Stefanielle - The first time ever I saw your face

4. Lacrime

"Stefania, allora hai capito come fare?! Ci vediamo tra poco di là!"

Uno degli sceneggiatori mi aveva appena spiegato le ultime modifiche apportate ad una scena, l'avevo anche ascoltato, ma non riuscivo a smettere di pensare al fatto che quella scena sarebbe stata la prima in cui avrei registrato sola con Danielle da quando ero riuscita ad assimilare il fatto di avere una cotta per lei.
Ero ancora in camerino, mancavano 15 minuti alla ripresa delle registrazioni e mi sentivo veramente strana. Come sarebbe stato interpretare la sua fidanzata ora?
Almeno quella distanza che si era creata fra di noi sembrava essere stata colmata; non eravamo le stesse di prima, ma entrambe conoscevamo il bene che ci legava.
Jaina e Barrett avevano finito le loro scene, ma ero sicura che fossero ancora in giro a fare qualche sciocchezza per divertirsi, così inviai loro un messaggio dicendo di raggiungermi in camerino, che era urgente; intanto mi distesi sul divano e feci partire qualche canzone su spotify per cercare di rilassarmi.

"Allora qual è l'emergenza?" urló Barrett entrando insieme a J.

Mi alzai di scatto dal divano e le feci segno di abbassare la voce, poi mi diressi verso la porta per chiuderla. Non sapevo da dove iniziare a spiegare il mio malessere, così presi il copione e lo mostrai ad entrambe.

"Io non posso girare questa scena, non posso!" camminavo su e giù per la stanza, ero tesa come una corda di violino.

"Secondo me dovresti dirle tutto..." disse Jaina dopo aver letto la sceneggiatura.
"Insomma sei perfettamente in grado di girare questa scena ed avere un atteggiamento professionale, ma devi dirglielo perché questa cosa ti sta consumando!" anche Barrett annuì a quelle parole.

"Ma cosa le dovrei dire? Dovrei andare da lei e iniziare dicendo che a furia di baciarci sul set mi sono presa una cotta per lei così che poi possa fraintendere ogni mio gesto? Abbiamo appena iniziato a riprenderci da quella...cosa che ha avuto e per cui non mi ha parlato per quatto mesi." come al solito stavo gesticolando troppo per colpa della tensione.

Mi avvicinai al divano e mi ci buttai sopra, poi presi un cuscino e me lo portai in faccia, iniziando ad urlarci dentro. Proprio in quel momento la porta del camerino si spalancò, non avevo dubbi sull'identità della persona appena entrata; lei e quel suo brutto vizio di non bussare mai!

"Ehi, che succede qui? Perché Stefania vuole suicidarsi con un cuscino in faccia?" mi guardò un po' stranita.

"Non riesco a ricordarmi le battute e tra poco dobbiamo girare la scena, le ho chiamate per aiutarmi." sputai fuori la prima bugia credibile che mi era venuta in mente e lei sembrò crederci.

"Stai tranquilla, mal che vada improvviseremo, che vuoi che sia?" mi sorrise per tranquillizzarmi ed io potei solo pensare che fosse bellissima.
"Comunque mi avevano detto che c'era questa riunione e sono passata per chiedervi se stasera avete da fare. Ho una cosa da dirvi, pizza da me?" sembrava raggiante, chissà che aveva in mente.

Una volta essersi assicurata della presenza di tutte, si diresse verso il suo camerino per andare a ripetere alcune battute.

"Guarda cosa ti dico: stasera ci dirà che è innamorata di te e ti chiederà anche di sposarla!" Barrett sapeva sempre come tirarmi su di morale.

"Certo,come no? Ci vorrà annunciare che ha iniziato qualche altro sport estremo, come al solito!" dissi mentre suonò la campanella che serviva a richiamarci sul set.

"Ehi, stai tranquilla, respira e vedrai che andrà tutto bene. Adesso veniamo a vedervi anche noi così se dovessi andare nel panico ti basterà guardarci!" Jaina mi accarezzò la spalla e poi mi diede uno schiaffo sul sedere spingendomi verso l'uscita.

Arrivate sul set iniziammo a girare la scena, ma dovemmo ripeterla varie volte perché, stranamente, quella in ansia era Danielle. Cercai di rassicurarla con lo sguardo, così ricominciammo per l'ennesima volta a ripetere le stesse battute. Mentre la guardavo davanti a me, bella come non mai con quell'uniforme addosso, mi venne in mente una frase di Derek Shepherd.