"Avanti, aprite! Siamo noi" urlò Taehyung battendo con la mano aperta sulla porta di casa.
Quel giorno il ragazzo dai capelli blu, che frequentava l'Accademia di Belle Arti, aveva il pomeriggio libero, così come Jimin, miracolosamente. Per questo avevano deciso di andare a trovare Namjoon e Seokjin a casa di quest'ultimo.
"Dai, che Tae deve raccontarvi com'è andata ieri con Hoseok" disse il biondo.
A quelle parole la porta si spalancò di colpo, facendo perdere l'equilibrio a Taehyung, che vi era praticamente incollato.
"Com'è andata con Hoseok?" domandò Seokjin con un sorriso smagliante.
"Alla buon'ora" sbuffò il ragazzo dai capelli blu entrando in casa, seguito a ruota da Jimin. Il proprietario di casa si spostò per lasciarli passare, continuando a sorridere.
Entrarono nel salotto e vi trovarono, come da manuale, Kim Namjoon chino sui libri.
"Ehi, Nam, smettila di studiare!" lo apostrofò Taehyung prendendo un cuscino dal divano e buttandoglielo addosso. Gli occhiali che il ragazzo dai capelli biondo platino teneva sul naso volarono via e atterrarono ad almeno un metro di distanza.
"Merda" borbottò Namjoon alzandosi e precipitandosi a controllare che non si fossero rotti.
"E' da un'ora che cerco di dirgli di smetterla di studiare" si lamentò Seokjin, ignorando l'occhiataccia del diretto interessato. "Si meriterebbe anche che i suoi occhiali si fossero rotti".
"E invece no, brutto babbeo!" esclamò vittorioso Namjoon prendendoli in mano. Purtroppo non appena li sollevò in aria per mostrargli che erano intatti, la stanghetta cedette e il resto degli occhiali cadde per terra.
Namjoon incurvò le labbra verso il basso e la sua espressione delusa era così buffa che i suoi tre amici risero fino alle lacrime.
"Direi che per oggi può bastare" disse Jimin sedendosi sul divano e tirando fuori il suo cellulare.
Da quando la sera prima lui e Jungkook si erano scambiati i numeri, ogni due o tre minuti il ragazzo controllava se il moro gli avesse scritto un messaggio o lo avesse provato a chiamare.
Ogni volta che accendeva lo schermo e vedeva, però, che non c'era traccia di nessuna delle due cose, il biondo si sentiva un po' più giù di morale.
Proprio mentre era sul punto di rimettere via il telefono e tornare a ridere insieme ai suoi amici, però, ebbe un tuffo al cuore.
Era appena arrivata una notifica da parte di Jungkook.
Tuttavia Jimin non fece in tempo a leggerne il contenuto, poiché Seokjin gli si parò davanti, gli strappò di mano il cellulare e scuotendo il dito a destra e a sinistra, disse: "No, no, ora non è il momento di guardare il cellulare. Ora bisogna mangiare! E ovviamente ascoltare tutto ciò che Tae ha da raccontarci".
"Ma..." balbettò Jimin, sconvolto dalla sua stessa sfortuna.
"Niente ma! Ora andate entrambi a lavarvi le mani e poi a tavola!".
"Ma Seokjin, abbiamo finito di pranzare mezz'ora fa" si lamentò Namjoon sospirando e mettendo sul tavolo gli occhiali rotti.
"Oh, forse hai ragione" gli concesse l'altro. "Allora mangerò soltanto io".
Così si ritrovarono tutti e quattro attorno allo stesso tavolo, con Seokjin che mangiava di gusto e rideva ogni due per tre, Taehyung che raccontava del suo appuntamento della sera prima con Hoseok, e Namjoon e Jimin che ascoltavano attentamente.
"Poi mi ha detto che mi ero vestito davvero bene e io ho pensato subito a Jimin, perché è stato lui a scegliere il mio abbigliamento di ieri sera".
"Tutto molto bello" bofonchiò Seokjin con la bocca piena di noodles. Masticò, deglutì e poi, con un sorriso che non prometteva nulla di buono, chiese al ragazzo dai capelli blu: "Ma dicci, vi siete baciati?".
Taehyung sospirò. "No, purtroppo no...".
"Colpa tua!" scattò Seokjin puntandogli un dito contro.
"E perché?" domandò Taehuyng con gli occhi sgranati.
"Dovevi fare tu il primo passo".
Il ragazzo dai capelli blu deglutì a vuoto e annuì, pensieroso.
"Ma adesso parliamo di ciò che è successo a noi ieri sera" continuò Seokjin dopo aver deglutito un altro boccone. Si girò verso il biondo. "Allora, Jimin, che cosa ci racconti?".
La sera prima, infatti, Jimin si era rifiutato di raccontare ai suoi amici di Jungkook, rimandando la questione all'indomani.
"I-io?" balbettò lui arrossendo e puntandosi l'indice contro il petto.
"Cosa hai da dire, Jimin?" domandò Tae, che la sera prima era stato così preso dal raccontare al suo migliore amico del suo appuntamento con Hoseok da non avergli chiesto come fosse andata l'uscita con Namjoon e Seokjin. Credeva che non fosse accaduto niente di speciale, e invece...
"Chi era il ragazzo con cui hai bevuto un drink?" chiese Namjoon con un sorriso adorabile, che fece comparire delle fossette su entrambe le sue guance.
"Puoi anche dire così, Nam" lo corresse Seokjin. "Chi era il ragazzo per cui ci hai malamente abbandonati al nostro destino?".
Taehyung rise e si voltò verso Jimin. Tutti aspettavano una sua risposta, ma il biondo non aveva voglia di raccontare loro di Jungkook, sebbene fossero i suoi amici più stretti. Aveva paura di essersi fatto troppi film mentali e aveva paura di cosa avrebbero detto loro.
Tuttavia l'occhiata che gli lanciò Seokjin lo spinse a raccontare tutto.
"E' l'autista dell'autobus che prendo per tornare dall'università. Si chiama Jungkook ed è simpatico".
"No, aspetta, cosa?" sbottò Seokjin.
Namjoon era rimasto di sasso, mentre Taehyung si era stranamente incupito.
STAI LEGGENDO
The Bus Driver || Jikook
Fanfic[Completa] Dove Jimin è uno studente universitario e Jungkook l'autista dell'autobus che Jimin prende ogni giorno per tornare a casa. ▻ smut ▻ storia breve • iniziata il 23.12.2021 • finita il 20.01.2022