Capitolo 8

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"Sono a casa"

Oh no

Era arrivato prima, da quando finiva il lavoro in anticipo?

"Che ci fai già qui?"

"Un altro spogliarellista si è sentito male, hanno chiamato l'ambulanza e sentendo le sirene tutti i clienti se ne sono andati... cos'è questo odore?"

"Niente"

Come temeva Dean entrò in cucina vedendo il disastro che vi si era scatenato

"Ma che diavolo...?"

Cas stava cercando di scrostare una pentola completamente bruciata, dal forno usciva ancora del fumo nonostante fosse spento da almeno 20 minuti (il ragazzo non si spiegava come fosse possibile), sul tavolo si trovavano i resti di quella che doveva essere la loro seconda-cena/pre-colazione, completamente carbonizzata. Ultimamente Dean finiva di lavorare verso le 6 del mattino, lo stesso orario in cui Castiel si svegliava per andare al lavoro, per questo avevano iniziato questo rituale in cui mangiavano insieme, uno caffè, bacon e uova, l'altro una bistecca o dei maccheroni al formaggio. Quella sera/mattina Cas però voleva sorprenderlo, si era svegliato prima per preparare una cena coi fiocchi, aveva messo il pollo nel forno e del purè di patate sul fuoco, stava procedendo tutto alla perfezione, fino a quando il sonno non aveva preso il sopravvento e lui si era addormentato seduto al tavolo della cucina, rischiando di dare fuoco alla casa. Quando si era svegliato ormai era troppo tardi, aveva iniziato a ripulire tutto sperando di riuscire ad eliminare le prove del crimine, ma con scarsi risultati.

Dean sembrava aver intuito la situazione, era appoggiato allo stipite della porta, una mano che faceva finta di nascondere la sua risata

"Non una parola!"

"Non ho detto niente"

Cas sospirò, guardando la pentola che stava pulendo da mezz'ora, ancora nera come la pece. Quasi la lanciò nel lavandino, rinunciando al tentativo di salvarla. Dean nel frattempo continuava a ridere

"Smettila!"

Si morse il labbro inferiore, nel vano tentativo di smettere effettivamente, ma addolcì lo sguardo

"È molto carino quello che hai provato a fare"

Cas fece una smorfia delusa

"Oh, non mettere il broncio"

Si avvicinò a lui, prendendolo per la vita e attirandolo in un bacio

"Grazie angioletto"

"Per una cena bruciata e immangiabile?"

"Esatto"

Gli diede un bacio sulla fronte prima di allontanarsi

"Ok, ora vado a farmi una doccia, appena torno mettiamo a posto la cucina, d'accordo?"

"D'accordo"

Dean si allontanò, mentre l'altro tirava un sospiro di rassegnazione. Era appena tornato in salotto quando sentì bussare alla porta. Stava abbassato la maniglia ma la voce di Dean da sopra le scale lo interruppe

"NO FERMO!" Cas riuscì a percepirvi puro terrore, non fece in tempo a chiedergli cosa stesse succedendo che la porta si aprì, il biondo si fiondò giù dalle scale, parandosi davanti all'altro.

Il ragazzo delle consegne che si trovava sulla soglia fece un passo indietro per la sorpresa

"Uhm... due hamburger e una birra?"

Dean si rilassò immediatamente, lanciando uno sguardo prima a uno poi all'altro. Cas lo spostò delicatamente da davanti a sé, continuando a guardarlo confuso, prima di rivolgersi all'altro

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