Chapter Fourteen

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Pov. Fire
Mi ritrovai davanti alla dimora dei Salvatore, così suonai al campanello.

<<Damon va ad aprire tu>> sentii urlare Katherine.

Il ragazzo aprii la porta e dovetti far finta di non conoscerlo.

<<Ciao>> sorrisi <<c'è per caso Elena in casa?>>

<<Emh si>> rispose freddo.
Non lo sopportavo.

<<Posso entrare?>> chiesi ma in cambio non ottenni nessuna risposta, vidi solamente lui che si spostò di lato per lasciarmi passare.
Giusto, Katherine mi aveva avvertita che i vaampiri potevano entrare solo se erano invitati a farlo. Quindi Damon pensava davvero che fossi un vampiro? Ah, patetico.

<<Fire>> mi salutò Katherine venendomi ad abbracciare.

<<Ehi>> ricambiai.

<<Chi è Elenea?>> chiese Stefan scendendo al piano di sotto.

<<Sono Fire, molto piacere>> sorrisi.

<<Stefan Salvatore>>

<<Molto piacere>>

<<Sai, ti ho vista esibire. Sei davvero brava>> si complimentò il ragazzo.

<<Già, passando alle faccende piùimportanti>> si intromise Damon prima che io potessi ringraziare Stefan <<come mai sei qui?>> chiese insospettito.

<<Non ho alcun posto dove andare così Elena mi ha invitata per la notte. Se no sarei dovuta ritornare a Los Angeles da mio fratello e diciamo che non ne ho così tanta voglia>> ci risi su.

<<Così ti sei autoinvitata a casa di una sconosciuta, mi sembra giusto>> commnetò sarcasticamente.

<<Damon! Lillian e io abbiamo fatto amicizia e non è pericolosa. Adesso basta>> si intromise Katherine.

<<Lillian?>> chiese Stefan sorpreso.

<<Oh si, Fire non ve l'ha detto?>> chiese Katherine arrogantemente per darmi fastidio. Perché lo stava facendo?

<<Dirci cosa?>> chiese Damon.

<<Il suo nome completo. Fire Mal Lillian Morningstar. Sapete, è stata data in adozione quando era molto piccola, sia la madre che il padre non la volevano, così è stata "addottata dal fratello", Lucifer Morningstar. E sapete, ha poco più di duecentosessant'anni, pensate che storia>>

<<Katherine basta così>> e fu dopo aver pronunciato il suo nome che capii il mio errore.
<<Cazzo>> mi maledissi.

Damon prese per il collo Katherine e la scaraventò contro il muro.

<<Lasciala andare!>> urlai in preda a un attacco di panico.

<<Prima Katerina dovrà dirci dove sta Elena o può ben che dire addio alla sua misera vita di sopravvivenza>> commentò Damon stringendo sempre di più la presa al suo collo.

<<Katherine per favore diglielo. E tu fa qualcosa!>> urlai a Stefan che era rimasto impalato a fissarmi.

Cosa cazzo stava succedendo.

<<Come si chiamava tua mamma?>> mi chiese Stefan avvicinandosi me.

<<Che cosa? Ti sembra il momento di chiedere una cosa del genere?>> risposi per poi concentrarmi huovamente su Katherine <<ti prego, digli dove sta Elena. Io non lo so, non posso salvarti ma fallo almeno tu>>

Credevo Di Essere Una Morningstar || NicklausMikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora