Scelgo Te - Tom Holland FF

VII

Ci saranno dialoghi in due lingue: inglese e italiano. Siccome l'inglese non è il mio forte, scriverò tutto in italiano e quelle battute saranno sottolineate per far capire lo scambio di lingua.
Buona lettura 💝🕸

Febbraio, 6

Gli sto scrivendo.

Si, non ci credi nemmeno tu

Ci credo invece è lo sto facendo. O per meglio dire, ci sto provando. Come ieri sera sono con il suo profilo aperto davanti a me e continuo ad aprire e chiudere la schermata dei messaggi.
Non mi do pace.

E se non vede il mio messaggio? Ne ha tanti è più che plausibile che i sfugga il mio. Posso anche capirlo, non sono nemmeno notabile.
E se per caso lo vedesse è non rispondesse? Come ho già detto più volte non sono memorabile, si sarà dimenticato di me e mi considererà una delle tante.
E se poi non gli piaccio davvero e mi sono immaginata tutto?
E se...

-fanculo!- infilo il telefono in tasca ed esco di casa. Non sono pazza. O meglio, si lo sono, ma non per come mi sto comportando ora. Dovevo già uscire, questo mi ha solo dato la spinta fuori dalla porta.

Meglio tardi che mai, no? Sei in ritardo

Mentre era qui Cri, Kate mi ha telefonata a mi ha proposto un altro provino e io ho accettato. Ora che mentalmente sto un po' meglio dell'ultima volta, credo di poter superare almeno la prima selezione. È per un serie tv, il remake di Twilight. Sono curiosa, al di là dell'ottenere il ruolo o meno, di come verrà. Sono sempre stata una fan della saga.
Questa volta ho un dress code molto preciso: jeans neri o comunque molto scuri e una camicia o una polo chiara, preferibilmente bianca; i capelli devono essere legati in una coda alta e il trucco deve essere leggero sul viso ma gli occhi e le labbra devono essere pesanti e scure. Giocano a mio vantaggio il mio incarnato chiaro e i miei capelli già scuri, quasi neri combinati ai miei occhi verdi. Con queste sembianze posso tranquillamente essere scambiata per un Cullen.

Cammino, corro in realtà e spintono anche qualche persona sul marciapiede. Si lamentano tutti, ma finché nessuno si arrabbia con me, sono a cavallo. In realtà qualcuno mi vede anche arrivare e si sposta, altri invece li devo schivare io.

Squilla il telefono

-dio chi è ora?!... Kate-

-Dove sei?-

-arrivo, c'è traffico-

-sbrigati- e riattacca

Non ho mai avuto una conversazione più corta in vita mia

Ad un tratto, ancora distratta dal telefono sbatto contro qualcuno e sono costretta a fermarmi. È un ragazzo ed è di spalle. Due belle spalle larghe, muscolose e dei capelli riccioli abbastanza lunghi. Si è voltato dopo che l'ho colpito, ma non ricordo l'aspetto del suo viso, è successo così in fretta.

-ma merda tutte a me capitano- esclama lui con lo guardo basso

-scusami! Cosa ti ho fatto? Posso rimediare?- mi preoccupo io e faccio qualche passo in avanti per aggirarlo e guardarlo in viso. Noto che la sua mano sinistra tiene un bicchiere di caffè e la sua camicia, una volta bianca, ora è marroncina. Così mi metto a cercare qualcosa in borsa com è fazzoletti e dell'acqua, ma trovo di meglio.

-tieni, ho delle salviettine. Sono quelle struccanti, ma sono comunque umide- gliele porgo

-tranquilla non serve- dice lui in un tono più pacato di prima e finalmente alza la testa e i suoi occhi guardano dritti i miei. Li riconoscerei tra mille.