Unexpected

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Eravamo rimasti a Berlino per circa un mese, i ragazzi stavano registrando il loro quarto album e Ale ed io eravamo accanto a loro in studio con il naso nei libri; non avevamo abbandonato l'università, avremmo dato gli esami ma non saremmo tornate al campus finchè Chase non sarebbe stato allontanato.

Quella mattina quando riaprii gli occhi mi ritrovai il viso di un Harry dormiente a pochi centimetri dal mio, non mi sarei mai stancata di vedere quei lineamenti. Il mio meraviglioso ragazzo aprì lentamente gli occhi rivelando le sue iridi verdi che mi facevano impazzire ogni volta

<< Buongiorno dormiglione >>

<< 'giorno >> mi rispose con una vocina tenerissima e sfoderando il suo sorriso sghembo che mi faceva sempre perdere un battito. Unimmo le nostre labbra, stavamo per approfondire il bacio quando sentii uno strano sapore in bocca, mi alzai di scatto correndo in bagno accasciandomi sul water e vomitando anche l'anima, Harry preoccupato venne in mio soccorso , mi resse la fronte e mi tirò indietro i capelli, non appena finii mi lavai i denti e mi avvicinai al beauty case per rimettere a posto lo spazzolino quando mi cadde sotto gli occhi lo scatolo geli assorbenti. Iniziai a fare qualche calcolo, i conti non tornavano, avevo un ritardo di due settimane, ma io ed Harry avevamo rifatto l'amore solo una settimana prima, come poteva essere possibile? In quel momento capii tutto, rimasi impietrita lasciando cadere sul pavimento lo spazzolino e il dentifricio

<< Scheggia che è successo? Che hai? >> chiese preoccupato

<< H-Harry credo di avere u-una brutta notizia >> balbettai scioccata

<< Cioè? Mi fai preoccupare >>

<< Amore credo di essere incinta >> dissi con la voce rotta dal pianto

<< Scheggia è una bellissima notizia, perché piangi? >>

<< Fai i conti amore, è impossibile che sia tuo >> dissi scoppiando a piangere

<< E...e di chi p...può essere? >> chiese con gli occhi lucidi

<< Non sono andata a letto con nessuno tranne quando.. >> la voce mi si fermò in gola

<< BLUE! >> disse urlando e tirando un pugno al muro

Ora che credevo che finalmente potevo essere felice con il mio ragazzo , doveva presentarsi questa catastrofe! Mi sedetti a gambe incrociate su quel lettone e mi feci avvolgere dall'abbraccio del mio angelo, mi strinsi forte al suo petto ed iniziai a piangere più forte di prima, Harry appoggiò il suo mento sulla mia testa e mi carezzò la schiena

<< Coraggio Scheggia non piangere, troveremo una soluzione >>

<< Non c'è soluzione! >> quasi urlai

<< E invece si! Potremmo crescere questo bambino come se fosse anche mio >> propose

<< Saresti disposto davvero a farlo? >> tirai su con il naso

<< Certo amore, ti starò vicino , non ti lascerò da sola, non adesso che ti ho ritrovata >>

<< Non posso sopportare la sola idea di avere una parte di quel viscido in me >> mi accoccolai contro il suo petto

Iniziai nuovamente a piangere senza lasciargli il tempo di parlare.

Eravamo su quel letto abbracciati senza parlare da almeno un'ora ormai, avevamo anche saltato l'appuntamento mattutino nella stanza comune con i ragazzi per la colazione. Ad un tratto qualcuno bussò alla porta, Harry sciolse l'abbraccio per andare ad aprire ; subito nella stanza entrarono i miei due migliori amici che erano venuti a cercarci preoccupati pe non averci visti a colazione , si bloccarono non appena mi videro piangere, corsero a sedersi accanto a me e mi riempirono di domande

Nella buona e nella cattiva sorteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora