162 candeline (parte 2)

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POV'S STEFAN:
-Matt... senti per quanto riguarda Vicky cercavo solo di aiutarla, mi sono trovato in una situazione simile una volta... mi dispiace molto- dissi al ragazzo appena lo vidi al Grill.

-Non fa niente... non è la prima volta che sparisce, assomiglia alla madre, non posso contrare su nessuna delle due, comunque grazie- mi rispose lui facendo un leggero sorriso per poi andarsene.

Vidi Lexi venire verso di me e sorrisi, mi prese per un braccio e mi portò in mezzo alla pista da ballo.

-Muovi un po' di più quei piedi- mi disse, non ero mai stato un grande ballerino.

-Si ma non vorrei fare la figura dello stupido- risposi e lei rise.

-Dai corraggio non sei così male- mi confortò lei e io la guardai male.

-Fammi un favore avvertimi se vedi Damon che cerca di farmi una foto- le chiesi ed entrambi scoppiammo a ridere.

Dopo diversi balli decidemmo di fare una partita a biliardo, almeno in questo ero molto più bravo di lei.

-Bel tiro bravo- si complimentò dopo che avevo buttato dentro tre palline con un colpo solo.

-Ti sto stracciando- la schernii.

-Cosa?- rispose lei offesa.

-Non prendermi in giro adesso ok?- la implorai dopo aver sbagliato un tiro facilissimo e lei si mise a ridere, spostandomi con una spinta e preparandosi per il suo tiro.

POV'S ELENA:
-Stefan sorride, avvisate i media- disse Damon arrivando di soppiatto alle mie spalle.

-Non gli hai dato molte ragione di esserlo ultimamente- lo difesi.

-No hai ragione povero Stefan, perseguitato per l'eternità dal suo depravato fratello... comincia a stancarti essere così virtuosa?- mi chiese.

-Prendo fuoco alla presenza di uno psicopatico- risposi acida per poi allontanarmi.

-Beh considera i sentimenti di questo psicopatico feriti- mi urlò lui.

-Che cosa hai fatto a mio fratello?- chiesi poi girandomi, era da quando avevo visto il comportamento strano di mio fratello che mi chiedevo se non ci fosse il suo zampino.

-Ho bisogno di una domanda meno vaga- mi rispose.

-Quando hai fatto quella cosa, i ricordi che Jeremy aveva di Vicky, cos'altro gli hai fatto?- richiesi più esplicitamente.

-Mi hai chiesto di cancellare i suoi ricordi di denti e le altre cose... dovevo cancellare la sua sofferenza-

-Ma si comporta in modo diverso, sembra che gli vada tutto bene, un po' troppo bene, studia, non si droga, non beve, sei sicuro di non avere fatto altro?- domandai.

-Elena ho cancellato la sua sofferenza- mi rispose per poi allontanarsi verso il bancone del bar.

-La famosa Elena- sentii dire alle mie spalle, quando mi girai vidi la ragazza di stamattina.

-La ragazza dell'asciugamano- dissi.

-Mi hanno chiamata in modi peggiori... tieni- ironizzò porgendomi un bicchierino di tequila.

-Non sapevo che poteste bere- risposi io prendendolo.

-Ah si, tiene a freno la fame- mi spiegò.

-Sai non ho mai visto Stefan ubriaco, sembra sempre così...-

-Teso- finì la frase per me.

-Si... ma non con te- le dissi guardandolo.

-Vedi è questo il bello di conoscere una persona da così tanto tempo, puoi essere te stesso-

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