𝟹𝟻💜

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𝙿𝙾𝚅 𝙲𝙷𝚁𝙸𝚂𝚃𝙸𝙰𝙽💜:

Dopo un oretta e mezza Lda e Alex riuscirono a farmi calmare del tutto. Dovevo molto a loro se non ci fossero stati non so come sarebbe finita. Uscii dal bagno della loro camera dove mi ero rintanato con i due per spiegargli tutto e andai verso la cucina. La prima cosa che feci, senza accorgermene, cercai Mattia con lo sguardo. Non era in cucina.
Mi avvicinai a Carola che era ai fornelli e lei, quando mi vide, si girò verso di me con le mani sui fianchi e la faccia da predica. Proprio come quando una mamma vuole rimproverare suo figlio.

Carola: cosa ti ho detto stamattina?

disse guardandomi e sperando di intimorirmi.

C: Carola non so cosa ti abbia raccontato Matti, ma hai visto anche tu che è stato lui a portarmi in stanza e poi, proprio nel momento in cui è arrivato Mattia, mi ha baciato.

Carola: lo so questo, so che non sei così stronzo come vuoi far credere e so anche che stai male. Peró potevi dargli spiegazioni.

C: dov'è lui?

tirai un sospiro rumoroso appoggiandomi al piano della cucina per trattenere le mie fastidiose emozioni del momento.

Carola: è in camera, sta troppo male Chri.

C: ha mangiato?

era passato da un bel pezzo l'orario di cena e non saltava più un pasto da due settimane intere ormai.

Carola: no, ho provato a chiederglielo prima ma lo sai come è fatto.

mi disse con un tono di preoccupazione nella voce.

C: si, lo conosco fin troppo bene.

Abbassai lo sguardo e Carola aprì le braccia.

Carola: dai vieni qui.

Mi strinse in un abbraccio caloroso, ma mai come quello di Mattia. Non so perché lo fece, forse per pietà o perché sapeva che in fondo non era colpa mia.

Carola: hai mangiato? ti preparo qualcosa?

C: no grazie, vado in stanza.

Così lasciai il salone e mi diressi in camera. Afferrai la maniglia e feci un gran sospiro. Non sapevo cosa mi aspettasse, se Mattia si fosse già addormentato o no.

Vidi che i nostri letti erano staccati, questa cosa mi fece una strana sensazione. Quando entrai non si mosse, segno che stesse dormendo. Lo vidi girato di lato verso il muro abbracciato al cuscino. Lo teneva stretto proprio come faceva con me tutte le notti. Avrei tanto voluto esserci io lì al posto di quel cuscino.
Mi affacciai un po' per guardarlo in viso spostandogli quella matassa di ricci biondi che aveva sugli occhi. La stanza buia era solo illuminata dalla luce del bagno ma riuscii comunque a vedere alcune lacrime rimaste incastrate tra le ciglia folte.
Gli accarezzai una guancia e gli stampai un bacio sulla fronte, poi mi allontanai mettendomi a letto.

—————————————

Controllai l'ora sulla sveglia che la redazione di amici aveva dato ad ognuno di noi, il numero 4:25 era appena scattato ma a me sembrava passato un secolo dalle 4:24. Mi ero messo a letto verso la mezzanotte ma non riuscivo a chiudere occhio.
Guardavo fisso il soffitto mentre la mia testa girovagava nel nulla fino a trovarsi sempre al solito pensiero cioè il ragazzo che dormiva beatamente nel letto accanto al mio.
Volevo andare lì accanto a lui soltanto per bearmi del suo profumo e del suo respiro caldo sul mio collo, dei suoi ricci che mi solleticavano il viso e dei suoi piedi gelidi che provava a riscaldare facendoli scontrare con i miei.

Sentì un sussulto. Sicuramente era lui. D'improvviso sentii dei singhiozzi strozzati dal cuscino. Non potevo credere che stesse così tanto male per colpa mia.
Cercai di girarmi verso di lui per guardarlo e lo vidi esattamente nella stessa posizione di poche ore prima. Abbracciato al cuscino che questa volta teneva in faccia per non fare rumore.

La tentazione di andare da lui era tanta. Avrei solo voluto andare da lui, stringerlo al mio petto e addormentarmi serenamente. Ma l' orgoglio prevalse ancora una volta.
Sentii Mattia alzarsi dal suo letto ed uscire dalla stanza, non ci pensai nemmeno un attimo e lo rincorsi senza farmi vedere per capire dove andasse. Percorse tutte le camere fino ad arrivare alla stanza rossa.
Io mi fermai dietro alla porta per sbirciare mentre lui si avvicinava al letto di Carola. La scosse un po' per svegliarla e poi sussurró

M: scusami Carol, non riesco a dormire. Avere Chri accanto e non poterlo abbracciare mi distrugge.

piangeva ancora. La ragazza lo rispose subito.

Carola: non preoccuparti cucciolo, vieni qui.

Si scostò un po' e il mio ragazzo si mise accanto a lei nel letto, tra le braccia di Carola che gli accarezzava i capelli.
Sentivo una morsa allo stomaco ed un certo fastidio. Sapevo che Carola fosse la sua migliore amica ma non poteva dargli quei nomignoli sdolcinati.

Per non farmi scoprire uscii in salone dove vidi Alex e Cosmary seduti sul divano. Prima che potessi scappare per non farmi vedere Cosmary mi chiamó.

Cosmary: ehi Chri, che ci fai ancora sveglio?

C: no nulla, stavo tornando in camera.

Alex: vieni qui dai.

Mi sedetti sul divano con loro e parlammo un po' del più e del meno. Fino a quando non si presentò il discorso "mattia".

𝚂𝙿𝙰𝚉𝙸𝙾 𝙰𝚄𝚃𝚁𝙸𝙲𝙴
e come sempre dopo la puntata della domenica eccomi qui con un nuovo capitolo. Ci ho messo tantissimo a scriverlo perché ci tenevo a farlo bene.
Come sempre scrivetemi tanti commenti che amo leggervi💜

𝟸 𝚍𝚊𝚗𝚌𝚎𝚛𝚜, 𝟷 𝚑𝚎𝚊𝚛𝚝💜/ 𝙼𝚊𝚝𝚒𝚊𝚗 - Zenzonelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora