Heart // Bakudeku

3.

Il dottore non faceva altro che far preoccupare Katsuki.
Inko arrivò con l'accompagnamento di Mitsuki.
Si notava che era preoccupata.
"Signora Midoriya, Signora Bakugou, ben arrivate."
Le due si misero davanti al dottore.
"Cosa è successo?"
Chiese Inko in preda al panico.
"Katsuki e Izuku si sono presentati qui mentre affermavano che Izuku aveva dolore al torace, io non ho esitato a visitarlo e non ho delle ottime notizie"
In quella stanza c'era troppa agitazione.
"Izuku ha i sintomi di un attacco cardiaco"
"Cosa?!"
"Si, ha appena ammesso di sentirsi stanco in questi giorni e che il torace presenta molto dolore, quindi presuppongo che sia così, non sono sicuro, però tenendo presente che ha anche una malattia cardiaca credo che io abbia ragione."
Inko non si trattenne a piangere e andò con Mitsuki a prendere un po' d'acqua.
"Siamo stati fortunati che i sintomi già sono presenti ora, lo terremo ricoverato qui per un po', poi vedremo"
Bakugou non esitò a domandargli una cosa importantissima.
"Ma se tipo noi, tra un mese dovessimo andare ad un matrimonio...potrebbe venire oppure-"
Il dottore lo interruppe.
"Questo è da vedere, se presenta dolori ancora per un po' è probabile che dovrà starsene qui"
"Oh o-ok"

Katsuki entrò nella stanza di Izuku, il quale stava guardando fuori dalla finestra.
Appena udì la porta aprirsi si girò con un sorriso che fece piangere il biondo.
"Che succede Katsuki?"
"No niente, mi fa stare bene vederti felice"
"Ma se sei felice allora perché piangi"
E cominciò a ridere.
"Ehm queste sono lacrime di gioia"
"Capisco"
Bakugou corse a prendere la mano ad Izuku.
"Ti amo"
"A-anche io"
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Dopo che Izuku si addormentò, Bakugou ritornò a casa distrutto.
Aveva uno sguardo perso e non sarebbe resistito ad una possibile morte del verdino.

Guardò le foto che aveva messo sul comodino per ricordarsi di lui in ogni singolo istante.
Se tutta quella felicità se ne andasse, come starebbe senza di lui.
Le domande gli affliggono la mente e si addormentò con i vestiti addosso e sul materasso morbido del letto.

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Intanto Inko e Mitsuki si fermarono a parlare nei corridoi dell'ospedale.
"Il suo primo attacco cardiaco fu all'età dei 10 anni, mi ricordo ancora quando corse da me dopo aver fatto un goal a calcio.
Era felice e sorrideva come non aveva mai fatto.
Poi ad un certo punto non si sentì bene e crollò in a metà strada."
Mitsuki non fece altro che annuire, ricordava anche lei quel momento.
"L'ambulanza arrivò in tempo fortunatamente e lui sopravvisse"
Si fermò un attimo per riprendere fiato.
"E se stavolta non sopravvivesse?!"
Izuku sentì tutto quello che le due donne si dissero.
Voleva semplicemente andare in bagno ma le loro chiacchiere lo fermarono all'orlo della porta.
Ritornò sul lettino e si soffermò a guardare il soffitto.
Sapeva bene che sarebbe successo qualcosa di grave a breve, e sapeva anche che forse non ce l'avrebbe fatta, il suo cuore aveva lavorato fin troppo e forse ora era tempo di smetterla.

Si rigirò sul letto sentendosi in colpa per quello che aveva appena pensato, lui non voleva morire, voleva solo un po' di pace con se stesso, questa vita non gli piaceva assolutamente.
Si alzò con la schiena appoggiata sul cuscino e prese la bottiglietta d'acqua al suo fianco, giocherellò un po' col tappo e poi bevve, la doveva sconfiggere questa volta.