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Fu così che Jimin raccontò ai suoi amici ciò che era accaduto in quegli ultimi giorni.

"Jeon Jungkook..." mormorò fra sé e sé Taehyung, picchiettando nervosamente con i polpastrelli sul bordo del tavolo.

"Sì, si chiama così. Perché, lo conosci?" domandò Jimin corrugando la fronte.

Taehyung scosse la testa, ma il biondo capì subito che c'era qualcosa che gli stava nascondendo. Erano migliori amici da anni, quindi si conoscevano così bene da capire quando uno dei due mentiva.

Passarono il resto del pomeriggio tutti e quattro assieme, a ridere, scherzare e guardare vecchi film in bianco e nero. Ovviamente mangiarono anche le prelibatezze che Seokjin aveva cucinato.

Jimin riuscì a staccare la testa dallo studio e dall'università, divertendosi come non faceva da settimane, ma non riuscì altrettanto bene a non pensare a Jungkook.

Non aveva ancora letto il messaggio che il ragazzo gli aveva mandato, perché Seokjin gli aveva sequestrato il cellulare. Inoltre, anche potendo forse avrebbe aspettato, così da leggerlo in pace una volta tornato a casa, lontano da sguardi indiscreti.

Il momento tanto atteso arrivò dopo cena, quando Taehyung e Jimin tornarono a casa, dopo aver salutato Seokjin e Namjoon.

Una volta entrati nel loro appartamento, il ragazzo dai capelli blu si stravaccò sul divano e accese la TV, mentre Jimin si rifugiò di soppiatto in camera sua.

Tirò fuori dalla tasca dei jeans il tanto agognato cellulare e poté finalmente leggere il messaggio che Jungkook gli aveva inviato qualche ora prima.

Il cuore gli batteva all'impazzata.

Ciao Jimin, sono Jungkook, l'autista che ti ha svegliato dal tuo sonnellino.

Jimin sorrise e si chiese perché avesse specificato chi fosse. Come avrebbe potuto dimenticarsi di lui?

Mi chiedevo se ti andasse di venire a fare un giro con me, stasera.

Il sorriso di Jimin si allargò ancora di più, ma all'improvviso si spense, leggendo l'ultima parola.

"Come sarebbe a dire stasera?" mormorò fra sé e sé, iniziando ad andare nel panico.

Se solo avesse letto il messaggio qualche ora prima, prima che Seokjin gli strappasse di mano il cellulare, tutto sarebbe andato a meraviglia e lui sarebbe uscito con Jungkook. Invece temeva che ormai fosse troppo tardi.

Ciao Jungkook, scusami tanto! Ho letto il messaggio solo adesso... sei ancora libero comunque?

Lo inviò senza pensarci due volte e pregò che visualizzasse in fretta.

Il suo desiderio si avverò, poiché la risposta di Jungkook arrivò praticamente subito. Jimin rischiò di cadere dalla sedia dalla sorpresa.

Certo! Non c'è problema! Ci vediamo fra mezz'ora alla fermata dove scendi con l'autobus? Io abito lì vicino.

Jimin sgranò gli occhi e, dopo aver fatto due più due, capì che lui e Jungkook non abitavano tanto lontani. Tuttavia non capì perché quel pensiero gli facesse tanto piacere.

Ottimo! A fra poco!

Dopodiché Jimin mise da parte il cellulare e realizzò che cosa era appena successo.

"Fra mezz'ora ho un appuntamento con Jungkook" disse a bassa voce, allibito. Si alzò in piedi e chiamò a gran voce Taehyung, che accorse subito. Gli spiegò la questione ed esigette il suo aiuto.

"Dopo tutto quello che ho fatto per te ieri, direi che me lo devi" disse il biondo incrociando le braccia al petto.

Taehyung acconsentì, sebbene si vedesse da lontano un miglio che la cosa gli pesava enormemente. Jimin non capiva il perché di tutta quella riluttanza, ma decise di non indagare oltre e di godersi il momento.

Dopo essersi fatto una doccia provò i vestiti che Taehyung gli aveva consigliato di mettere e, una volta pronto, uscì dall'appartamento per dirigersi verso la fermata vicina a casa sua.

**************

Jungkook era già lì, appoggiato con una spalla al palo dove erano affissi gli orari degli autobus. Appena vide Jimin, sorrise e lo raggiunse.

Erano entrambi imbarazzati, rendendosi conto di quanto fosse assurda quella situazione, ma in breve tempo il silenzio si riempì di chiacchiere e divenne davvero piacevole.

Si incamminarono lungo la via, passeggiando lentamente e godendosi la serata. Il cielo era color dell'inchiostro e le luci della città risplendevano nel buio.

Ad un tratto Jungkook disse: "Vieni, ti porto in un posto che sono sicuro ti piacerà".

Jimin non riuscì a nascondere un timido sorriso.

The Bus Driver || JikookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora