[ 023 ] conflitti o complotti?

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𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗿𝗲́𝖼𝗈𝗇𝖿𝗅𝗂𝗍𝗍𝗂 𝗈 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝗈𝗍𝗍𝗂?

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𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝘁𝗿𝗲́
𝖼𝗈𝗇𝖿𝗅𝗂𝗍𝗍𝗂 𝗈 𝖼𝗈𝗆𝗉𝗅𝗈𝗍𝗍𝗂?

"John B, dimmi che non hai fatto pazzie" esclamai alla vista di John B con le mani e la maglietta sporche di sangue

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"John B, dimmi che non hai fatto pazzie" esclamai alla vista di John B con le mani e la maglietta sporche di sangue

"Non sono stato io" disse distrutto
"Voglio andare a esporre la mia versione della storia" disse io annuii ed entrammo nel vinkie ancora scioccati, se non conoscessi John Booker Routlege presupporrei che aveva ucciso Ward per vendicare il padre, ma io, che lo conosco da anni so che avrebbe anche messo da parte i suoi pensieri afrettati e avrebbe fatto la cosa giusta.

Arrivammo davanti alla stazione di polizia e John B entrò, decisi di accompagnarlo ed entrammo assieme, io presi la sua mano e la strinsi forte cercando di darli conforto
"Voglio parlare di quello che è successo alla pista aerea" disse diretto, ma nel momento in cui finì la frase dalla radio partì una voce che raccontava la descrizione di John B ammettendo che ha ucciso il sceriffo Peterkin, io sgranai gli occhi e appena puntarono il dito contro John B io lo tirai per mano e lo allontanai dalla stazione di polizia
"Ki, metti in moto, metti in moto" gridai a lei che era al volante
"Ki, muoviti vai!" Gridò a sua volta il castano mentre la polizia ci rincorreva
"cosa diavolo è successo?" Sgranò gli occhi il biondo "mio dio! Ward ha incolpato John B per l'omicidio della Peterkin" lo informai
"e ora è ricercato da tutta la stazione di polizia, scommetto che nel giro di poche ore si espanderà" mi misi le mani tra i capelli ricci stressata.
Parcheggiamo nel posto più isolato che potevamo trovato
"non possiamo tornare a casa, lì è il primo posto in cui cercherebbero" ragionò Pope io annuii "rimaniamo qui" uscii dal vinkie
e JJ mi seguì
"circostanze pessime, vero?" Io annuii non sapendo cosa dire
"sei fatto come non mai"
"potresti approfittarne per farmi dire tutto ciò che vuoi, sono più sincero che mai"
"stavo ripensando,tra me e me, ai tempi in cui avevo una famiglia al mio fianco che mi voleva bene e mi accettava,quasi tutto andava per il verso giusto, noi eravamo felici, Pogues per la vita, adesso è come se ogniuno di noi avesse perso la sua via e si stia attaccando a uno del gruppo lasciando l'importanza degli altri, è come se fosse cresciuta della competizione tra di noi, come esempio vorrei dirti la discussione con Pope l'altra sera, ormai tutti pensano che io e Kiara trattiamo bene John B perché ci proviamo o perché ci piace, ma io e lei ci teniamo a mantenere un rapporto con tutti, sicuramente a lei piace uno e a me piace un'altro ma non per questo facciamo preferenze" pensai ad alta voce
"scusa, non dovevo dirlo ad alta voce, sembra molto stupido detto in questo modo"
"mi dispiace" sussurrò
"so che non sembra il momento giusto per farlo e che subito dopo me ne pentirò, ma siamo dei fuggitivi, e questa è la mia giustifica" dissi prima di fare uno di quei gesti che non avrei mai pensato di fare, mi avvicinai in fretta al viso di JJ respingendo le distanze che c'erano tra noi, lui ricambiò il bacio, fino a che non arrivò John B costringendoci ad allontanarci l'uno dall'altra
"mi spiace di aver creato così tanti casini, non volevo tirarvi in mezzo" sussurrò torturandosi le mani
"no, John B, siamo Pogues per la vita, non ci abbandoniamo" sorrisi, uno dei miei pochi sorrisi veri in questo periodo abbracciai forte John B, infine rientrammo nel Twinkie e ci sedemmo sui sedili, JJ si sedette accando a me e mi accarezzò il viso con il pollice, cominciando ad addormentarsi dolcemente sotto il mio sguardo innamorato.

Era mattina, poteva essere pessima come poteva essere la migliore che avessimo mai passato nella nostra vita
"parliamoci chiaro, forse voi pensate che c'è la potremmo cavare, ma a chi crederanno gli sbirri, a Ward Cameron: uomo ricco e ben nominato o a John B: ragazzo orfano che si caccia continuamente nei guai"cominciò JJ
"John B, non ti voleva offendere ne voleva emettere cattive vibes nell'aria" chiarii
"cattive che?" chiese Pope per sicurezza
"aria di tensione" feci capire a parole povere, JJ sorrise
"sei unica" commentò guardandomi come se ricordasse tutto ciò che è successo ieri sera "Yucatan unica opzione"
"ancora questa stronzata del Messico JJ? Sarah mi scagionerà, ne sono sicuro" commentò John B
"non esserne sicuro, Sarah ci potrebbe anche provare ma Ward farà di tutto pur di non farla parlare" gli ricordai
"dobbiamo andarcene dall'isola" propose JJ "i traghetti" esclamò Pope
"devi uscire dall'isola finché ne hai la possibilità" gli spiegai il piano
"finché non avrai tutta l'isola contro" spiegò più nel dettaglio, sentiamo delle sirene e ci nascondiamo dentro alla macchina sotto i sedili "sta giù" disse JJ a John B che non si mosse di un centimetro;

Non appena arrivammo al centro, Pope uscì dalla macchina per vedere i traghetti, io invece presi il mio cellulare, tirai fuori la SIM e la spezzai in mille pezzi
"cosa fai?" mi chiese JJ
"rompo la scheda così che non ci rintracceranno" spiegai
"brutte notizie, hanno bloccato i traghetti e poi c'è questo" indicò un foglio con la faccia di John B
"congratulazioni, ora sei famoso" commentò sarcasticamente
"la tua barca?" chiese Ki
"è allo chanteau" rispose John B
"mi chiedo se la polizia abbia messo qualche pattuglia attorno allo chanteau" si chiese JJ "aspetta JJ" lo bloccai e lui mi guardò "la barca con cui tuo padre faceva quelle gare, ce l'ha ancora?"
"può darsi ma non so dove si trovano le chiavi" rispose JJ
"con quella raggiungi il continente in un attimo" commentai "ma perché nessuno si muove?" si chiese stanco Pope
"la tua auto è sul volantino" esclamò Pope indicando il volantino, ma un ragazzino ci precedette, indicandoci
"Mamma ma quello non è il ragazzo della foto?" chiese il bimbo con la voce angelica
"Oh sì è proprio quello!" gridò la madre avvicinandosi a noi
"Trevor! Guardalo! Il delinquente!" gridò un uomo "Pope accelera" alzai la voce
"Meg c'è la strada chiusa"Disse non sapendo cosa fare
"accelera, faccio io, tu solo accelera"
Pope fece come avevo detto ed io mi alzai sul posto dietro e gli girai il volante facendogli andare sul vialetto
"brava Megan" commentò il biondo "odio essere io a dirlo ma Pope non sei in condizioni di guidare, fermati" dopo qualche decina di minuti
"Pope, fermati" ripetei, Pope si ferma
"John B, esci, noi ci facciamo rincorrere mentre tu scappi" dissi io, spiegando il nuovo piano "prendo la barca e ci vediamo domani alle tre alla palude" lo salutò con una pacca sulla spalla
"Pope, sta attento" lo richiamo, stringendo la mano di JJ dall'ansia e lui ricambia la stretta.

Passiamo il pomeriggio a seminare la polizia finché la macchina non si bloccò in mezzo alla strada "hai truccato l'auto della polizia, confessa, è stato incredibile" disse vedendo il motore dell'auto andare a fumo
"siete due teste di cazzo!" commentai
"non sei in condizioni di guidare Pope!" Gli rimproverammo
"mamma è arrabbiata" rise JJ
"mio dio JJ, ma ti sembra il caso, senti, non voglio litigare, però devi essere serio, solo adesso, poi fai come cavolo ti pare" lo sgridai "dove andiamo?" Chiese poco dopo
"dove non ci cercheranno".
Dopo poco ci trovavamo davanti alla casa dei Cameron "tu Megan stai qui e controlla che non facciano nulla di sbagliato" io annuii "Ki, convincila, ti prego, non voglio che John B se ne vada da solo" la fermai preoccupata per il mio migliore amico, non merita tutto questo, ha perso il padre e la stessa persona che l'ha ucciso incolpa John B di omicidio
"sai che-" iniziò JJ
"ti prego, non ti azzardare a parlare, sei fatto e qualunque cosa che dici domani o appena ti passa la sbornia te lo dimentichi" mi misi le mani tra i capelli
IL"io- scusa, è che mi sembra che tutto vada bene poi tutto ciò su cui baso la mia giornata va a fumo per colpa della tua memoria" risposi
"non ti preoccupare" sussurrò
"spero solo che Sarah stia con noi, non voglio lasciare John B da solo, non in questo periodo" terminai parlando tra me e me.

SURVIVOR, jj maybankDove le storie prendono vita. Scoprilo ora