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[!] Leggete lo spazio autrice sotto, vi amo.

Martedì 13 giugno;

Finalmente martedì: avrei potuto rivedere il mio principe nero.
Si, non chiedetemi come mai l'abbia chiamato così, ma ieri Clary ha iniziato a soprannominarlo in questo modo, e adesso il nomignolo è fisso nella mia mente.
Oggi ho dovuto affrontare mia mamma per pregarla di farmi uscire a prendere una boccata d'aria al parco, e dopo polemiche su polemiche ha finalmente accettato.
Sto ancora aspettando un suo presunto messaggio di quelli tipo "torna a casa presto!! baci baci", o "non abbuffarti xx, mamma", ma fortunatamente il mio cellulare non ha ancora vibrato da quando ho messo piede fuori casa.
Mi incammino verso il mcdonals con affianco Beth che mi racconta di quanto il suo nuovo ragazzo sia figo e muscoloso,
anche se in realtà non riesco ad ascoltarla del tutto;
la mia mente sta pianificando il mio vicino incontro con Calem, e solo a pensarci mi viene la pelle d'oca.
Riflettendoci sopra, non ho mai avuto un impatto così improvviso con un ragazzo, e ripeto, non so il perchè, ma tutti i suoi fottuti movimenti mi danno su di giri.
Arrivate nel fast food, ci affrettiamo a prendere la fila per la cassa dove stava in piedi Calem.
È particolarmente bello oggi, e noto che da sotto la manica della divisa nera, spunta un tatuaggio appena fatto, che si capisce a causa del rossore e della pellicola intorno.
Persa tra i miei pensieri, mi risveglio dalle strattonate di Beth che mi dice che tocca quasi a noi ordinare.
Ovviamente prendo le chicken nuggets, mentre lei (da 16enne matura che è) prende due happy meal.
Quando porgo i soldi al capellone, noto che sorride, e per poco non mi sciolgo a terra come una noce di burro.
È così bello che fa male agli occhi.
Prendo lo scontrino dalle sue mani e sgattaioliamo verso un tavolo libero.
"Un regalino è mio, vero?" Rido mentre indico uno dei due happy meal.
"Mh, forse se mi dici cosa ti passa per quella testolina di merda."
"Mh? Perchè?"
"Parlo del ragazzo, asina." Mi sorride mentre sgranocchia una patatina fritta.
"Ma cioe hai visto quant'è bello?"
"Devi trovare il modo per parlargli!"
"Speriamo presto."
Accenno mentre poggio la testa sulla mano e guardo Calem tintinnare sui tasti del registratore di cassa.

OKAYY
ALLORA
sto pensando che questa storia sta iniziando a piacermi, quindi non so,
vorrei prolungarla un pochino.
ahn, tra l'altro,
da domani posterò una "specie" di raccolta di pagine di diario di persone affette da diverse patologie e disturbi mentali.
andatela a leggere perchè sono fiera dei lavori che ho intrapeso e sto intraprendendo qui su wattpad,
vi amo,
Becks 🉐

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