CAPITOLO 2

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Tutti insieme ci stavamo incamminando per andare nella sala Grande dove si sarebbe svolto lo smistamento. Una volta arrivati davanti alla porta chiusa della sala, sentii una mano sulla mia spalla mi voltai e Diana disse "Anche se non saremo nella stessa casa non dimenticatevi di me."


"Diana smettila di fare la melodrammatica"


"Io mi dimenticherò subito di te, lo sai no?"


"Non mi importa quello che dici Eleanor io ti verrò a rompere le scatole lo stesso"


"Ragazze dovremmo entrare adeso"


Ci guardammo tutte e tre, prendemmo un bel respiro e le grandi porte si aprirono.


Davanti a noi si trovavano numerosi tavoli uno per ogni casa dove erano seduti moltissimi studenti. Non avevo mai visto così tanti studenti in una scuola. Alla vista di tutta quella gente sentii il cuore arrivarmi in gola ma solamente per un secondo.


Il preside cominciò a parlare "Benvenuti cari studenti siamo qui riuniti per dare il benvenuto a queste tre ragazze che da oggi frequenteranno la nostra scuola"


Si alzarono numerosi applausi


"Ed ora lo smistamento", il preside tirò fuori un cappello parlante e sembrava anche vecchio.


Si alzò il professore con il mantello nero, come si chiamava che non mi ricordo. Ah si il professore Piton "Diana Royce" pronunciò


Diana si avvicinò al professore che la fece sedere sulla sedia nel frattempo il professore metteva il cappello sulla sua testa. "SERPEVERDE" urlò il cappello e la casa dei Serpeverde cominciò a battere le mani. Diana si alzò e andò a sedersi nel tavolo con tutti gli altri.


"Clara Skye"


Mia sorella andò a sedersi e il cappello pronunciò "GRIFONDORO"


La casa dei Grifondoro cominciò a battere le mani e lei si diresse al loro tavolo.


"Eleanor Skye" la voce del professore mi fece tornare alla realtà. Salii i pochi gradini dove si trovava la sedia e mi sedetti. Il cappello fu poggiato sulla mia testa, ma questa volta non fu così veloce a dare il suo esito. "Mhh mhh"


"Che c'è cappello non ti piaccio per caso?" dissi


"Sei una ragazza molto forte ma incontrerai la tua più grande debolezza che diventerà la tua arma letale"


Non capivo di cosa stesse parlando. Si era rotto per caso?


Alla fine urlò "SERPEVERDE" . Ero una Serpeverde. La mia casa battè le mani. Mi diressi verso il mio tavolo perchè da ora in poi sarebbe stato il mio tavolo.


"Eleanor siamo nella stessa casa" mi gridò Diana abbracciandomi


Bloody SecretsWhere stories live. Discover now