Lasciare andare

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"L'ho lasciata andare"
"Tu cosa? Perché lo hai fatto?"
"Perché la amo"
- La bella e la bestia





C'era una volta, in un paese molto molto lontano, un bambino giocoso, pieno di sogni e di speranze. Gli piaceva giocare a nascondino con i suoi amici, e lavorare insieme a suo nonno che era un umile e simpatico contadino. Suo figlio non aveva voluto seguire le sue orme, aveva preferito costruirsi un impero con le sue mani e lui ne era stato fiero. E si era limitato a stargli accanto quando il suo impero era crollato, perché era tutto quello che poteva fare. Il bambino giocoso, pieno di sogni e di speranze, che ormai non era più un bambino da molti anni, nonostante fosse molto simile al suo tanto adorato nonno, aveva una cosa che lui non aveva: la giovinezza. La capacità di poter aiutare la sua famiglia in una maniera in cui nessuno avrebbe potuto fare.

Si era goduto gli anni dell'adolescenza, in fondo. Harry, così si chiamava il ragazzo, probabilmente si aspettava che un giorno sarebbe finita così. Che la sua vita da adulto sarebbe cominciata troppo presto. Così gli anni tra i quattordici e i diciotto anni erano stati i più spensierati della sua vita. Aveva fatto tante esperienze, aveva viaggiato molto, aveva fatto di tutto, con il suo fedele compagno di avventure, nonché migliore amico, Niall.

E poi la vita reale aveva bussato alla sua porta, un'incredibile senso di responsabilità lo aveva assalito e si era ritrovato a vent'anni incastrato in un matrimonio combinato, a capo di un'azienda e tanti soldi nelle tasche. Aveva salvato la sua famiglia dalla bancarotta e questo era l'unico pensiero che lo consolava.

E poi arrivò un altro, di pensiero, a consolarlo.

Micol era una bambina tutti boccoli castano chiaro e occhi verdi come il mare. Verdi come i suoi. Harry si era perdutamente innamorato di sua figlia, al punto tale da dimenticarsi la terribile situazione che stava vivendo. Dal suo matrimonio era venuto fuori comunque qualcosa che per lui era importante. L'amore di una figlia. L'amore per una figlia.

E se lo era fatto bastare. Gli bastava questo e le avventure con gli uomini di potere, perché se c'era una cosa che Harry amava, era ridurre in brandelli un uomo felicemente sposato convinto di essere etero. O che semplicemente preferiva vivere in una menzogna, perché troppo occupato a prendere in giro gli omosessuali insieme ai colleghi in affari. Smascherare quelli è sempre stata l'avventura più divertente di tutti: seguirli in bagno durante una riunione, sedurli e spingendoli a mettersi in ginocchio per lui. E alla fine promettergli di non dire niente. Perché è così che funziona in questo ambiente, o sei etero o ti nascondi. Ed Harry non si sarebbe mai nascosto se fosse dipeso da lui. Non si è mai, mai, mai vergognato della sua sessualità e infatti si è nascosto solo in parte, è stato attento, è andato a letto sempre con le persone giuste e se qualche volta è girata voce di una sua presunta bisessualità non gli è mai importato un granché. Ha sempre preferito viversela, la vita, piuttosto che esserne spaventato.

Adesso però le cose sono cambiate.

Perché è arrivato Louis.

Louis, con i suoi occhi azzurri, il suo sorriso dolce, il suo essere dannatamente bravo con sua figlia, Louis, così ingenuo, impacciato, tenero, così adorabile e indifeso. Louis che, al contrario di ciò che si possa pensare, con tutti questi bellissimi suoi lati caratteriali gli ha spezzato il cuore. Neanche Rachel, la donna più crudele che Harry abbia mai incontrato, è stata mai capace di ferirlo così tanto. E non si sente più se stesso da quando ha scoperto che Louis gli ha mentito ed è stato costretto a cacciarlo di casa. Non aveva considerato gli aspetti negativi del licenziamento di Louis, soprattutto in questo periodo che tutto più difficile.

Quando il giorno dopo aver scoperto tutto, si è messo in macchina ed è andato a prendere sua figlia dai nonni, non aveva idea di cosa fare. Come comportarsi. Non ha cacciato Rachel di casa soltanto perché sarebbe stato un problema in più da affrontare. Un'altra perdita per Micol. E quella di Louis è bastata, è bastata veramente. Perché se lui non è più lo stesso da quando Louis se n'è andato, non lo è nemmeno Micol.

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