Flowers of Youth

✿➳14

Arrivò molto velocemente il giorno dell'esibizione, e nonostante non fosse il primo concerto della mia carriera, ero in ansia. Non riuscivo a darmi una domanda e nemmeno una risposta. Fatto stava che in quel momento mi trovavo per strada verso la città in cui avrei cantato davanti a migliaia di persone.

Abitavo nel quartiere dove ebbi vissuto la mia vita da sempre con mia madre e mio fratello, ma avevo intenzione di trasferirmi in città. Ormai ero indipendente e volevo togliere un 'peso' alla mia famiglia.

Tra questi pensieri arrivammo a destinazione e l'autista aprì lo sportello della limousine per farmi scendere. Quando misi i piedi a terra c'era un lungo tappeto rosso che portava all'entrata della struttura che a sua volta portava al palco.
Percorrendo quel piccolo tratto di strada c'erano fotografi, giornalisti e fan, che venivano fermati da una specie di recinzione per non assalirmi.
Andai avanti ignorando le milioni di domande che si sentivano una dopo l'altra, anche perché dopo l'evento ci sarebbe stato un frammento di tempo per autografare ciò che mi chiedevano i fan e rispondere alle domande dei giornalisti.

*

Il concerto era andato bene e non mi ero lasciata assalire dai miei soliti attacchi di panico.
Era arrivato il momento dell'incontro con i fan; mi ritrovai seduta davanti una tavola enorme, con i body guard alla mia destra e alla mia sinistra.

Tra i migliaia di fan che mi chiedevano di firmargli di tutto e di più, incontrai lui.
La persona che consideravo un incoerente.
La persona che ancora mi provocava le farfalle allo stomaco.
La persona con cui ho litigato per una stupida ragazza.
La persona che amavo ancora.

"Ciao T/n. Sai sono un tuo grandissimo fan-" mi disse sorridendo. "-potresti autografarmi questo diario, per favore?"
Un po' esitante risposi sorridente:
"Certo".
Presi il diario e vidi che nella pagina interessata c'era una mia foto, così gli chiesi:
"Qui?" dissi indicando la pagina. Annuì.
Mentre firmavo, cominciò a parlare a testa bassa:
"Mi dispiace. Mi sono comportato come un bambino, non dovevo. Immagino che tu ti sia stancata di me da un bel po', però vorrei farmi perdonare, cosa potrei fare?" concluse alzando la testa con una piccola lacrima che scorreva sul suo viso.
Mi dispiaceva per averlo ridotto in quello stato così gli risposi:
"Dopo parliamo, okay?" gli dissi porgendogli il diario con un sorriso. Lui annuì e se ne andò.

Decisi che da lì a qualche minuto avrei smesso, anche perché i fan aumentavano sempre di più ed eravamo vicini alla mezzanotte; di quel passo avremmo finito l'indomani mattina.
Avvisai mio fratello dicendogli di non aspettarmi per tornare a casa, perché non sarei tornata.

*

Uscita dall'enorme edificio, non sapevo se fermarmi o scrivere a Suna, ma quella vocina intelligente dentro di me che qualche volta si risvegliava mi disse:

“Wow T/n, davvero mossa astuta la tua, è ovvio che se n'è tornato a casa perché ha perso le speranze. E poi, cosa ti fa pensare che la vostra vecchia chat di Instagram sia ancora utile per comunicare tra di voi? È un amore senza inizio, e se non c'è un inizio, non c'è nemmeno una fine. Basta illuderti, si è preso gioco di te”.
In fondo, aveva ragione. Ero così ingenua.

Le paranoie che man mano si facevano largo nella mia mente, si arrestarono improvvisamente quando saltai per la paura dopo il contatto con la mano di Suna sulla mia spalla.

"Hey, possiamo parlare... Ora?"
Deglutii rumorosamente e annuii.

𓆩spazio me𓆪
we raga, scusate per l'assenza e per il capitolo corto e noioso ma le idee fanno schifo 🌝
comunque volevo farvi vedere delle cose...

io sto adorando troppo, grazie mille a tutt* coloro che leggono questa storia<3
continuo a ripetermi se è un bug o no 🤠
Fatemi sapere con una stellina o un commento se vi sta piacendo :> ✨