capitolo 7

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Vede il suo sangue scorrere giù insieme all'acqua, appoggio la testa contro il muro e chiude gli occhi.
l'acqua è così bollente che la sua pelle se fatta tutta rossa e i graffi le fanno un male cane, ma a lei non le importa così tanto, il farsi la doccia è sempre stata un momento in cui si può rilassare e non aver paura del mondo.
Un piccolo rifugio per una ragazza disadattata e non adatta per il mondo, apre gli occhi e passa le mani fra i capelli, si guarda i graffi facendo una piccola smorfia di dolore...li odia, ma al tempo stesso pensa che li merita e poi i segni seppur spariranno... rimarranno nelle sua anima.
Dal collo lentamente fa percorrere la mano fino allo pancia per poi soffermarsi alle smagliature, si vergogna tantissimo di loro...sono come il suo tallone d'Achille <<Il mio corpo fa veramente schifo>>.
Così dal nulla con tutta la sua forza si da un pugno dritto allo stomaco per poi darsene una serie di fila...fino a vomitare quello che era la sua cena, si inginocchia "abbracciandosi" il punto che le fa male <<Ti...odio...>>.
Non riesce ad accettare delle parti del suo corpo è così difficile farlo, si vergogna quando si doveva spogliare negli spogliatoi è prese la decisione di smettere di fare educazione fisica...tanto i voti non aveva così tanta importanza,
Ha sempre questa ansia che un giorno si dovrà spogliare davanti a qualcuno...
Quelle rare volte che si sente bene con suo corpo arriva qualcuno a criticarla senza darle un attimo di tregua e tutta la sua autostima si disintegra.
Si sente osservata e per sicurezza si guarda attorno e vede un ombra che prova ad entrare nella doccia...da questo che ha capito che il suo rifugio...non funziona più.

La ragazza dalla felpa viola Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora