Una partita rosso sangue (parte 3)

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"Deve essere rimasto un briciolo di umanità in mio fratello da qualche parte, continuo a sperarlo ma come posso farglielo capire. Come posso proteggerla"

Ieri sera dopo aver salutato Elena sono tornato a casa, sono preoccupato, molto preoccupato. Non so cosa abbia in mente Damon e questo mi fa incavolare, devo proteggerla in qualche modo.

Apro il cassetto del comodino e prendo una scatolina, la apro e dentro c'è una collana, ma certo dovevo pensarci prima.
Quella collana ce l'avevo da tanto tempo e aveva della verbena dentro, era un erba che impedisce a noi vampiri di soggiogare o di nutrirci di un umano se ce l'aveva in corpo.

In questo modo riuscirò a proteggere Elena almeno in parte, la misi in tasca e uscii di casa.
Oggi c'era la prima partita del campionato.

-Benvenuti alla grande partita dell'anno, non dimenticatevi la grande festa che ci sarà a seguire siete tutti invitatati- disse la voce all'autoparlante, vidi Elena da lontano così mi avvicinai.

-Sei sexy con la maglia della squadra- mi disse.

-E tu non fai la cheerleader?- le chiesi notando che non indossava la divisa.

-Ho mollato. Sono una che molla- mi rispose con un sorriso triste.

-Non dire così! Hai subito una grave perdita e sei cambiata dovresti guardare avanti, ricominciare da capo ok?- le dissi e lei annuì.

-Spero che per te non sia troppo presto o troppo strano ma ecco volevo che tu avessi questa- dissi tirando fuori la scatolina.

-Oh mio dio è bellissima- disse lei entusiasta.

-È una cosa che ho sempre avuto ma non ho mai voluto darla a nessuno fino ad ora, mi piacerebbe molto se la indossassi... come portafortuna- le raccontai sorridendo.

-È rosa questo profumo?- mi chiese portandosi la collana più vicino al naso.

-No è erba aromatica- la informai mentendo, era meglio che non sapesse cos'era in realtà.

-La adoro- dopodiché si girò e io gliela allacciai intorno al collo e quando si mise di nuovo di fronte a me la baciai.

Era arrivato il momento della festa, erano tutti contenti e in fibrillazione per l'annuncio della nuova squadra.

-Calma! Calma- disse Tanner per attirare l'attenzione dei presenti.
-Siamo sinceri in passato abbiamo lasciato che altre squadre venissero a casa nostra e ci mettessero al tappeto. Ma d'ora in poi non sarà più così, abbiamo una nuova grande promessa al debutto sulla linea d'attacco e vi dirò subito che è da un infinità di tempo che non vedevo un ragazzo con delle mani come le sue; un applauso per Stefan Salvatore- a quelle parole tutta la folla si mise ad applaudire e io sorrisi.

Vidi Tyler allontanarsi arrabbiato e dopo qualche secondo sentii un brusio alle mie spalle.
Jeremy e Tyler si stavano picchiando mi avvicinai a loro.

-Ehi adesso basta- dissi dando uno strattone a Tyler e allontanandolo ma vidi alle sue spalle il fratello di Elena prendere una bottiglia di vetro con l'intenzione di buttarla addosso a Tyler così mi misi in mezzo e la bottiglia mi tagliò la mano.

-Jeremy no- sentii Elena urlare.

-Oh mio dio la tua mano- mi disse avvicinandosi a me.

-È tutto apposto- cercai di tranquillizzarla.

-È un taglio profondo? Fammi vedere... Io ho visto tanto sangue- disse ma quando aprii la mia mano vide che non c'era niente.

-Mi ha mancato non era il mio di sangue... sto bene- la rassicurai, in realtà mi aveva colpito in pieno ma noi vampiri guariamo subito.

-No io l'ho visto, il vetro ti ha tagliato la mano- continuò lei sicura.

-️Tranquilla sto bene... tra poco c'è il fischio d'inizio quindi ci vediamo dopo la partita- le dissi, lei annuì ancora insicura.

