8. A nord

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"QUINDI AVETE FATTO L'AMORE?" urló Jaina.

"Shhhhhh, zitta che potrebbe entrare all'improvviso" le dissi facendo segno di abbassare la voce.

"E quando si è svegliata ha detto di non ricordarsi nulla?" chiese Barrett.

"Si." dissi sospirando.

"B, visto che siete più intime rispetto a come Danielle lo è con me, potresti tastare il terreno, dirle quanto è bella Stefania, chiederle se è mai stata con una donna...non so, qualcosa!" propose Jaina.

"No, ragazze, evitiamo di fare cose del genere. Evidentemente doveva andare così." dissi rassegnata.

"Ehi, cosa state facendo? Una riunione privata?" la bionda, come al solito, era entrata senza bussare.

"Dio, Danielle, perché non bussi mai? Mi hai fatto prendere un colpo!" dissi alzandomi e portando una mano sul petto.

"Dai, vieni qui. Ti sei spaventata sul serio!" la bionda rise, poi si avvicinò e mi abbracciò.

L'abbraccio durò quasi un minuto, non so perché, ma sentivo che nessuna delle due avrebbe voluto mai staccarsi; quel calore e quel profumo ormai mi ricordavano casa.

"Ehm, dobbiamo lasciarvi da sole?" chiese Barrett dopo essersi schiarita la voce.

"Stupide! Celebriamo solo quanto ci vogliamo bene." rispose Danielle staccandosi da me.

"Voi due finirete per sposarvi e non vi lascerete mai, io lo so!" disse Jaina ridendo.

Io e la bionda ci guardammo sentendo quelle parole, poi scoppiammo a ridere come due bambine ed io le misi un braccio intorno alle spalle, stringendola forte e dandole un bacio nei capelli.
Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta del mio camerino, la porta era aperta, così mi girai e rimasi letteralmente pietrificata.

"Hai un minuto?" Arienne era lì, poggiata al muro mentre aspettava una mia risposta.

"Come...come sei entrata?" chiesi mentre guardavo le altre appropinquarsi alla porta.

"Non hai comunicato che abbiamo rotto" disse seria.
"No, tu non andare." si mise davanti a Danielle, impedendole di uscire.

Una volta che entrambe furono entrate chiusi la porta del camerino, poi andai a sistemarmi al fianco di D.

"Spero tu voglia porgere delle scuse!" la guardai seria.

"No, io sono qui per darvi la mia benedizione, so che la Colombia ha fruttato: avete condiviso la camera, e il letto...e poi quella foto di lei che dormiva? Adorabile!" disse la mora con un tono così odioso.

"Arienne, insomma, la vuoi smettere di dire stronzate?" sbottò la bionda.

"Stronzate? Io so di aver ragione. Lo so per certo!" sorrise sarcastica.

"E come lo sai? Avanti, sentiamo." chiese D.

"Glielo dici tu?" disse A guardandomi.

"Non darle retta" dissi rivolgendomi alla bionda.

"Ok, visto che non hai le palle..." disse la mora allargando le braccia.
"Sai come ha scoperto che le piacciono anche le donne? Perché ha una cotta per te!" indicò Danielle, poi ritornò con lo sguardo su di me.
"Lei si arrapa ogni volta che ti bacia e mi ha usata quando ha saputo che stavi uscendo con quel tizio...ecco che tipo di persona è Stefania Spampinato!" mi guardò con disprezzo, poi si voltò e uscì sbattendo la porta.

"È vero?" Danielle si voltò verso di me, aveva un'espressione sconvolta.

"No, cioè si. Voglio dire...non è proprio come l'ha detto lei!" dissi agganciando lo sguardo al tuo.

Stefanielle - The first time ever I saw your faceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora