Sei mesi più tardi...
"Micol, ma di quanto tempo hai bisogno ancora? Dai muoviti che dobbiamo andare, Louis è uscito già un quarto d'ora fa!" urla Harry, sperando che sua figlia si materializzi giù in un istante perché se dovesse fare tardi Louis potrebbe seriamente prendersela con lui.
Nell'attesa approfitta per guardare il proprio riflesso allo specchio, si si sistema per la milionesima volta la cravatta mentre finalmente sente i piccoli tacchi dei sandaletti di sua figlia battere contro il parquet delle scale.
"È normale, papà, lo sposo deve stare sempre prima in chiesa" gli ricorda Micol, mentre finalmente inizia a scendere.
"Non è una chiesa, amore, ti ricordo che-"
"Che i matrimoni gay non si possono celebrare in chiesa, sì, giusto. Scusa, è una cosa così stupida che tendo sempre a dimenticarla" risponde Micol con la sua solita aria da persona saggia e superiore. "Come sto, papà?" gli chiede, facendo un piccolo giro su se stessa quando finalmente arriva davanti a lui.
Harry la guarda, nel suo vestitino azzurro da damigella e gli scappa un sorriso innamorato. È davvero bellissima, la sua bambina. "Sei stranamente carina, Mic. Non ci sono abituato."
"E non ti abituare mai che non mi vestirò mai più così" lo avverte Micol, categorica. "Anche tu sei molto bello, papà. Spero che tu smetta presto di esserlo perché mi alzi troppo le aspettative che ho sugli uomini. Non mi sposerò mai, capisci?"
"Ne riparleremo quando sarai più grande" risponde Harry divertito, quando finalmente escono di casa. E stranamente sono in ritardo appena di un paio di minuti.
***
"Louis? Sei qui?" domanda Harry, un po' imbarazzato, mentre bussa alla porta dietro la quale si presume ci sia il suo fidanzato. E lo spera davvero tanto, perché è arrivato in questa grande villa da appena tre minuti e già si sente spaesato e circondato da persone che non ha mai visto prima in vita sua.
Louis apre la porta ed esce fuori, chiudendosela velocemente alle spalle. "Grazie al cielo sei qui" sospira, guardandolo come si guarda una torta al cioccolato dopo un anno di dieta. "Sto rischiando di diventare pazzo, ma che fine avevi fatto?"
"Abbiamo sbagliato strada, ma ora sono qui e wow, è tutto meraviglioso."
"Sì, il posto è fantastico, è lo sposo ad essere leggermente nevrotico" gli dice Louis, lasciandosi andare ad un sospiro pesante. "Micol?"
"L'hanno rapita appena abbiamo messo piede qua, a quanto pare le damigelle devono svolgere un ruolo ben preciso ed io che ero ero rimasto alla semplice passerella verso l'altare!" esclama Harry divertito, guardandosi intorno un secondo per controllare se per caso al momento sia nei paraggi. Ma niente. Spera soltanto che entro stasera gliela restituiscano.
"Questo ruolo da damigella l'ha entusiasmata un sacco" gli dice Louis, intenerito al ricordo di Micol che nelle ultime settimane ha praticamente fatto i salti di gioia. "Te ne sei accorto, vero? È una settimana che non fa incubi."
"Ho cominciato davvero a temere il peggio quando tre mesi fa ha fatto la pipì a letto" mormora Harry, portando le braccia attorno ai suoi fianchi e facendoselo più vicino. "Ma adesso le cose stanno andando meglio. Si sta riprendendo. Mi sembra... felice, sì."
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Come un Girasole
FanfictieLouis si trasferisce a Londra per cominciare una nuova vita, grazie all'appoggio del suo amico Zayn che ci vive, e poco dopo trova lavoro come "tato" presso la casa di un ricco imprenditore buono, gentile ma anche bellissimo e tanto passionale. Cos...