Extra 1

145 7 0
                                    


Si svegliò accompagnato da un familiare dolore alla testa, la gola secca e lo stomaco leggermente sottosopra, non abbastanza da vomitare. Bè, non era male come inizio. Si stiracchiò, avvolto dalle sue lenzuola di seta, in quel letto troppo grande e ricoperto di enormi cuscini, voltandosi verso la persona che dormiva al suo fianco.

Gabriel sorrise soddisfatto, felice di trovarlo ancora addormentato, la bocca semiaperta, i capelli lunghi che gli ricadevano sul viso in soffici ciocche castane. Non avrebbe mai voluto perdersi la sua espressione quando si fosse reso conto di dove si trovava.

Etero un cazzo

Non ci volle molto perché quegli occhi dal colore indefinito si aprissero lentamente, le sopracciglia aggrottate ed un verso simile ad un grugnito che gli usciva dalle labbra. Poi Sam riuscì a mettere a fuoco ciò che vedeva, ritrovandosi davanti il volto sorridente dell'altro.

"Buongiorno principessa"

Il ragazzo gridò, cercando di allontanarsi da lui, ma finendo per aggrovigliarsi nelle lenzuola e ruzzolando giù dal letto. Gabriel non poté evitare di scoppiare a ridere, sporgendosi verso il bordo del materasso.

"Tutto bene, gigantor?"

Sam era ancora senza parole, si guardava intorno smarrito, il terrore negli occhi, che si accentuò ancora di più quando si rese conto di essere completamente nudo. Guardò Gabriel, le domande dipinte negli occhi ma incapaci di essere formulate. Lui, ovviamente, non si sognava nemmeno di rispondergli così facilmente, continuando a ricambiare semplicemente il suo sguardo, il sorriso che non lasciava mai le sue labbra.

"Cos... cos'è successo?"

"Hai davvero bisogno che te lo dica?"

Ovviamente anche Gabe era senza vestiti, e ora che la coperta era stata trascinata a terra con quel gigante muscoloso che si era portato a letto, la cosa non poteva essere più evidente di così. Sam lo stava scannerizzando lentamente, la consapevolezza che cominciava a prendere forma in lui, accentuando quel terrore che non aveva ancora lasciato il suo sguardo. Accarezzò il corpo dell'altro con gli occhi, il sorriso divertito di Gabriel si fece malizioso, mentre si metteva più comodo per farsi ammirare. Sam a quel punto distolse immediatamente lo sguardo.

"Io non... cosa... come...?"

Oh povero, sembra un cucciolo smarrito

Il ragazzo si ritrovò ad avere pietà di lui e a dargli finalmente qualche risposta

"Non ricordi più? Ieri sera"

Dopo che mio fratello ha smesso di farti da guardia del corpo

"Abbiamo cominciato a parlare, a bere, e una cosa tira l'altra..."

Si era sporto dal letto, allungando la mano per tirargli su il mento con due dita, ma l'altro si allontanò, scuotendo la testa

"No, no non può essere, non abbiamo..."

Gli lanciò un'occhiata, Gabe sfoggiò il suo sorriso più seduttivo e Sam distolse subito lo sguardo. Sembrò fare un respiro profondo, prima di sistemarsi le lenzuola intorno alla vita e alzarsi in piedi, alla ricerca dei suoi vestiti

"Questo non è mai successo, è chiaro?"

Gabe non perse il suo sorriso, si stese sul letto a pancia in su, le braccia dietro la testa, una caviglia sopra l'altra

"Ma certo, Samuel"

Il suo tono divertito fece voltare l'altro, lo sguardo già imbronciato e supponente, finché non lo vide in quella posizione, ancora completamente nudo. Si coprì gli occhi con l'unica mano disponibile se non voleva ritrovarsi nella stessa situazione, il viso che stava diventando paonazzo

Sounds of SomedayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora