CAPITOLO 18

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MATTHEO


Mi svegliai e vidi che erano le sette del mattino, stranamente avevo dormito qualche ora in più. Mi alzai e andai a farmi una doccia cercando di non svegliare Tom.


Entrai nella doccia e l'acqua calda colpiva il mio corpo, era quello che mi serviva. Appoggiai una mano sul muro e con l'altra cercavo di togliere l'acqua dal mio viso, non riuscivo a non pensare a quello che avevo visto ieri. Eleanor abbracciata a Draco e inoltre era andata a festeggiare la vittoria con lui. Aveva promesso che sarebbe rimasta vicino a me e invece non è andata così. Quando la vidi sugli spalti, sentii il mio cuore pieno di gioia e volevo vincere ancora di più la partita. Il suo sorriso mi ha dato la forza, ma dovevo assolutamente smettere di sentirmi così nella mia via non c'era spazio per quei sentimenti.


Uscii dalla doccia e mi diressi verso il letto mentre mi stavo asciugando i capelli con un asciugamano, ma un particolare attirò la mia attenzione. Mi avvicinai alla scrivania e trovai un bigliettino con sopra scritto "Per Mattheo" Chi mi avrebbe potuto scrivermi?


Lo aprii e cominciai a leggere.


Vieni alle nove sulla Torre di Astronomia                                                           XX


All'improvviso pensai fosse Bellatrix che era stata mandata per conto di mio padre, ma eliminai quel pensiero perchè non era il suo stile. Se voleva vedermi si sarebbe smaterializzata direttamente in camera. Ero molto curioso ma allo stesso tempo non avevo voglia di presentarmi, però qualcosa in me mi diceva che dovevo andare. Iniziai a prepararmi con calma visto che mancava ancora mezz'ora.


Una volta pronto, guardai Tom che ancora dormiva e  uscii dalla stanza. Salii le grandi scalinate e arrivai sulla Torre, ma non vidi nessuno. Pensai fosse uno scherzo così mi avvicinai per guardare il panorama quando sentii una presenza dietro di me. Mi girai e non potevo credere ai miei occhi, davanti a me si trovava Eleanor con una torta in mano che mi sorrideva


"Tantissimi auguri Mattheo" disse e io rimasi in silenzio "Non dici niente?" mi chiese


"Non me lo aspettavo"


"Lo so, è più bello quando non te lo aspetti" sorrise


Quel maledetto sorriso


"Vieni a spegnere le candeline, forza"


Mi avvicinai a lei ed ero a pochi centimetri dal suo viso


"Esprimi un desiderio" disse, la guardai volendo tremendamente che il tempo si fermasse per rimanere per sempre così, felici, sorridenti e con i nostri sguardi immersi l'uno nell'altro. Soffiai sulle candeline


"Come sei riuscita a fare tutto questo?" le chiesi


"Ho avuto un piccolo aiuto" rise


"E da chi?"


Bloody SecretsWhere stories live. Discover now