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[SEUNGKWAN'S POV]

Hoshi e Dokyeom dormono, ma io non riesco proprio a chiudere occhi.

Questa situazione non ha senso e non lo avrà mai.

I miei pensieri si dividono fra "Ma che cazzo sono venuto a fare qui" e "Meno male che sono venuto io anziché Haechan".

Scuoto la testa: forse dovrei solo smetterla di pensare così tanto.

Mi alzo in piedi e scendo dal letto.

112, siamo rimasti in 112.

Guardare la percentuale di letti occupati su quella totale è veramente inquietante.

Non pensarci Seungkwan, altrimenti potresti impazzire di nuovo.

Mi chiedo dove sia quel ragazzo, il 218, quello con cui ho fatto una gigantesca figuraccia.

Non so nemmeno se abbia superato il secondo gioco, ma non mi sembra di aver sentito "Giocatore 218, eliminato", quindi sono fiducioso.

Uff. Sbuffo guardando i letti.

Che palle.

'Ecco, tipo lui' sento dire da qualcuno alla mia sinistra.

Mi volto e dal buio vedo avanzare due figure.

Sono due ragazzi, uno un po' più alto e ben piazzato, e l'altro più piccolino.

Il secondo è proprio l'ultimo ragazzo che ha votato l'altro giorno.

Quello del "Gne gne, non prendetevela con me, siete tutti responsabili".

Lo odio.

No, in realtà odio tutti quelli che hanno votato contro la fine del gioco. Mostri.

Man mano che i due si avvicinano mi rendo conto che le loro intenzioni sembrano tutto fuorchè buone.

Spalanco gli occhi mentre un flashback si palesa nella mia mente.

'Ora sì che dobbiamo stare attenti, le cose si metteranno male' ci aveva detto Hoshi mentre cenavamo.

'Cioè?' aveva chiesto Dk con in bocca una patata dolce.

'Avete visto quel tipo prima, l'hanno pestato senza nessuna ragione e appena hanno capito che era possibile eliminare i giocatori anche così hanno sorriso' ci aveva spiegato.

Un brivido mi era salito per la schiena.

Anche solo pensare al fatto di poter uccidere un altro uomo con le mie mani mi faceva venire il voltastomaco.

'Hai ragione, dobbiamo tenere gli occhi aperti' aveva aggiungo Dokyeom.

'Sembra debole' dice la stessa voce di prima, appartenente al più grande tra i due.

Cazzo.

Non sono gli stessi bastardi che hanno pestato quell'uomo oggi, ma ciò non significa che io non debba stare attento lo stesso.

Inizio a indietreggiare piano, ma appena muovo un passo quello più piccolo si lancia verso di me.

Mi arriva addosso in un nanosecondo e mi butta a terra.

Cerco di divincolarmi, ma è troppo pesante e mi tiene fermo con le gambe.

Cerco di bloccargli le braccia con le mani, ma sento che la sua forza è molto più grande della mia.

-Che aspetti Chan-ah! Suonagliele!- urla l'altro ragazzo.

Guardo negli occhi il ragazzino sopra di me.

𝐒𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞𝐞𝐧'𝐬 𝐆𝐚𝐦𝐞 // ѕєνєηтєєηDove le storie prendono vita. Scoprilo ora