1. La ragazza

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<< Cosssaa? >>

Domandò in tono di lamentela Gojo quando ricevette la notizia di Nanami.

<< Se dovevano comunicarmi una cosa così importante perché utilizzare te? >>

Il biondo sospirò pesantemente che si udì anche se stavano al telefono.

<< Non lo capisci? Se te lo avessi comunicato io te la saresti presa più alla leggera e non avresti di certo rifiutato a manetta >>

Gojo riflesse prima di rispondergli. Chiuse la chiamata con un "d'accordo ci sentiamo!~" assai vivace e melodico. Al suo ritorno sarebbe arrivata una ragazza giovanissima, si chiamava t/n Ren.

<< Mi raccomando Satoru, ha la metà dei tuoi anni >>

Lo aveva informato Nanami beccandosi una lamentela infantile da parte di Gojo.

<< Perché me lo dici come se fossi un criminale? >>

Domandò facendo la vittima. Effettivamente era più piccola di un anno dei suoi allievi di primo, Itadori e Fushiguro che avevano quindici anni, mentre Nobara era l'unica sedicenne -sebbene Itadori avrebbe raggiunto la sua età ben presto.

"La ragazza sarà portata da una macchina" cos'è? Il pacco in arrivo per caso? Pensava Satoru scherzandoci sopra e domandandosi come mai fosse sbucata soltanto adesso.

Era una ragazza nata da una famiglia normalissima che non aveva nessun legame con il mondo degli stregoni, eppure nei suoi primi mesi li protesse con tanto vigore da una maledizione che finì per coinvolgerli nell'ondata di energia malefica che aveva generato.

Dopo la morte dei suoi genitori è stata cresciuta nei primi tre anni di vita da una cerchia di stregoni che la tennero rinchiusa in una bolla malefica che riusciva a dimezzare i danni catastrofici che provocava.

Si poteva definire un vero mostro, ma con il tempo, educandola divenne indipendente solo a partire dal penultimo anno delle medie. Non solo era una bambina con poteri immensi, ma era anche intelligente.

Sin dalle elementari sviluppò un'apprendimento che la fece salire di grado, trovandosi a cinque anni in terza elementare. Attualmente aveva finito i suoi studi, lasciando alle spalle la stregoneria e i suoi poteri. Quindi è per questo che è qui. Riflesse infine Gojo arrivato davanti alla sua residenza.

Era una casa assai moderna, e con il massimo della sicurezza. Decise di aspettare davanti al suo cancello. Tanto t/n sarebbe arrivata a momenti. I piani alti non si sarebbero mai permessi di far aspettare Gojo Satoru. Era una missione che andava a pari livello con la sua morale e il suo affetto per i suoi studenti, e fortunatamente per loro, conoscendo il carattere gentile che Gojo mostrava ai suoi allievi, erano quasi sicuri che si sarebbe presentato al cospetto della ragazza.

Una macchina grigia si stava dirigendo verso di lui. Dal parabrezza riusciva a vedere nei sedili posteriori la ragazza di cui si doveva prendere cura a partire da quel momento. Gli sembrava surreale: aveva affrontato maledizioni di ogni calamità, vinto con la minima fatica grazie all'80% del talento che possedeva, ma la sensazione che qualcosa di quotidiano e giornaliero entrava nella sua vita, cominciò a turbarlo.

Dall'auto scese Ijichi, l'assistente che aveva accompagnato Itadori in una missione, e l'unico che prima dell'incontro con gli allievi di Kyoto, sapeva del fatto che il ragazzo fosse ancora vivo.

<< Mi dispiace signore di questa tardo inconveniente. Nel bagagliaio ci stanno le valigie della ragazza >>

<< Valigie? >>

Domandò Gojo impressionato. Quante valigie si sarà portata? Vedendo la quantità l'uomo rimase sbigottito. Disse a Ijichi che ci avrebbe pensato lui. In un attimo i bagagli di t/n erano già tutti dentro la casa.

<< Bye bye~ grazie per la consegna~ >>

Salutò in modo sonoro Gojo. Abbassò la bandana per far vedere i suoi occhi alla ragazza. Avvicinò il suo volto al suo e le sorrise.

<< Allora entriamo a casa? >>

Senza neanche attendere una risposta aprì il cancello mostrando il suo occhio e inserendo un codice. Attese che t/n entrò e schioccò le dita facendo apparire un velo di protezione intorno a tutta la casa.

<< Cosa vuoi per cena? >>

Chiese canzoniero Gojo con aria vaga. Era una sera fresca e la luna brillava anche se era a un primo quarto crescente.

Ninfea - Gojo Satoru X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora