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Il giorno dopo ci fu il funerale di mia sorella, erano venuti parenti lontani, Rose e altri suoi amici e si era perfino introdotto Mark con la sua macchina fotografica, prima che mio padre lo mandasse via. Personalmente non credo d'aver versato nemmeno una lacrima e forse sono stato pure l'unico, non ci sono abituato, è come se non riuscissi ad innescare il comando. Il giorno stesso venne uccisa la commessa che aveva venduto il vestito a mia madre e come per la maggior parte dei cadaveri, ella venne portata nel bosco e le impronte finivano sul ponte, e anche a lei mancava un oggetto personale, la borsa che portava di continuo, una sua collega lo notò subito, disse che la portava sempre con sé. "Ormai siamo a quattordici omicidi, quando finirà questa catastrofe?" Mi chiesi in silenzio.

Perché? (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora