io non ho più fame, buonanotte!" disse tutto rosso in viso e scappando in camera sua.
Io e mia madre ci scambiammo degli sguardi per poi scoppiare a ridere.

*

"T/n parlando di cose serie, ti tratta bene?" disse mia madre mentre sparecchiavamo la tavola.
"Sì, o almeno credo. Da uno schermo non si può capire ma quando abbiamo parlato di presenza si comportava bene"
"L'importante è che si comporta bene e che non ti farà mancare nulla" disse con un sorriso.

Io lo sapevo perché mi diceva questo. Era ciò che voleva per me che lei non aveva mai avuto: rispetto.

"Mamma, non mi faccio influenzare dalla gente e tu lo sai. So che vuoi per me ciò che non hai avuto tu" le dissi appoggiandole una mano sulla spalla e accennando un sorriso.

*

Era appena suonata la sveglia e già ero pronta per andare — sì mi ero svegliata prima —. Quel giorno mi sentivo particolarmente energetica ma non sapevo il perché. Alle 7.30 mi ritrovai alla fermata del bus ad aspettare Kristen. Non la definivo la mia migliore amica ma avevamo un buon rapporto e lei abitava vicino la fermata, quindi capitava di ritrovarci insieme sul bus.

"Buongiorno T/n" disse Kristen attirando la mia attenzione con un cenno della mano.
"Buongiorno Kristen" dissi con un sorriso a 32 denti. "Andiamo" continuai accorgendomi che il bus era arrivato.

"T/n come mai oggi sei così felice?"
"Non lo so, oggi mi sono svegliata così"
"L'ho notato anche da quando sei ritornata qui dopo l'amichevole con la squadra femminile dell'Inarizaki"
A quel punto mi bloccai non sapendo cosa rispondere. Non sapevo se dirle di Suna o no...

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