treno

280 20 5
                                    

Caro jack,
Sono sul treno diretta verso l'oceano. Quel sogno mi ha fatto davvero cambiare idea. Hai ragione, devo vivere e bene. Così ho deciso di ricominciare da dove tutto si è fermato: all'oceano.
Sul treno, mi sono accomodata in un posto da sola. Così appoggio di fianco a me la borsa del mare. Metà del viaggio lo faccio guardando fuori dal finestrino. Vedo allontanarsi i grattacieli che lasciano il posto a pianure selvatiche. Quando facciamo fermata, una signora mi chiede: "scusi, mi posso sedere qua" io ovviamente faccio un cenno con la testa per far intendere di si. Ma solo più tardi, mi accorgo che è cieca. Perché è accompagnata da un bastone. Allora le dico subito "si! " e lei mi ringrazia. Io mi sento un po' imbarazzata, e per rompere il silenzio e il muro che c'é tra di noi, le chiedo: "come ti chiami? "  lei mi risponde: " tij. E tu?" "Rose. Sono felice di conoscerti, dove stai andando? " lei con tono triste mi dice: "al cimitero di tutti i naufragi del titanic, sai ho perso mamma, papà e mio fratello appena nato! "
Io non posso fare a meno di restare colpita. Questo piccoli colloquio mi rende davvero meravigliata per diversi fattori. Il primo è che anche lei è stata sul titanic, anche lei ha subito delle perdite importanti e anche lei è su questo treno di fianco a me! Coincidenze? Non credo proprio!

diario di Rose DawsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora