Portami via

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Erano passati ormai tre giorni da quando Harry era giunto in mio soccorso, stavo meglio avevo anche ripreso a frequentare le lezioni; Harry e Niall quel pomeriggio furono occupati con alcune commissioni per il tour al quale sarebbero ritornati il giorno seguente lasciandoci nuovamente per altre tre lunghissime settimane. Stavo ritornando nella mia stanza dopo un lungo pomeriggio di lezione, pensavo solo a quello che avremmo fatto quando sarebbero ritornati i ragazzi, avremmo passato una serata tutti e quattro insieme proprio come ai bei vecchi tempi, nessuna preoccupazione, solo spensieratezza e leggerezza nei cuori. 

Camminavo indisturbata nei corridoi vuoti tenendo in mano una merendina al cioccolato  quando qualcuno mi tirò in uno sgabuzzino buio e chiuse a chiave la porta, la paura mi assalì nuovamente ed iniziai a tremare come una foglia.

<< Chi sei? Che cosa vuoi da me? >> chiesi cercando di tenere la voce ferma 

<< Coraggio bambina non avere paura, ci divertiremo >>

<< Chase >> dissi in un soffio

<< Si dolcezza, hai indovinato. Spero che tu abbia fatto la brava >> soffiò sul mio collo facendomi rabbrividire per la paura 

<< Perché? Perché mi fai questo? >> chiesi sull’orlo del pianto 

<< Perché devi capire che sei solo mia >> disse stringendomi i fianchi 

<< Non sarò mai tua lurido bastardo >> gli risposi per poi correre verso la porta ma fui subito bloccata da Chase che mi scaraventò contro il muro e mi diede uno schiaffo

<< Stavolta non scapperai >> mi disse beffardo.

Iniziò a baciarmi e ad insinuare le sue mani sul mio corpo, mi teneva bloccata contro il muro mentre mi slacciava il bottone dei jeans che fece scivolare giù. Cercai di urlare , di chiedere aiuto, ma fu tutto inutile, lì non ci avrebbe mai trovati nessuno. Chase, come la volta precedente, dopo avermi privata degli slip, infilò violentemente le sue dita in me provocandomi un dolore lancinante; iniziai a piangere e a implorarlo di lasciarmi andare ma lui non smise, anzi sentivo la sua eccitazione crescere ogni secondo di più. Cercavo di liberarmi da quella presa e di farlo uscire da me , ma peggiorai la situazione, Chase si arrabbiò ed iniziò a riempirmi di schiaffi finché non mi buttò per terra stendendosi su di me. Mi baciava il collo, le labbra e mi palpava i seni mentre io cercavo di liberarmi invano; tutt’un tratto sentii un altro dolore lancinante, era entrato in me con forza, spingeva sempre di più, piangevo dal dolore e pregavo che qualcuno venisse in mio soccorso facendo finire quell’incubo. Dopo molte e forti spinte quel verme raggiunse il piacere ed uscì da dentro di me stampandosi in volto un sorriso soddisfatto; mi rialzò slip e pantaloni e si avviò alla porta.

 << Alla prossima dolcezza >> mi disse prima di richiudersi la porta alle spalle.

Il buio calò nuovamente in quel maledetto ripostiglio , appoggiai la schiena al muro, portai le gambe al petto ed iniziai a piangere in silenzio, stavo male, sentivo un dolore immenso , e non era solo fisico, mi faceva male dover tenere tutto nascosto a Harry, lui mi avrebbe voluto aiutare, ma non potevo farci nulla se volevo laurearmi e sposarlo. 

