009

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sabato 1 luglio.

9:47
le mie palpebre si aprirono al contatto insistente con il sole di prima mattina.
non avevo mai amato l'estate, ma qualcuno, in qualche modo, stava riempendo sempre di piu le mie giornate di un giugno quasi finito.
scostai il lenzuolo celeste chiaro dalle mie gambe pallide, e feci per prendere il cellulare dal comodino, quando notai un sms che oscurava il blocco schermo.

messaggio da: Calum
3:27
"hei cath, sono cal.
ti scrivo a quest'ora perchè non riesco a dormire e se ti ho svegliata, scusami tanto.
volevo chiederti se domani pomeriggio alle tre vorresti fare un giro prima di andare al Summertime, che ne dici?
scusa ancora per il disturbo,
notte,
cal xxxxx"

sgranai gli occhi alla vista dell'orario in cui mi aveva inviato il testo.
era notte fonda, e probabilmente stava sveglio perchè era tanto nervoso quanto me.
riformulai la frase nella mente e mi diedi un pizzicotto sul braccio.

magari soffriva solo d'insonnia, SCEMA!
chi sarebbe rimasto sveglio tutta la notte a causa mia?

messaggio da: Cath
"hei cal, non preoccuparti non mi hai svegliata.
parcheggia la tua macchina sotto 17th street numero 19 se vuoi,
mi farò trovare lì :)"

scrollai le spalle e mi trascinai verso la cucina a piedi nudi.
mia madre era fuori a fare la spesa probabilmente.
tutto quello di cui avevo bisogno in quel momento era solo un toast gigante con prosciutto e formaggio.

ore 13:56

ticchettavo nervosamente le unghie sulla ringhiera bollente del mio balcone.
prima che iniziassi a parlare con calum,
la mia vita era sempre la stessa.
scuola, studio, e a volte qualche festa con le amiche.
adesso lui era il mio passatempo.
non lo amavo ma sentivo che il mio cuore potesse farlo da un momento all'altro,
che potesse esplodere mentre urlavo al mondo quanto lui fosse importante.
lo sentivo mio anche se non lo era davvero.
e quel giorno avevo paura di come mi sarei comportata con lui:
magari mi sarebbero incominciate a sudare le mani, o peggio ancora avrei iniziato a puzzare maledettamente di sudore.

lui sarebbe stato perfetto come sempre,
io un po' piu sciatta e insicura.

sperando di evitare una brutta situazione, camminai verso l'armadio.
non volevo mostrarmi sotto una maschera di blush o fondotinta.
volevo apparire il piu semplice possibile.
scelsi solo un croptop nero con un pantaloncino della levi's.
quella era la vera me,
ed era cosi strano che la volessi mostrare a un ragazzo come lui.

CAZZOLINE BELLE
allora sono tornata e non uccidetemi.
so che i capitoli sono corti ma pur di accontentarvi devo scrivere davvero poco.
non ho idee per il finale della storia,
ma vi dico solo che non sarà tragico come è mio solito.
love,
becks x

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