Continuooo...
Io rimango davvero colpita da Tij. Non sapevo nemmeno che esistesse un cimitero. Sono felice per questo, come diceva il famoso poeta italiano Ugo Foscolo, le tombe funebri servono a mantenere vivo il ricordo dei cari che ci hanno lasciato. Io non riesco proprio a non chiedere alla mia nuova conoscente, se puó illustrarmi la strada che porta a l cimitero:" sa anche io ho perso una persona molto cara sul titanic, mi farebbe molto piacere se mi accompagnasse." Quando artiviamo, rimango a bocca aperta. Sapevo che a causa dell'incidente erano morte moltissime persone, ma vedere tutte queste tombe una dopo l'altra ,tutte uguali... mi sono sentita quadi in colpa, io sono sopravvisuta e tutti questi uomini no. È un'ingiustizia.
Passo una lapide dopo l'altra, facendo attenzione ai nomi scritti. Non vedo nomi che mi ricordino qualcuno ma non mi stupisce più di tanto, in fondo quasi tutti della prima classe sono sopravvissuti.
Mi si forma un nodo in petto quando vedo: Jack Dawson 1893-1914.
Inizio a piangere. E non mi fermo più. Piango per ore e ore. Piango fino a perdere la realtà del tempo. Piango fino a quando da dietro, sento qualcuno che cerca di tirarmi su, cerca di mettermi in piedi.
Io mi giro e vedo Tij, che probabilmente ha sentito il profumo per capire dov'ero. Ma non ha importanza, ció che mi fa restare senza parole è che mi chiede:" chi è? Perché ha così tanta importanza per te a tal punto da farti versare le lacrime? " io alora, con la voce tremante, rispondo: " è un mio amico speciale, si chiama Jack, Jack Dawson. Io sono innamorata di lui ancora oggi come quando l'ho visto per la prima volta. Piango per lui perché è grazie a lui che ho riso per la prima volta." Mentra parlavo guardavo la scritta sulla lapide e sorridevo, perché ricordarti è bello, e poi pensare di averti un po' più vicino del solito mi emoziona. Quando rialzai lo sguardo vidi Tij con la mano sulla bocca dallos stupore...
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