Già mi manchi

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"Quella medicina che mi hanno dato stasera era veramente schifosissima" si lamenta Micol, mentre se ne sta seduta sul letto insieme a Louis che le accarezza i capelli dolcemente e cerca di confortarla dal pensiero di passare una notte intera in ospedale.

In realtà la situazione stasera qui è veramente strana e non solo perché è lontana da casa, ma è proprio la sua famiglia in sé ad essere strana. I nonni quando sono entrati nella stanza erano più chiacchieroni e sorridenti del solito, ma così tanto da risultare quasi finti. Anche la sua mamma. Il suo papà al contrario era un pezzo di ghiaccio. Louis è l'unico a sembrare più normale, ma sembra anche molto triste. A Micol piace pensare che lo sia per lei, perché ha un ago conficcato nel braccio e magari non gli piace vederla in queste condizioni.

"Sono sicurissimo che fosse disgustosa come dici tu, ma ti fa bene. Prima fa effetto la medicina, prima potrai uscire da qua" le dice, un attimo prima che la porta si apra e che Harry entri nella stanza.

Louis solleva lo sguardo e lo fissa per qualche istante: sembra traumatizzato, abbattuto, in effetti la notizia di Rachel incinta ha scioccato veramente tutti e nessuno, neanche i genitori di Harry, hanno reagito positivamente come di solito accade in queste situazioni, che sia inaspettato oppure no. "Oh, ecco papà. Sta lui con te stanotte, va bene? Io ti vengo a trovare domani."

"Vai via da solo?" gli chiede Micol, con fare premuroso. "Non puoi andare via da solo, ci metterai ore ad arrivare a casa a piedi."

"No piccola, sta venendo Zayn a prendermi. Tu mi raccomando, mangia tutto e fai la brava, va bene?" le chiede Louis dolcemente, e Micol annuisce appena mentre si prende il suo bacio sulla fronte. "Passo a trovarti domani mattina durante l'orario di visite."

"Va bene, buonanotte Lou. Salutami il tuo amico che mi sta tanto simpatico."

"Lo farò" la rassicura Louis, mentre si rimette in piedi e si gira a guardare Harry, che continua ad avere un colorito abbastanza pallido. "Se lei è sicuro di voler restare con sua figlia stanotte, io allora andrei. Passo domani mattina. Se ha bisogno di qualsiasi cosa... sono a vostra completa disposizione" gli dice Louis perché deve dirglielo per forza, perché lavora per lui e come minimo deve mettersi a disposizione in quelle che tecnicamente sono le sue ore lavorative.

Ed è questo il problema e lo sapeva fin dall'inizio che sarebbe stato complicato, se fosse successo qualcosa. E non lo sa come stanno le cose tra di loro, non sa nemmeno lui come vuole che stiano, sa soltanto che ha bisogno di allontanarsi almeno cinque minuti da Harry e lasciarsi sopraffare da tutto quello che sta succedendo. Rachel. Il nuovo bambino in arrivo. E lui? Lui che ruolo occuperà in tutto questo? Si affezionerà a questo nuovo figlio di Harry, lo crescerà, lo porterà a scuola e lo aiuterà a fare i compiti come sta facendo con Micol, accontentandosi di avere Harry solo nel silenzio e nel buio della sua stanza quando sarà notte e tutti dormiranno?

"Certo, sì, ti ringrazio" risponde Harry, seguendolo fuori dalla stanza. "Non pensavo che avessi chiamato Zayn... posso almeno accompagnarti giù?"

"No, non si disturbi" gli dice Louis formalmente, dal momento che sono davanti ai genitori di Harry. Solo loro, perché Rachel è andata in bagno dieci minuti fa e sembra essersi dispersa tra i corridoi dell'ospedale. "Signor Styles, signora Styles... arrivederci. È stato un piacere conoscervi" aggiunge poi, rivolgendosi ai genitori di Harry e stringendo la mano di entrambi.

"Il piacere è stato nostro, Louis. Buona serata" risponde Anne con lo stesso sorriso di prima, che a Louis sembra già così dolorosamente familiare. Ha bisogno di andare via da qui. Ha bisogno di prendere aria.

Percorre velocemente il corridoio che porta alle scale, evita l'ascensore perché qualcosa gli suggerisce che finirebbe per rimanerci bloccato dentro insieme ad Harry e scende le tre rampe di scale che portano all'uscita alla velocità della luce, poi esce fuori ed eccola finalmente. L'aria. Quella che gli mancava quando era in quel corridoio asettico e con la notizia di Rachel incinta ad aleggiare tra quelle quattro mura.

Come un GirasoleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora