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[JEONGHAN'S POV]

'Sono rimasti solo in 6' dico con un sorrisetto.

'E sono rimasti anche quelli che ci hanno regalato più drama nel corso del gioco: quelli che si sono affrontati la notte più uno di quei due che hanno dormito insieme. Che peccato, li shippavo.'

Aggiungo pensando alla coppietta del 106 e del 117, erano proprio carini.

Sospiro e mi volto verso il tavolo del mio salotto.

Woozi è seduto sulla sedia a capotavola, semisdraiato sul tavolo accanto al suo bicchiere di whisky.

Non ha una bella cera.

'Hey amico, non credi di aver bevuto un po' troppo?' gli chiedo.

In realtà so che non ha bevuto quasi niente dato che la bottiglia è ancora piena, ma non capisco cos'ha che non va in questo periodo.

Oggi è decisamente peggiorato.

Non mi risponde nemmeno.

'Si può sapere che ti prende? Quest'anno sembra che non ti vada bene niente, sei sempre silenzioso e te ne stai in disparte. Devo per caso credere che tu stia avendo dei ripensamenti?' gli chiedo.

E' la prima volta che espongo questi pensieri al diretto interessato, ma ormai non ce la facevo più.

Woozi non risponde ancora.

'Puoi parlarmi cazzo?' gli dico sbattendo una mano sul tavolo.

La cosa mi sta innervosendo, molto.

Woozi alza lo sguardo, ma nei suoi occhi non vedo né noia né odio, vedo solo una profonda disperazione.

Quasi mi fa male vederlo così.

'Ti prego, puoi dirmi cosa c'è che non va? Il gioco sta andando bene! Va tutto secondo i piani! Non importa se i VIPs non riusciranno ad arrivare in tempo per il penultimo gioco, si vedranno la finale di dopodomani! Sarà una gran finale! Il gioco di quest'anno è molto più divertente di quello degli anni scorsi! Il gioco...' sparo a raffica.

'IL GIOCO FA SCHIFO!' urla Woozi, appoggiando la fronte contro il piano del tavolo.

Mi blocco di colpo, sopraffatto dal suo scatto.

Le spalle di Woozi ora sono scosse dai tremiti.

Che sta succedendo?

'Il gioco fa schifo...il gioco è la cosa più brutta che sia mai stata creata, è disumano, è macabro, è un'atrocità senza paragoni. E noi siamo qui a gestirlo, siamo qui a...' si interrompe, scosso dai singhiozzi.

Non so cosa fare se non guardarlo bagnare il tavolo di lacrime, senza riuscire a muovere un muscolo.

Non l'ho mai visto cosí.

Woozi sbatte un pugno sul tavolo.

'SIAMO QUI A UCCIDERE PERSONE! UCCIDERE PERSONE! CHE CAZZO VUOL DIRE? SAI COSA SIGNIFICA UCCIDERE DELLE PERSONE?' mi chiede.

Mi manca il fiato.

'Woozi, noi non...' cerco di dirgli, ma la sua ira è inarrestabile.

'Noi non COSA? Non siamo responsabili? CAZZATA! Non siamo noi ad ucciderli? CAZZATA! Non siamo noi a costringerli a venire qui e firmare quel contratto? CAZZATA!' dice alzandosi in piedi, sbattendo un altro pugno sul tavolo.

Faccio un passo indietro spaventato.

Questo non è lo stesso Woozi che ho conosciuto negli ultimi 3 anni.

Questo è un Woozi distrutto.

'Ma cosa ti è successo...' chiedo a bassa voce, mentre lui si appoggia con entrambe le mani ad una specchiera.

Si guarda nel riflesso e poi abbassa la testa di nuovo.

Passano alcuni secondi in cui entrambi stiamo in silenzio, fermissimi nella nostra posizione.

'Giocatore numero 156' dice lui ad un certo punto.

Spalanco gli occhi, mentre un sentimento di oppressione mi stravolge.

'Giocatore numero 156. 156 sta per 15/06, 15 giugno.
Il 15 giugno andavamo sempre al lago. Gli piaceva il lago.
Giocavamo nell'acqua, ci lanciavamo addosso il fango, facevamo gara a chi stava più tempo in apnea. Giocavamo...'

Continua Woozi.

Poi alza lo sguardo verso il suo riflesso e due grosse lacrime gli solcano il viso già segnato.

'Ecco cosa stava facendo qui, giocava, giocava perché gli era stato detto che era tutto un gioco. Lui ama...a-amava i giochi.'

Mi sento improvvisamente piccolo piccolo.

Mi trovo ad immaginarmi nella sua situazione, a gestire un gioco in cui il mio migliore amico d'infanzia perde la vita.

Il mio migliore amico, mio fratello, mia cugina.

Non importa chi, non riuscirei più a guardarmi allo specchio.

'Non lo vedevo da 4 anni' aggiunge.

Un qualcosa si rompe dentro di me.

Anche io non vedo mio fratello da 4 anni e ho sperato tante, troppe volte che non capitasse mai in questo gioco.

Woozi continua a piangere in silenzio, senza incrociare lo sguardo del suo riflesso, e io resto fermo a guardarlo.

Cosa dovrei dirgli?

'Questo gioco fa schifo... ma noi facciamo più schifo di lui' dice Woozi ricomponendosi un po'.

Torna al tavolo e prende il suo bicchiere di whisky.

Se lo porta alla bocca e beve tutto d'un colpo il whisky rimasto.

Appoggia delicatamente, con le mani tremanti, il bicchiere sul tavolo ed esce dalla stanza.

Non mi guarda negli occhi nemmeno una volta.

Non credo mi odi, credo odi più se stesso.

Sospiro e mi lascio scivolare a terra, con la schiena attaccata alla parete.

Ora che Woozi se n'é andato mi sento quasi piú al sicuro, ma la sua sfuriata mi ha lasciato un buco dentro.

Mi copro la faccia con le mani.

Che cazzo sto facendo?

Voglio urlare, ma il peso di tutti quelli che sono stati eliminati da questo gioco mi soffoca.

Tutti i pensieri che ho sempre cercato di tenere repressi iniziano a riaffiorare.

Non ho parole per descrivermi.

Non mi merito nemmeno la peggiore delle parole.

𝐒𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐞𝐞𝐧'𝐬 𝐆𝐚𝐦𝐞 // ѕєνєηтєєηDove le storie prendono vita. Scoprilo ora