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"Davvero? Forse è per la partita della prossima settimana" non volevo farle sapere di Suna, conoscendola l'avrebbe saputo tutta la scuola in due minuti.
"Posso capirti...essendo una delle più brave del club di fotografia mi hanno chiamato per un set fotografico ad un matrimonio" disse guardando in alto e sospirando.
"Che ansia! Solo al pensiero di scattare qualche foto mi trema la mano"
"So che non c'entra con l'argomento di cui stiamo parlando ma...sei ancora single?"
"Oh, ma guarda! Siamo arrivate. Ci si vede Kristen!" dissi cercando di scappare da lei. Non capivo perché tutti mi chiedevano se fossi single o se mi piacesse qualcuno.

*

Dopo gli allenamenti tornai a casa. Durante il tragitto pensavo al mio futuro, cosa poter fare, se abbandonare la pallavolo e dedicarmi al canto o viceversa, se fare il lavoro di mia madre...
Però eravamo ancora a maggio, ne avevo di tempo.
Mentre questi pensieri si facevano largo nella mia mente non mi accorsi che arrivai già a casa.

Dopo cena andai a letto per continuare a pensare. Decisi di dedicarmi al canto ma di allenarmi allo stesso tempo, quindi non li avrei abbandonati.

Io e Suna ci sentivamo ancora ma non più come prima. Non passavamo pomeriggi interi a messaggiare come al solito, e mi dispiaceva. Pensavo che l'avessi stancato di già, pensavo fossi noiosa, pensavo potessi dargli fastidio…oppure che si fosse fidanzato con una ragazza che non ero io.

A quel pensiero una lacrima mi attraversò la guancia.
"Dai non penso si sia già fidanzato. E comunque ho detto che non mi faccio influenzare dalla gente" sussurrai, per poi sentire gli occhi pesanti e caddi in un lungo sonno.

*

Ricordate quando ieri sera avevo detto ...e caddi in un lungo sonno...? Bene, dormii così pacificamente che non sentii nemmeno il suono della sveglia.
Questo significava solo una cosa: ritardo.

Di corsa mi alzai, mi fiondai in doccia e nel giro di 10 minuti ero già davanti l'armadio a mettermi la divisa. Scesi in cucina, presi un biscotto e salutai mia madre così velocemente che nemmeno se ne accorse.

Avevo perso il bus e il prossimo arrivava alle 10.00. Accesi il telefono per vedere le notifiche e vidi 10 messaggi e 4 chiamate perse da Kristen. Decisi di ignorarli e cominciare a correre verso la scuola. Per fortuna non distava molto da casa mia, ma quei pochi minuti era come se fossero durati un'eternità.

Arrivata a scuola mi fermai mettendo le mani sulle ginocchia per riprendere fiato. Non che mi fossi stancata troppo essendoci abituata, ma mi sentivo morire.
Entrai in classe scusandomi per il ritardo con la professoressa di storia, andandomi a sedermi nel mio posto, anche se sentivo tutti gli occhi dei miei compagni addosso. Una sensazione che odiavo con tutto il mio cuore. Quando mi sedetti cercai di incrociare il mio sguardo con quello di Kristen ma stava prendendo appunti per la lezione. Non lo è ma vuole apparire ai professori come una a cui piace studiare e che studia, avendo la media del cinque.

*

Durante la pausa pranzo mi sedetti al tavolo con Kristen:
"Ma che diavolo hai fatto! Sei stata fortunata che non c'era il prof di musica altrimenti ti faceva entrare direttamente la seconda ora!"
"Scusa ma non ho sentito suonare la sveglia"
"Comunque ieri non mi hai più risposto alla domanda che ti ho fatto"
"Quale domanda?" dissi cercando di fare finta di niente. Mi ricordavo perfettamente la domanda di ieri ma speravo se la fosse dimenticata...

𓆩spazio me𓆪
Salve a tutt*
Allora, ho fatto un po' di disordine. Nel capitolo 5 avevo scritto che mancava una settimana all'inizio delle vacanze estive ma poi mi sono resa conto che gli altri capitoli parlano ancora di scuola, quindi ho tolto quella parte e ora siamo a ✨maggio✨
Mi scuso per l'incongruenza 🙂✋

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