POV'S ELENA:
Dovevo fare chiarezza, avevo visto il vetro tagliare la sua mano ma lui non aveva nemmeno un graffio.m

Mi incamminai verso il posto dove le cheerleader si stavano preparando per la partita, dovevo assolutamente parlare con Bonnie.

-Bonnie- la chiamai e lei mi raggiunse sorridendo.

-La brutta sensazione quando hai toccato Stefan...- incominciai a chiederle.

-No dimentica tutto! La tua cenetta mi ha fatto cambiare opinione- mi rassicurò.

-No, Bonnie sul serio cos'è stato? Hai visto qualcosa?- le domandai.

-Non era un immagine chiara. Tipo oggi continuo a vedere quei numeri che ti ho detto l'8, il 14 e il 22. Con Stefan è stata una sensazione, ha vibrato dentro me era fredda, era la morte o almeno è come io mi immagino la morte- mi rispose, la ringraziai e decisi di tornare a casa, avevo bisogno di dormire.

Stavo chiudendo il baule ma quando mi girai mi trovai Damon davanti.

-Mi sono spaventata! Che cosa ci fai qui?- gli chiesi toccandomi il petto con la mano.

-Mi sto nascondendo da Caroline- mi disse abbassando la voce.

-Per quale motivo?- gli domandai.

-Mi serviva una pausa... lei parla più di quanto io possa ascoltare- mi confidò.

-Ti capisco- Caroline può essere un po' pesante a volte.

-Sai lei è molto giovane- mi disse.

-Non molto più giovane di te- gli ricordai.

-Non so se sarà una cosa duratura- mi avvertí.

-In effetti può essere irritante ma siamo amiche dalla prima elementare e questo ha una certa importanza per me- lo avvertii.

-Ne terrò conto... Anzi scusami se ti ho messo a disagio non era mia intenzione- si difese.

-Si che lo era, perché tu metti doppi sensi in qualsiasi cosa dici- lo accusai.

-Hai ragione ho altre intenzioni ma anche tu- disse con un sorrisetto.

-Ma davvero?- lo sfidai.

-Lo vedo! Tu mi vuoi, sei attratta da me, pensi a me anche quando non vorresti! E in questo momento vuoi baciarmi- mi puntò i suoi occhi azzurri nei miei, si avvicinò sempre di più a me e quando capii le sue intenzioni gli tirai uno schiaffo.

-Ma che fai? Non so a che gioco stai giocando con Stefan ma io non ci voglio entrare. Non so cosa sia successo in passato ma io non sono Katherina- dissi alzando il tono della voce.

POV'S STEFAN:
La partita era finita e stavo parlando con Matt che si era scusato se si era comportato male nei miei confronti.

-Davvero commovente Stefan ha un amico- disse mio fratello alle mie spalle.

-Non stasera ne ho abbastanza di te- lo informai stringendo i pugni.

-Bel trucco con Elena, fammi indovinare verbena nel ciondolo? Lo ammetto sono rimasto sorpreso- disse ma ero sollevato che avesse funzionato.

-Comunque potrei sedurla alla vecchia maniera o... mangiarla-

-No tu non le farei del male! Temevo che non ci fosse un briciolo di umanità in te ma invece c'è- affermai.

-Ti sbagli- urlò.

-Allora uccidimi- lo sfidai e lui non rispose. -Non lo farai, hai avuto molte occasioni ma non l'hai mai fatto. Katherina è morta e tu mi odi perché l'hai amata e mi torturi perché la ami ancora e quella fratello è la tua umanità- aggiunsi.

-Salvatore che fai? Dobbiamo festeggiare- ci interruppe Tanner.

-Se quella è la mia umanità questa cos'è?- chiese prima di buttarsi su Tanner e prosciugarlo fino all'ultima goccia di sangue.

-Chiunque, sempre, ovunque- disse prima di sparire nel buio.

ANGOLO AUTRICE:
Scusate se ci sono errori ma vado di fretta❤️
Come sta venendo la storia secondo voi? Fatemelo sapere.
A presto

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