3. La promessa

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<< C'è di tutto! Ravioli al vapore, verdure saltate alla wok, involtini di primavera e ciliegina sulla torta.. spaghetti alla piastra! >>

Gojo stava presentando ciascun piatto in maniera vigorosa e vivace indicandole, facendo faccine sorridenti ogni volta che ne menzionava una. T/n rimase a bocca aperta.

<< L.. la ringrazio >>

Disse contenta con voce timida.

<< Allora sai parlare! >>

Sbraitò Gojo fingendo di fare un'espressione sorpresa. Ci scherzò sopra, dopodiché prese il piatto di t/n e iniziò a servirle.

<< AAAAAH~ è delizioso! Sono proprio un cuoco fantastico! >>

Disse ironicamente Gojo guardando t/n.

<< Sì.. è veramente molto buono >>

Affermò lei prendendo un altro morso del suo raviolo al vapore. Assaggiò anche le altre pietanze e le sue preferite erano specialmente gli spaghetti e gli involtini.

<< Vedo che ti piacciono >>

Gojo era contento di vedere un'espressione serena nel viso della ragazza. Da lontano sembrava soffice, era snello e pallido, in contrasto con i suoi capelli che la ornavano facendola sembrare una vera dea.

Gojo riusciva a sentire l'aura tranquilla e felice della ragazza. Era davvero forte, qualsiasi minima emozione che avrebbe provato, lui l'avrebbe sentito. Dopotutto era lo stregone più forte, la sua potenza era pari alla sua sensibilità. Se voleva poteva chiaramente vedere le aure di chiunque avesse avuto davanti.

Ne avrebbe avvertito la presenza, visto il colore e spogliato l'energia; questo era Gojo Satoru. Si domandò se anche t/n aveva sviluppato un'abilità simile alla sua. Si vedeva che era timida, e molto probabilmente la società perfida degli stregoni l'aveva sottomessa al punto da non farla voler proferire neanche solo una parola.

Questa era un'ottima spiegazione per le lacrime di prima, sebbene c'era di sicuro una ragione più profonda, e forse sentimentale. L'uomo si era accorto del cambiamento delle onde che stava trasmettendo t/n.

Prima erano piene di creatività e leggerezza che si stavano espandendo per tutta la sua villa, e d'improvviso quando cessò di muoversi quella stessa energia aveva cominciato a convertirsi dentro di lei e a diventare sempre più scura. Mentre mangiava, t/n fissava a lungo il cibo che aveva davanti davanti, lo ammirava come se fosse un'opera d'arte, come se stesse mangiando per la prima volta.

<< T/n >>

La richiamò Gojo facendola voltare verso di lui.

<< Sai che se hai bisogno, o vuoi qualcosa, te lo posso fare immediatamente. Quindi chiamami, basta che dici il mio nome, e sarò in un attimo da te >>

Gojo aveva una voce profonda, calma ma al tempo stesso si avvertiva una certa preoccupazione nei suoi confronti. T/n restò ferma a riflettere sulle sue parole.

Davvero un'essere umano poteva essere così gentile? Uno stregone? Lo stregone più forte tra l'altro? Lei non ci credeva e si perse negli occhi azzurri oceano di Gojo con il fiato a mezz'aria. Lui sospirò facendo un sorrisetto.

<< Dico sul serio t/n >>

Aggiunse, per poi continuare a mangiare.

<< AHHHH~ troppo buono! Ti piace la mia cucina? >>

Domandò Gojo dopo aver preso un boccone delle sue verdure in padella. T/n annuì energetica.

<< Sì tantissimo! Penso sia il cibo più buono che abbia mai mangiato in tutta la mia vita! >>

Ammise contenta, ma quando si accorse di quello che aveva appena detto si coprì la bocca con i polpastrelli della mano. Gojo se ne accorse e si alzò brutalmente dal tavolo facendo spaventare la ragazza che speculò di aver detto qualcosa di inaudito e che era meglio che stesse zitta. L'uomo si accovacciò accanto a lei che era seduta e la guardò dritta negli occhi.

<< T/n ti prego.. non so come ti hanno trattato gli altri stregoni.. tantomeno non voglio immaginare cosa ti hanno fatto. Ma sappilo che con me devi stare tranquilla. Se sono qui e ho deciso definitivamente di prenderti in mia custodia e sotto la mia tutela, è perché l'ho voluto io. Voglio che tu sia felice, impari a controllare i tuoi poteri e conosca a pieno il significato di vivere. Non devi avere paura di dire ciò che pensi, anche se devi dire cose negative, dimmelo, voglio solo sapere cosa ti frulla nella tua testolina. Mi prometti che a partire da adesso mi dirai tutto? >>

Gojo mise in avanti la mano a pugno, soltanto il mignolo era tirato all'insù. T/n guardò l'uomo che aveva appoggiato un ginocchio per terra, pur di starle accanto. Era insicura su cosa fare, anche se lo vedeva sfocato a causa degli occhi lucidi, riusciva a sentire il suo calore espandersi.

Si sentiva avvolta anche se stavolta Gojo non l'aveva presa in braccio. Fece spuntare il mignolino, non sapeva cosa stesse a significare, ma gli venne naturale imitare Gojo che avvolse con il suo quello di lei.

<< Ora mi hai appena promesso che mi dirai tutto hehehe~ >>

Disse contento, rimettendosi a sedere e continuando a mangiare.

<< Avanti! Guarda che se non mangi mi finisco tutto io! >>

<< Ehmm.. sì! >>

Gojo morì dalle risate non appena t/n iniziò a masticare più velocemente e a prendere più bocconi.

<< Guarda che stavo scherzando stupidina! >>

Esultò tra una risata e l'altra.

<< Mangia pure con calma, non c'è nessuna fretta. Poi sei lenta già di tuo >>

T/n arrossì. Nessuno l'aveva mai trattata in quel modo, e nessuno le aveva mai dato della "lenta". Era una cosa sbagliata? Scientificamente parlando era meglio per il consumatore masticare lentamente e mangiare a una velocità media-lenta, dato che così facendo l'apparato digerente si trovava meno in difficoltà nello svolgere il proprio mestiere.

Gojo la colpì d'impatto. Dalla prima impressione fino ad adesso. La sua gentilezza, la sua delicatezza erano caratteristiche che aveva riscontrato solo in lui.

Ninfea - Gojo Satoru X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora