capitolo 18

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"Mad posso dormire con te?" mi chiese il tedesco interrompendo la mia dormita, che andava avanti serena da un paio d'oro: sbuffai, e un "no" che di gentile aveva poco e niente, uscii sussurrato dalle mie labbra.
"eddai perché? fatti il là" mi ordinò Kai, al che io mi girai e chiusi gli occhi intenta a riaddormentarmi, credetti che finalmente se n'era andato; mi sbagliavo: pochi istanti dopo, di fatti, si sdraiò vicino a me, mi afferrò con le sue dita calorose e mise il suo braccio muscoloso attorno alla mia vita accorciando del tutto le distanze.
ed eccolo il vortice di farfalle che si fece spazio disordinato nel mio stomaco; mi voltai, avevo voglia di catapultarmi nelle sue braccia e di far combaciare le nostre labbra: avevo una paura fottuta, però, che lui non provava ciò che provo io, e che quindi mi avrebbe ferita soltanto.
"notte" sussurrai io scocciata provando a chiudere gli occhi e cercando di dormire sapendo già che avrei fallito nella mia impresa; un mio difetto?: quando mi sveglio non riesco più a riaddormentarmi; che siano le 4, le 5, che io mi sia alzata per andare a bere o in bagno poi non riesco più a chiudere occhio.
passo quindi la notte sul telefono e il pomeriggio crollo per poi riprendere il ciclo della giornata precedente.
iniziai a muovermi nel letto non trovando la posizione corretta, al che il tedesco fece uscire dei lamenti dalla sua bocca "shhh, ma che hai? sta ferma" disse lui girandosi poi dal lato opposto, "senti caro, primo non lamentarti che te hai voluto dormire con me" iniziai puntando il dito sugli addominali scolpiti del ragazzo e qualche centimetro da me "per di più, non riesco ad addormentarmi" continuai buttandomi infine a peso morto sul letto credendo anche di aver rotto qualche doga talmente tanta forza che avevo utilizzato scocciata dal fatto che non riuscivo a prendere sonno.
"allora che si fa?" questionò il riccioluto ammettendo persino a se stesso che nessuno dei due si sarebbe addormentato nuovamente "non lo so...avrei voglia di film e mc ma non so se al principino qua va bene" e con un sorriso malizioso con una punta di ironia, mi alzai dal letto per chiamare glovo.

non dovevo innamorarmi di te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora