010

1.3K 86 25
                                    

sempre sabato 1 luglio.

ore 15:00

sistemai i capelli vicino l'orecchio e mi chiusi la porta alle spalle.
incredibile come fosse calda l'aria quel giorno.
con un po' di fatica e con le gambe pesanti,
mi trascinai fino a dove io e calum ci eravamo dati appuntamento.
non ero nervosa,
di piu.
ticchettavo la suola delle converse rosse sul marciapiede e mi mangiucchiavo le unghie per l'eccessivo stress.
poi lo vidi.
stava seduto in una macchina grigia ad aspettarmi.
lo intravidi dal finestrino ma lui non notò subito la mia figura.
quando alzai la mano in cenno di saluto,
senza troppi scrupoli uscì dallo sportello per dirmi ciao.
era davvero troppo bello,
quasi surreale.
idossava un jeans nero con una maglia grigia,
eppure mi sembrava tanto elegante quanto perfetto.

"hei cath."

"ciao cal."

mi aprì la portiera per farmi sedere sul sedile.

era anche un gentiluomo.

"allora, vuoi sapere dove ti porto?"

annuii con la testa sorridendo come un ebete.

"beh, sarebbe troppo facile cosi."

"cosa?"

"fai quello che ti dico: quando ti dirò di chiudere gli occhi, tu fallo e basta,
okay?"

"okay!"

un brivido percore la mia schiena quando mise in moto e sfrecciò sotto il cielo di baltimora.

ero cosi felice di stargli affianco.
il finestrino aperto faceva passare l'aria veloce, e passando tra i capelli di calum, emanava un odore di rose.
un profumo che avrei potuto assaporare anche per ore se ne avessi avuto il tempo.

notai che i cartelli stradali indicavano le vecchie campagne intorno la città, e feci un sorriso.

"okay cath allora, adesso chiudi gli occhi."

ridemmo e serrai le palpebre.
i nirvana suonavano alla radio e iniziai a cantare sulle note di "come as you are."
avevo gli occhi chiusi ma sapevo che lui mi stesse guardando, e ne ebbi la conferma quando iniziò a canticchiare insieme a me.

una forte frenata interruppe il nostro concerto improvvisato.

sussultai quando sentii la mano calda di calum intorno al mio polso.

"tienili ancora chiusi per qualche secondo..."

continuava a dirmelo mentre mi guidava giu per quello ,che da quanto sentissi sotto i piedi, era un pendio.

"okay, puoi aprirli."

tolsi la mano da sopra gli occhi e quasi piansi per la gioia.

non potevo crederci.

CIOE
CIOE
che dolcini oddio
quando cantano madonna cioe aiuto.
madooooo
okay basta,
secondo voi qual'è la sorpresa di cal? mlmll

mcnuggets  » chDove le storie prendono vita. Scoprilo ora