Capitolo 7

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"Ammettilo, l'hai fatto apposta"

"Ti ho detto di no, è stata una pura coincidenza"

"Stai mentendo"

"No, lo giuro!"

"Bugiardo!"

Sentì il petto di Dean sobbalzare sotto di lui, mentre una risata sommessa gli usciva dalle labbra. Cas sollevò la testa, godendosi quel sorriso con i propri occhi. Erano ancora nella camera di Dean, stesi sul letto, coperti solo da un lenzuolo, Dean lo circondava con un braccio, continuando ad accarezzargli la schiena con le nocche.

"Ti mentirei mai?"

"Sì"

"Hey!"

Cas sorrise, allungandosi per dargli un veloce bacio sulle labbra, ma l'altro lo imprigionò, stringendolo a sé, la mano libera sul collo, il pollice che gli accarezzava la guancia. Cas sorrise di nuovo contro le sue labbra, non esistevano baci veloci con lui.

Quando lo lasciò andare le loro guance erano arrossate, le labbra gonfie, Cas gli baciò la guancia, la mandibola, il collo, la clavicola, per poi stendersi di nuovo su di lui, sentì le labbra dell'altro baciarlo sulla testa. Non credeva che potesse esistere una felicità tanto grande e travolgente. Si chiedeva come facesse il mondo a continuare a girare come se niente fosse, come se in quella stanza non stesse succedendo una cosa meravigliosa

Cas si fece scappare un altro bacio, mentre la mano di Dean aveva ricominciato ad accarezzargli la schiena

"Ok, forse cercavo di ricreare leggermente quel look..."

"Dean, eri vestito e truccato esattamente nello stesso modo"

"Te lo ricordi bene, quanto tempo hai passato a fissarmi? A fantasticare di togliermi i vestiti?"

"Non dovevo fantasticare, te li sei tolti da solo"

"Mi dispiace angioletto, ho rovinato la tua fantasia?"

Cas rise, ma non rispose. No, non l'aveva rovinata, l'aveva resa più ricca di dettagli

"Comunque credo sia molto poetico"

Il moro aggrottò la fronte

"Cosa?"

"Il fatto che avremmo dovuto fare sesso la prima volta quando ero vestito così, e ora..."

"Ora indossavi jeans e maglietta, ieri sera avevi i vestiti giusti"

"Forse se qualcuno non si fosse ubriacato troppo sarebbe successo ieri sera"

"Forse se qualcuno non avesse fatto troppo il prezioso sarebbe successo molto prima"

Le dita sulla sua schiena si fermarono, sentì il suo corpo irrigidirsi, Castiel si allontanò appena da lui per poterlo guardare in viso, puntellandosi sui gomiti

"Non stavo facendo il prezioso..." evitava il suo sguardo "È solo che... lo sai, la mia vita è un casino, non volevo trascinarti giù con me"

Castiel sentì un forte dolore al petto sentendolo parlare così, soprattutto perché sapeva che credeva veramente a quelle parole. Sollevò una mano, accarezzandogli il volto, spostando un ciuffo di capelli che gli era finito sulla fronte, l'altro gli prese la mano e se la portò alle labbra. Poi finalmente lo guardò, la tristezza che aleggiava nel suo sguardo. Cas non riuscì più a sopporlo. Si avvicinò a lui, dandogli un lungo e lento bacio sulle labbra, godendosi ogni istante, e cercando di trasmettere attraverso di esso tutto l'amore che provava per lui. Quando le loro labbra si staccarono non si allontanò, i loro nasi che si accarezzavano

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