Erano passate non so quante ora che ero rinchiusa in quel postaccio a piangere quando il mio cellulare squillò, era Harry; tremante lo presi in mano e risposi alla chiamata

<< Scheggia dove sei? Sono tornato in camera e non ti ho trovata >> disse preoccupato

<< H-Harry t-ti prego >> singhiozzai

<< Amore stai piangendo, cosa è successo ? dove sei? Stai bene? >> 

<< S-s-sto male Hazza, s-s-sono nel ripostiglio vicino ai d-d-distributori >> riuscii a dire 

<< Sto arrivando Scheggia >> 

La chiamata si interruppe e in men che non si dica la porta si aprì ed il mio ragazzo entrò trovandomi in pessime condizioni, si preoccupò , mi abbracciò forte chiedendomi cosa fosse successo, non riuscivo a parlare, avevo la lingua bloccata, ma riuscii a trovare la forza di dire al mio ragazzo di riportarmi in camera. Harry mi prese in braccio stringendomi a sé e mi riportò in camera adagiandomi sul letto, le lacrime scendevano senza sosta sul mio viso bagnando la maglietta del mio angelo che mi stringeva al suo petto cercando di rassicurarmi mentre mi accarezzava i capelli. Avevo passato tutto quel tempo in cui ero stata rinchiusa nel ripostiglio a pensare cosa fare, analizzai i pro e i contro e giunsi alla conclusione che dovevo raccontare tutto, non mi importava della laurea, non volevo continuare a soffrire, Chase Blue non avrebbe vinto.

<<  Hazza portami via, ti prego non voglio restare qui >> lo implorai 

Lo guardai negli occhi ripresi a piangere, lui mi tirò su il volto incatenando il suo sguardo al mio e , dopo avermi lasciato un lieve bacio sulle labbra, mi disse:

<< Piccola mi fai preoccupare, ti prego dimmi cosa ti ti turba >> 

<< S-s-sono s-stata…. Sono stata violentata >> dissi poi tutto d’un fiato stringendomi forte al suo petto

<< Cosa? E da chi? >> chiese furioso 

<<  Chase Blue >> sospirai, il solo pronunciare quel nome mi faceva sentire sporca e dolorante 

<< Quel viscido! Lo uccido con le mie stesse mani >> disse alzandosi e uscendo dalla porta.

Lo seguii fino a che non si fermò davanti alla porta di quel verme che gli aprì poco dopo, Harry non appena se lo ritrovò davanti iniziò a picchiarlo con tutta la forza e la rabbia che aveva in corpo, gli spaccò il labbro e gli disse:” Non finisce qui, ci rivedremo in tribunale ” . Chase si rialzò e gli rispose:” Prima ci rivedremo io e la tua ragazza”, Harry reagì immediatamente , si girò e ricominciò a picchiarlo, non mi piaceva vederlo così, quando ebbe finito sferrò un calcio nello stomaco e quel bastardo e ritornammo in camera.

<< Amore calmati, gliela faremo pagare >> lo abbracciai 

<< Ah questo è poco ma sicuro >> mi rassicurò con tono fermo stringendomi al suo petto mentre regolarizzava il respiro.

Sentii di aver fatto la cosa giusta, probabilmente, passando per vie legali, sarei riuscita comunque a laurearmi senza problemi, ma, ciò che mi importava in quel momento, era il poter essere tranquilla perché sarei stata al sicuro, lontano da Chase perché Harry mi avrebbe portata con se proteggendomi ad ogni costo e permettendomi di amarlo con ogni fibra del mio corpo.

NOTE DELL'AUTRICE:

 

Sono tornataaaaaa! Lo so ho combinato un casino con questo capitolo ma almeno Scheggia è riuscita a fare la cosa giusta ed Harry la ama così tanto da proteggerla a qualunque costo.... Adoro la storia che lega questi due ragazzi, ormai non posso farne a meno e spero sia così anche per voi <3

Grazie mille per i voti, le letture sempre in crescita e gli splendidi commenti, vi aspetto su twitter con l'ashtag #HazzaeScheggia ( gli altri miei contatti sono nei capitoli precedenti) e spero passerete dalla mia sotria su Louis " Neutron star collision" seguito di " are we friends or are we more?"

a presto

vi amo

baci

SCHEGGIA<3 

Nella buona e nella cattiva sorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora