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Nemmeno il giorno dopo vidi Mary a scuola. Magari poteva essersi presa un semplice raffreddore, ma nonostante sia Settembre fa ancora caldo. La campanella della seconda ora riuscì a distogliere Mary dai miei pensieri, ma la professoressa Shields riuscì a farmela tornare in mente chiedendoci se l'avessimo vista, dato che i suoi genitori ne avevano denunciato la scomparsa. Nessuno sapeva niente e io non potevo certo dirle del piano che avevamo escogitato il primo giorno di scuola. Vidi le auto di alcuni agenti dalla finestra, perciò dopo qualche minuto chiesi di andare in bagno e per fortuna la professoressa me lo permise. La prima cosa che notai è che l'aula di chimica diventò una scena del crimine, quello che ho visto poi fu lo sceriffo che entrò in presidenza. Vidi che iniziava a girarsi verso di me, quindi me ne tornai in classe quasi correndo, ma cercando di non dare troppo nell'occhio, in effetti ero un semplice ragazzo che rientrava nella sua aula dopo esser stato in bagno.

Da ciò che sapevo, quel giorno sarebbe stata uccisa una ragazza, di notte, ma non potevo sapere il luogo: tutti gli omicidi erano avvenuti nel bosco, o forse sono solo i corpi che vennero portati lì, magari il killer li uccise da qualche altra parte; ma il professore di chimica era a scuola, o forse lui non era collegato al resto degli omicidi. La prossima quindi poteva essere anche Mary ed è proprio per questo che passai tutto il pomeriggio fuori a cercarla, dissi a mia madre che saremmo andati in biblioteca per una ricerca, perciò penso sia rimasta tranquilla. Nessuna traccia da nessuna parte. Non sapevo cosa fare, non mi veniva in mente niente, niente di niente. Il mio corpo era completamente controllato dall'ansia e dal terrore perciò decisi di tornarmene a casa, e questa volta usai la porta, dato che non era troppo tardi. Di notte un gruppo di ragazzi chiamò lo sceriffo dicendo di aver visto giusto per un secondo il viso dell'assassino, prima che corresse via:《Sembra un maschio, l'altezza è quella media di un ragazzo, si vedevano bene i suoi occhi color nocciola, portava gli occhiali e i capelli scuri bagnati gli arrivavano alle sopracciglia》. A quel punto avevamo finalmente una descrizione del killer. I medici riuscirono a salvare la ragazza aggredita, ma quando gli agenti le chiesero di descrivere l'aggressore, disse che l'ultima cosa che si ricordava era una ragazza che le soffiava addosso una polvere bianca e fu a quel punto che lo sceriffo sospettò che l'assassino non fosse solo. 《Appena scopriamo com'è l'assassino, scopriamo pure che non è solo, poi cosa ci facevate voi nel bosco a quell'ora?》Chiese lo sceriffo ai tre ragazzi. 《Stavamo facendo una corsetta per mantenerci in forma, facciamo parte della squadra di calcio.》Risposero loro. Appena se ne andarono gli agenti, ricevetti una chiamata da Cody, un vecchio amico che faceva stage all'ospedale. Mi chiese di venire a vedere la situazione della ragazza, gli dissi che avrei aspettato che mia madre uscisse per il suo turno notturno e poi mi sarei diretto da lui, e così feci. La descrizione che ricevetti dalla vittima era quella di Mary, l'avrò vista un giorno solo, ma mi ricordavo bene di lei, è una persona che non si fa dimenticare. Fu un sollievo il fatto che non fosse lei la vittima, ma non lo fu invece il fatto che lei potesse essere l'assassino. Poi non pioveva nemmeno, come faceva l'assassino ad avere i capelli bagnati? Forse era semplicemente molto sudato, pensai, o forse la descrizione fornitaci dalla ragazza non era giusta oppure era quella che ricevemmo dai ragazzi quella falsa, ma mio padre doveva averla riferita a mia madre, che la mattina dopo appena mi vide esclamò abbracciandomi: 《Menomale che non hai gli occhi nocciola, ma di un bell'azzurro come il papà, e hai preso da lui anche la vista perfetta》.《Mamma, così mi fai fare tardi a scuola, devo ancora finire di prepararmi!》Le risposi tornando subito in camera. Finii di vestirmi ed uscii, senza però andare a scuola, saltai il giorno, dato che il prossimo omicidio sarebbe avvenuto di mattina. Andai in ospedale per trovare Cody, ma lo ritrovai dissanguato nella camera della vittima del giorno prima, questa era stata sedata, quindi non poteva aver visto nulla e le telecamere erano state disattivate il giorno prima da Cody, per permettermi di entrare senza lasciare traccia. Non potevo chiamare mio padre perché avrebbe saputo che non ero a scuola, perciò dissi all'altro stagista di farlo, chiedendogli di non dire nulla su di me, dato che ero un amico di Cody. Jordan fece quello che gli dissi, in fondo tutto ciò che desiderava era riuscire a salvare il suo migliore amico, cosa che purtroppo non è stata possibile. 

Perché? (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora