Il ritorno di Stefan (parte 2)

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Era finalmente arrivata la festa di inizio anno, avrei rivisto Stefan e non vedevo l'ora.

Mi è sempre piaciuta questa festa tutti si riunivano attorno ad un falò e festeggiavano, come ogni anno io e Bonnie ci preparammo insieme e dopo di che passammo a prendere Caroline e andavamo alla festa.

-Elenaaa- mi richiamò Bonnie, avevamo appena preso da bere e ci eravamo sedute vicino al fuoco, io mi ero persa a guardare le fiamme rosse che si muovevano con l'aria

-D'accordo è carino- stavamo parlando di Stefan era appena arrivato alla festa e non la smetteva di ripetere quanto fosse bello.

-Sembra uscito da un romanzo. Con il suo sguardo penetrante Stefan le trafisse l'anima- e dopo quella frase entrambe scoppiammo a ridere.

-Dov'è andato non lo vedo più?- mi chiese Bonnie che fino a quel momento lo aveva tenuto d'occhio.

-Dovresti dirmelo tu visto che sei una veggente- ammetto che anche se era un assurdità mi piaceva vedere quanto la mia migliore amica in realtà ci credesse.

-Aspetta però ti serve una sfera di cristallo- aggiunsi prendendo una bottiglia di birra, mise una mano sopra la mia e fece finta di concentrarsi, ma dopo qualche secondo Bonnie ritrasse la sua come se si fosse scottata.

-Toccandoti ho visto un corvo e un ragazzo, intorno c'era tutta nebbia- quelle sue parole mi fecero tornare in mente il pomeriggio al cimitero.

-Non è niente Elena sono solo ubriaca, torno subito- aggiunse poi, ma come era possibile che avesse detto quelle cose non gliene avevo parlato.

Mi girai per tornare a guardare il fuoco ma trovai davanti a me la sagoma di Stefan.
-Ciao- disse lui sorridendomi.
-Ciao- ricambiai il saluto.

-C'è qualcosa che ti turba?- mi chiese lui vedendo probabilmente che ero ancora scossa dalle parole di Bonnie.

-No, è solo Bonnie- dissi dando voce hai miei pensieri -sai che ti dico? Non importa... sei qui-

-Sono qui- ripeté lui -che ne dici di fare una passeggiata?- mi propose e io annuii.

-Così sei il nuovo ragazzo del mistero- dissi a Stefan che camminava affianco a me.
-Anche tu sei misteriosa Elena. Compagni di tristezza-

-Cosa ti fa pensare che io sia triste?- chiesi guardandolo curiosa.
-Beh, ci siamo conosciuti in un cimitero-
-Giusto... no tecnicamente nel bagno dei maschi... lasciamo stare non è una conversazione adatta ad una festa- e ricordare quei momenti per me era ancora difficile.

-Non sono mai stato bravo a conversare- ammise lui, infondo era stato l'unico a capire che io ero triste, tutti credevano al mio "sto bene" ma nessuno scavava in fondo, tranne lui.

-La scorsa primavera la macchina dei miei genitori è andata fuori strada ed è caduta da un ponte giù nel lago e io ero seduta dietro, mi sono salvata ma loro no... ecco la mia storia- dissi tutto d'un fiato e devo ammettere che mi sentii meglio.

-Non sarai triste per sempre Elena- mi incoraggiò Stefan, e aveva ragione ne sarei uscita e sarei tornata la ragazza spensierata di sempre.

-Sbaglio o non sto molto simpatico a Matt?- mi domandò dopo qualche minuto, vedendo il ragazzo biondo fissarlo con insistenza

-Matt è l'amico d'infanzia con cui per vedere se c'è altro oltre all'amicizia provi a metterti insieme e...-
-E?- mi incitò.

-E poi i miei sono morti e tutto è cambiato... però Matt e io insieme... non c'era... non c'era...-

-Passione- finì la frase per me.

-No, non c'era passione- ci guardammo negli occhi per qualche minuto ma ad un certo punto quelli di Stefan diventaro scuri e delle vene sotto gli occhi si evidenziarono.
-Stai bene? I tuoi occhi...-

The vampire diariesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora