Credevo Di Essere Una Morningstar || NicklausMikaelson

Chapter Ten

Pov. Fire
Mi rimisi a dormire, il vestito l'avrei provato più tardi, forse al mio risveglio.

***

Mi sentii chiamare e squotere dolcemente.
Aprii gli occhi e mi ritrovai mio fratello vicino che mi sorrideva.

<<Che ore sono?>>chiesi dato che mi aveva portato a letto una colazione alquanto pensante: caviale e champagne.

<<Mezzogiorno mia cara>> mi rispose <<e non ho potuto fare a meno di notare quel meraviglioso vestito ottocentesco. E' un'originale molto costoso, non ne vedo uno casì da tantissimo tempo>>

<<E' di un conoscente, Klaus. Sinceramente non so perché abbia un vestito così da donna, so solo che me l'ha dato perché sono stata invitata a un ballo>>

<<E quando avevi intenzione di dirmenlo!>> si esaltò un po' troppo.
Mio fratello era un patito delle feste a tema.

<<Che sarà mai>> risposi comprendomi la testa con le coperte.

<<Che sarà mai? Fire stiamo scherzando? Tu non sai nulla di queste feste. Non sai come si danza, come si si compèorta, non sai le regole di galateo... Quindi adesso furoi dalle coperte -prese il lenzuolo sotto il quale ero coperta e lo tirò via, lasciando che la luce mi accecasse- che tuo fratello maggiore ti isegna le basi. Su forza, indossalo>> concluse indicando con il capo il vestito.

<<E se io non ne avessi voglia?>>

<<Muoviti>>

Sbuffai sapendo di non avese altra scelta.

***

Una volta pronta mio fratello chiamò mia "zia" Maze.

<<Cosa vuoi Lucifer?>> chiese lei svogliata entrando in camera.

<<Acconciale i capelli, è inguardabile così e tra poche ore ha un ballo ottocentesco, ti prego fa del tuo meglio>>

<<Una cosa veloce Maze, ti prego. Non ho nemmeno voglia di andare a questo stupido ballo>> dissi.

<<A proposito di ballo, prima mi hai detto che ti ha invitata un certo Klaus>> sorrise furbamente pensando che ci fosse qualcosa tra me e l'ibrido.

<<Niklaus Mikaelson, si. L'ho conosciuto due sere fa qui al Lux, ma non montarti la testa. Ha porvato a uccidere Katherine per vendetta, fortunatamente abbiamo trovato un contromesso>>

<<Aspetta, hai detto Mikaelson>> ci rise su zia Maze.

<<Si, perché?>>

<<Bè, perché ho avuto modo di torturare alcuni suoi parenti all'Inferno e devo ammettere, niente male>>

<<Immaginavo che fossero tutti all'Inferno i suoi familiari>> commentai.

<<L'importante è che questo Klaus sia bravo>> si, ceeto. Se ci credeva lui.

<<Comunque dovrei esibirmi, me l'ha chiesto "gentilmente" ma non credo. Non ne ho molta voglia>>

<<Cosa significa "non ne ho voglia">> disse mio fratello.

<<Significa che non mi esibisco, semplice>>

<<Si ma Klaus ti ha chiesto esplicitamente di farlo, per questo tu lo farai>> era proprio insistente.

<<Senti Luci, io facciò tutto ciò tutte le sere della mia vita, una volta che del tempo libero mi viene chiesto di farlo nuovamente, quindi è normale che la mia risposta sia "no">> commentai.

<<D'accordo, cosa vuoi in cambio?>> davvero? Non mi stava prendendo in giro?.

<<Vuoi veramente darmi qualcos ain cambio se mi metto a cantare per delle persone che nemmeno conosci?>> ci risi su.

<<Muoviti prima che cambi idea.

<<D'accordo. Voglio il locale per una serata>>

<<Cosa?>> disse lui e prima che potesse aggiungere altro Maze commentò dicendo <<fottuto>> per poi darmi il cinque.

<<D'accordo. Una serata>> e ci stringemmo la mano come patto.

<<Fire ora siediti qui, che mi occupo io dei capelli>> mi disse Maze facendomi sedere sulla sedia della mia scrivania.  

 Una volta finito tutto e con mia zia e mio fratello che furono andati, presi il telefono.
Si, doevo chiamarla, era da troppo che non la sentivo.

<<Ti va di venire a una festa?>> sorrisi compiaciuta.

<<Mi conosci fin troppo bene Fire>> mi rispose lei.

A quanto pare Katherine ha dei conti irrisolti con quella cittadina della Virginia, perciò sarà il mio regalo per quella festa. Da quel che ho capito ci tiene a rivedere un certo Stefan Salvatore, vendicarsi di una certa Elena Gilbert e rovinare una volta per tutte la famiglia Mikaelson, per cui prova rancore e odio da ormai cinquecento fottutissimi anni.