Appena t/n si addormentò, la fusione si disattivò da sola. Erano di nuovo sul letto di Satoru. Le mise la coperta fino all'altezza del mento, non voleva che prendesse freddo. Per tutta la notte l'albino non riuscì a chiudere occhio.
Sapeva che t/n non era come le donne con cui andava a letto, allora perché si era preso la sua prima volta con tanta disinvoltura? Sospirò con pesantezza e ripensando ai suoi momenti di gelosia gli salì il disgusto. Era geloso di Megumi, lo stesso Megumi di cui lui si era preso cura sin da quando era un marmocchio.
Per t/n doveva essere la stessa storia, lo stesso rapporto come se fossero padre-figlia, allora cos'era cambiato? Che differenza c'era tra lei e Megumi? Era totalmente sbagliato. Anche se t/n in realtà aveva circa trent'anni, l'essere stata rinchiusa dagli stregoni nel sigillo rallentò con la sua età. Gojo ammirò la ragazza per un'ultima volta, le accarezzò la guancia e le lasciò un bacio sulla fronte.
Il suo viso era minuto accanto alla sua grande mano, e sapeva che le notti successive avrebbe potuto accarezzarla allo stesso modo, ma sapeva anche che quello che era successo non doveva succedere. Si alzò lentamente dal letto per evitare di svegliare la sua principessa. Si rimise i boxer e cercò sulla rubrica del telefono il numero di Nanami.
<< Che vuoi.. >>
Chiese con voce roca il biondo ancora mezzo addormentato.
<< Tempo fa mi avevi parlato di uno stregone capace di cancellare i ricordi. Mi lasci il suo contatto? >>
La mente di Nanami era ancora annebbiata dal sonno che soltanto dopo aver riattaccato alla chiamata, mentre cercava il numero di quello stregone, si chiese cosa avesse fatto Satoru da voler cancellare la memoria di qualcuno. Non fece domande che si rimise di nuovo a dormire. Lo stregone in questione arrivò a casa Satoru dopo qualche ora. Gojo aveva richiesto che arrivasse il prima possibile.
<< Mi raccomando, per la sua professione, mi auguro che lei non dica a nessuno né di questo incontro, né di quello che vedrà in quei ricordi. Immagino che lei sappia chi sono e di cosa sono capace >>
Lo avvisò Gojo con la coda nell'occhio. Non era un bene fidarsi ciecamente degli altri.
<< Stia tranquillo signor Gojo. Lei è lo stregone più forte dei nostri tempi, non oserei andarle contro >>
Satoru lo condusse in camera sua, dove c'era t/n. Prima che lo stregone arrivasse, la vestì con delicatezza senza svegliarla, lasciandole un ultimo bacio sulla fronte e una carezza sul viso e sulle labbra.
<< È sicuro di voler cancellare questo ricordo? Semmai cambiasse idea, anche se lei le rivelasse che cos'è successo, per la ragazza non è mai accaduto >>
Con sguardo perso e vuoto, Satoru gli rispose con amarezza.
<< Ne sono sicuro >>
Dentro di lui non lo voleva davvero, ma non aveva altra scelta. Per lui è come se avesse violato t/n anche se lei aveva dato il suo permesso.
<< Bene, allora procedo >>
Disse lo stregone cominciando a muovere entrambe le mani sulla testa della ragazza. Non ci volle molto per trovare il ricordo dato che era successo nel giro di poche ore fa. Unendo tutte le dita al pollice, estrasse il ricordo dalla mente della ragazza. Fuoriuscì come un filo di fumo che l'uomo collezionò e fece sparire dentro il pugno della mano. Il giorno seguente Satoru allenò t/n all'attivazione della fusione.
