Caro Jack,
Oggi sono andata a fare la spesa dal fruttivendolo per comprare le fragole, i kiwi, le ciliegie e i lamponi. Sono andata anche dal panettiere per comprare la farina. Sai perché? Per fare una torta ovviamente. Una bella crostata di frutta!
Tutto è stato meraviglioso (persino il tempo) fino a quando non ho incontrato una persona... una persona molto sgradevolee....
Mia madre.
Non l'avevo mai più rivista da quando siamo arrivate in America. E di certo non pensavo che abitassimo vicine. Era in abiti consumati e dai colori scuri. Avvolta in quelli che avevano l'aria di stracci. Se non fosse stata mia madre non l'avrei riconosciuta. Le rughe le solcavano il viso e non portava più quella tenuta nobile di un tempo. Una volta ricordo che mi disse che se non avessi sposato un uomo con tanti soldi, avremmo rovinato tutto ció chr ci aveva lasciato papà. Ed è stato esattamente così. Papà, oltre ai soldi, ci aveva lasciato un legame, ma noi l'avevamo rotto. Ma di questo non mi rammarico. Meglio un uomo "povero" materialmente che culturalmente piuttosto che affettivamente.
Mia madre stava comprando un tozzo di pane, il meno costoso. Quando giunse il momento di pagare, tiró fuori un portafogli rosso, un po' rovinato ma sempre molto raffinato. Era lo stesso di quello che aveva tanto tempo prima. Era quello da cui non si era mai separata perché era un regalo di papà. Prese qualche spicciolo e si giró e incontró il mio sguardo. Io, non so bene il motivi, mi girai. Ma con la coda dell'occhio vidi che mi guardava con un'espressione tra odio profondo ed emozione. Ma anche lei fece finta di niente.
Mi chiedo cis'ha pensato quando mi ha vista. Sono cambiata tanto da quando ci siamo lasciate? Non lo so. E non penso che lo sapró mai. Oramai provo solo odio verso di lei, a parte quella minima riconscenza per avermi messo al mondo.
Oh adesso dalla cucina arriva un gran buon profumino di torta che ti devo proprio lasciare. (momentaneamente)
Sempre, la tua Rose
