7-confusione

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Sembrava la scena di un film tragi-comico, lei che tradisce il suo ragazzo con la persona che piace alla sua migliore amica ma viene scoperta in flagrante nello sgabuzzino. Eppure non andò esattamente così. "Che fate qui?" domandò Sebastian guardandoli come a trovare la verità nei loro occhi. "Cercavamo, cercavamo questo ecco." disse agitando le mani in modo nervoso prendendo il cuore di rana che poco prima stava per lanciare in faccia a Sangio che infatti la guardò in modo strano. "Poi però la porta si è chiusa e stavamo cercando un modo per uscire. Vero?" domandò Giulia questa volta riferendosi a Sangiovanni. "Si si esatto, comunque sono le 10:40 sarà meglio andare in palestra e poi tornare in classe. Io nel frattempo vado in bagno, ti aspetto in corridoio." disse guardando soltanto Giulia mentre parlava anche se lei sembrava evitare il suo sguardo, così se ne andò. "In palestra?" domando Seba una volta rimasti solo. "Sí, Arisa mi ha chiesto di fargli un tour della scuola essendo arrivato oggi." disse fintamente esasperata. "Cosa? Mi stai dicendo che ora siete in classe insieme?" chiese come inconsciamente turbato dalla cosa. "Si, ti spiego tutto più tardi, ah e buona fortuna per le audizioni fi oggi." disse in fretta Giulia lasciandogli un veloce bacio sulla guancia e lasciando Sebastian confuso. "Buona fortuna anche a te." sussurrò toccandosi la guancia una volta rimasto solo.

"Allora come puoi vedere questa è la palestra e ora che l'hai vista dato che mancano 10 minuti io direi di tornare in classe?" disse Giulia. Avevano mantenuto le distanze e un assoluto stato di silenzio fino a quel momento, soprattutto Giulia che ancora doveva decifrare tutto quel casino che aveva nella sua mente. Non le era mai capitato prima d'ora e non sapeva come doverlo gestire. "Cosa? Tu mi stai dicendo che con questa palestra tutta vuota, che sicuramente rimarrà almeno fino alla fine dell'ora, vuoi rientrare in classe in anticipo? Io non ci penso proprio." disse avviandosi verso il centro della palestra. Giulia non riusciva a capire come ci riuscisse, come faceva a fare finta che non fosse accaduto niente. Per lui significava davvero così poco? Si convinse di sì e che anche lei avrebbe dovuto fare lo stesso così lo segui. "Quindi cosa avresti intenzione di fare?" gli chiese. "Beh oggi hai le audizioni non vorrai mica arrivare impreparata." e Giulia parve non capire quella frase e lo osservo smanettare sul telefono come a cercare qualcosa fino a quando non udí le note della canzone del pezzo che avrebbe dovuto portare all'audizione, quello con lui. L'audizione sarebbe stata strutturata in tre fasi: fase iniziale con il pezzo di gruppo in cui poi venivano selezionate solamente 10 ballerine e 10 ballerini, seconda fase in cui si esibivano nel pezzo portato a Cinecittà con Chiara e Francesco da cui venivano scelte sono 2 ballerine e 2 ballerini. La terza ed ultima fase invece era la più complessa soprattutto per le ballerine. Si sarebbero dovute esibire due volte, una in un passo a due con i ballerini, quindi prima con uno e poi con l'altro per capire il livello di sintonia e da lì veniva scelto il protagonista ballerino maschile, ed infine per scegliere definitivamente la ballerina c'era il pezzo con il cantante ed era di quest'ultimo la base messa da Sangiovanni, in particolare del pezzo della coreografia di Porcelluzzi, Tutta la notte. "A me piace più questa di coreografi." dice Sangio semplicemente, e lo pensa davvero. La trova più profonda e significativa e anche durante le prove è stata quella che più ha sentito. "A me piace più il pezzo di Vero invece." dice Giulia voltando lo sguardo verso il muro sinistro della palestra. "Come vuoi, ma ti ricordo che dobbiamo sceglierne uno. Proviamo?" le disse porgendole la mano e invitandolo a seguirlo. "Proviamo."
Inizialmente tutto sembrava andare bene, poi nella parte dove dovevano essere all'unisono, corpo e voce una sola cosa, Giulia sembrava distante. Sangio se ne rese conto, non lo guardava, non sentiva sintonia, non la stessa che era convinto avessero provato entrambi domenica. "Che fai?" chiese Giulia una volta che Sangio ebbe stoppato la base. "Perchè non mi guardi?" chiese lui. "Non so di cosa parli" disse invece lei incrociando le braccia al petto e spostando nuovamente lo sguardo. Lui allora si diresse verso di lei e le sposto ancora una ciocca di capelli sfuggita stavolta dalla coda bassa fatta velocemente un attimo prima. "Perchè fai così?" sussurrò lei, ma Sangio non fece in tempo a rispondere che vennero interrotti dal suono della campanella che mentalmente il cantante maledisse. "Sarà meglio andare." e così dicendo Giulia si avviò fuori seguita da Sangiovanni.

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