<< Buongiorno piccola mia! Oggi ci alleniamo alla fusione. Preparati il costume da bagno >>
Disse con un sorriso senza far trasparire niente. Doveva comportarsi normalmente, non voleva farla preoccupare. In precedenza aveva sottovalutato la sensibilità di t/n e il suo potere. In questo erano simili: avvertivano anche il minimo cambiamento del flusso dell'aura. Dopo circa due ore t/n riuscì ad attivare a suo piacimento la fusione. Il problema rimaneva sul come disattivarla.
Si allenò anche all'istituto, e giorno dopo giorno migliorava a vista d'occhio da essere finalmente pronta alla sua prima missione. Accompagnata da Maki e Nobara, le tre ragazze scacciarono diverse maledizioni di medio livello. La tecnica di t/n per adesso era intrappolare ciascuna maledizione nel proprio dominio ed esorcizzarla al suo interno.
<< Penserete che intrappolare il proprio avversario nel suo dominio sia svantaggiosa, proprio perché è il suo dominio. Invece vi sbagliate. T/n disattiva il dominio del nemico, impedendogli di usarlo >>
Aveva spiegato Satoru ai suoi studenti prima che t/n arrivasse all'istituto.
<< L'apparenza è l'inganno, ma lo scopo della Fusione è appropriarsi del dominio e della tecnica >>
Ancora non era in grado di farlo, tuttavia si era resa utile alla missione, e ricevere complimenti dalle sue compagne la rese più che felice. Tornata all'istituto corse a cercare Satoru, ma si imbatté in Megumi. Il corvino le rivolse un sorriso soffice e caldo. T/n era sudata, e quel manto umido luccicava come diamanti ai raggi del sole.
<< Scusami.. stavo cercando Gojo >>
Megumi alzò le sopracciglia dalla sorpresa.
<< Ma come non te l'ha detto? >>
T/n inclinò la testa, confusa.
<< Dirmi cosa? >>
Il ragazzo senza accorgersene cominciò a grattarsi la nuca dal fastidio. Satoru era così irresponsabile e non curante che si era dimenticato di avvisare t/n? Megumi sospirò e socchiuse gli occhi. Riaprendoli la guardò, e notando le sue folte ciglia si ricordò di quante persone e stranieri li fecero i complimenti per le sue.
Le ciglia lunghe erano veramente incantevoli, e con t/n era la prima volta che notò in una ragazza un dettaglio simile. Cercò le parole per spiegarle la mancanza di Gojo. Non voleva ferire il suo entusiasmo, dopotutto era t/n stessa che si era messa a correre alla ricerca del suo tutore.
<< Ci ho parlato poco fa, e ha avuto una missione all'ultimo minuto ed è dovuto partire.. >>
Il viso di t/n si tramutò in una tristezza che fece sentire Megumi colpevole.
<< Pensava che ci avreste messo più del previsto e non voleva disturbare la tua prima missione >>
T/n annuì e tentò di consolarsi.
<< Capisco >>
Dopo un attimo di silenzio dove Megumi pensò a come far sorridere di nuovo la ragazza, le prese la mano e la trascinò con sé.
<< Ti piacciono i dolci vero? >>
Le chiese senza voltarsi. Sapeva che se l'avesse fatto le avrebbe lasciato la mano. Lui non era il tipo da fare il primo passo, o essere diretto e schivo al contrario di Satoru.
<< Ehm.. sì >>
Rispose lei disorientata. Osservò la sua mano essere avvolta da quella di Megumi. Gojo l'aveva sempre abbracciata, l'aveva preso sotto braccio, in braccio o per il braccio. Le dava bacini sulla guancia e sulla fronte, ma non l'aveva mai tenuta per mano. Quel contatto le parve intimo e innocente e dal flusso dell'aura di Megumi le intenzioni erano pure come la sorgente di un fiume.
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Ninfea - Gojo Satoru X Reader
Fiksi PenggemarA Gojo, il miglior stregone che ci sia, viene affidato t/n Ren, una liceale che possiede poteri immensi ma non riesce a controllarli. Ben presto Gojo diventa più di un semplice maestro per lei.