Era un sabato pomeriggio di fine aprile, Simone e Alessio camminavano l'uno affianco all'altro. Il ragazzo dai capelli scuri aveva chiesto all'altro se potessero vedersi un po' prima della partita e lui aveva accettato. Alessio immaginava che Simone volesse chiarire con lui e gliene era grato, necessitava delle spiegazioni.
Simone era sereno quel giorno, con un leggero sorriso sulle labbra - causato ovviamente dal pensiero del suo ragazzo, ora poteva chiamarlo così! - e le mani strette nelle tasche del pantaloncino della divisa da rugby. Nonostante tutto nella sua vita ora stesse procedendo meravigliosamente bene, aveva bisogno di togliersi quell'ultimo sassolino dalla scarpa e parlare col suo amico e compagno di squadra. Si era reso conto di come lo avesse trattato male negli ultimi giorni prima della loro rottura, se si poteva chiamare così, e voleva discuterne con lui. Voleva almeno porgergli le sue scuse. Lo aveva lasciato da un momento all'altro semplicemente perché se ne era reso conto così, come se la risposta alla domanda di Alessio gli fosse venuta in mente tutto insieme, e aveva deciso di essere schietto. Forse troppo schietto, visto che Alessio non gli parlava più. Non che gli stesse tenendo il broncio o altro, semplicemente non c'era più occasione di scambiare due parole come prima. L'imbarazzo aveva rimpiazzato la semplicità del loro rapporto. Ma Simone non aveva potuto fare altrimenti, era innamorato di Manuel e questo non sarebbe mai cambiato. Gli sembrava da stronzi illudere una persona con cui chiaramente non c'era mai stata parvenza di futuro. Nonostante i modi bruschi era stata la cosa giusta da fare.
"Mi vorrei scusare di come sono andate le cose tra noi" Iniziò Simone. "All'inizio pensavo potessimo funzionare ma mi sono reso conto di essermi sbagliato, stavo illudendo te ed anche me stesso che tra noi avrebbe funzionato"
"Lo immaginavo, sapevo che non lo avevi fatto con cattiveria, ci sono rimasto male giusto perchè pensavo fossi la persona giusta per me"
Alessio gli rispose a bassa voce e con un sorriso triste che lo fece sentire un po' in colpa, nonostante non avesse fatto nulla di troppo cattivo.
"Non è che insieme stessimo così male, è solo che non pensavo a te come avrei dovuto"
"Lo so" Alessio annuì e lo guardò per qualche secondo, poi distolse lo sguardo, "Pensavi a Manuel"
"Si, quando si è innamorati del proprio migliore amico e lo si vede tutti i giorni è difficile pensare ad altro"Simone alzò le spalle come a sottolineare l'evidenza delle sue parole.
"Quindi eri proprio innamorato di lui, fin dall'inizio" Alessio lo disse con un lieve risentimento, sperava che fosse una semplice cotta quella di Simone.
"Si e l'ho capito fin da subito praticamente. Il giorno prima stavo con Laura e il giorno dopo mi sono ritrovato a lasciarla senza una spiegazione apparente. Ma la spiegazione ce l'avevo davanti agli occhi. E anche se in quel momento non lo avevo ancora realizzato lo sapevo dentro di me. Sapevo che quello che provavo per Manuel non era semplice amicizia. Ed ero persino convinto che fosse così anche per lui all'epoca. Mi sono fatto coraggio e l'ho baciato, quando lui mi ha respinto mi è crollato il mondo addosso"
"Come hai fatto a rimanerci amico?"
Simone non rispose subito. Già, come aveva fatto? Forse era perché teneva a lui più di un'altra cosa e aveva preferito esserci amico che perderlo del tutto. E nonostante il male che gli aveva fatto rimaneva la persona che sapeva tutto di lui e di cui poteva fidarsi.
"Non riuscivo ad allontanarmi da lui. Più ci provavo più mi trovavo spinto nella sua direzione. Qualsiasi cosa mi urlasse contro lo perdonavo immediatamente, mi bastava che mi stesse accanto. Gli ho perdonato più del dovuto e forse sono stato stupido, ma avevo bisogno di lui"
Alessio annuì e gli mise una mano sulla spalla, sapeva che Simone era sincero e apprezzava le sue parole. Non si aspettava che lo ricontattasse per spiegarsi, ma Simone lo aveva fatto e gli bastava.
"Grazie per avermelo detto"
"Non avrei potuto fare altro, mi sono sentito uno stronzo a lasciarti così"
"Forse se fossi stato nella tua situazione lo avrei fatto anch'io, quando senti che non funziona con una persona non ci sono altre soluzioni"
"Ma sono stato troppo brusco"
"Non fa niente, davvero"
I due ragazzi si sorrisero e continuarono a camminare lentamente per il campo su cui avrebbero giocato da lì a mezz'ora. Entrambi erano sollevati per aver chiarito e nonostante ci fosse ancora del leggero imbarazzo, speravano che tutto si sarebbe risolto per il meglio e avrebbero continuato ad essere amici.
"Comunque sono contento per voi due"
Simone alzò gli occhi alle parole di Alessio e sorrise, non si aspettava lo dicesse con una tale facilità.
"Grazie, sono contento anche io. Non pensavo che saremmo mai potuti arrivare a questo punto"
"Ci avevi rinunciato?"
"In parte sì, non è facile far capitolare il più bello, il più stronzo e il più etero di tutta la scuola" Simone lo disse recitando a memoria la dichiarazione con cui aveva spiegato la situazione a Lauura, ripensandoci sembrava passato un secolo.
"Etero mica tanto"
I due ragazzi si guardarono e risero.
"Già"
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E poi così, tu sei qui | Simuel
FanfictionManuel e Simone hanno un'amicizia strana, parlano di tutto, ma non proprio di tutto. La tensione tra di loro cresce sempre di più. L'attrazione reciproca anche. Ma a Manuel non piacciono i ragazzi, lo ha detto più volte: non gli piacciono e non è at...