4. Il quesito della rondine

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Il materiale fragile, della fotografia , raccolse gli strati sottostanti, da cui aveva preso forma .  
Creata , da un piano a corde per memorie regresse ,conteneva, un immagine , una scritta.
Sfuggiva da dita che la stringevano, era un amante per mani bugiarde .
Fai parte di uno degli strati che non si permette di rivangare?
Tu da cosa sei composto ?
Se ti smontassi cosa troverei ?
Troverei tutto ciò che non ti sei permesso di tirar fuori ?
Un pianista con lo sguardo incollato alla platea e non allo strumento che gli ha permesso di spiccare .
Un artista, che divora pennelli, consumando quadri di denaro .
Uno scrittore, di racconti di amore, di finali incompleti, di gesta già programmate , di treni fermi alle rotaie .
Un lettore, fermato alla copertina , con gli occhiali che fanno da vetro trasparente per un cuore che non ammette sofferenza.
Uno stilista, di abiti bruciati , che disegna lettere di marche .
Un cantante, con note fisse all' ugola, una lava per melodie fumate in briciole .
Ho appena fatto la tua conoscenza ,in una cantina abbandonata .
È la prima volta che i nostri sguardi incrociandosi prendono il volo.
I tuoi neri, di una rondine macchiata di un concetto di realtà.
I miei bianchi, della purezza di una colomba a conoscenza unicamente di ciò che lo tocca direttamente.
<< Chi sei?>>una domanda ,riecheggia tra i canali della mente .
Scomparve , similmente ad fiore raccolto , staccato da una pianura amica  , l'ombra a te affiancata .
<<Non lo so neanch'io>> sussurrò.
Nella brezza, di una sera coperta dal blu dell'incertezza , sparirono , un angelo, le sue ali e un insignificante immagine sfocata .

Photographic memory|kagehina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora