6. Siamo niente

49 9 17
                                    

Confine tra realtà e finzione , è lì che noi dimoriamo .
Siamo un riflesso , di cose desiderate, di turbamenti dentro noi nascosti .
Il meteo si svagò , prendendosi gioco, dell'impurità , lasciando che tramite le gocce , tutti ne potessero assaggiare un pezzo .
Soffi di pioggia , determinarono , l'umidità di ciglia socchiuse .
Vorrei gridare contro quel frastuono, ma a che scopo?.
Il pugno , strinse , l'unico avanzo di ciò che ero stato.
Di te che mi rimane ?
Eri una fotocopia, non il protagonista. Un inteprete per una veduta che tu , esclusivamente, potevi intendere .
Siamo simili , contrariamente simili.
Ora , non mi rimane che traccia di un frammento di volto .
Hai lasciato che la tua illustrazione sparisse finché non si fosse liberata dalla ragione , occultata dall'animo , completamente?
Ti sei permesso , di concepire un giudizio , ignoro alla volta delle idee alterate .
Come potrei farlo?
Potrei mai , congedare alla corrente una parte di me ?
Potrei mai , abbandonare , l'insegnamento della felicità ?
Siamo dipendenti, abbindolati ,dello sfizio di cercare di indovinare in cosa i nostri pensieri si sfiorano .
Siamo simili, contrariamente simili.
Spingendoci l' un l'altro in un sbarramento, nel confine di un palazzo di calce .
Come posso aver scordato una statua in vesti umane ?
Eri la bambola , che ogni espositore desiderava conoscere .
Io , la tua pittura , incompleti , prendevamo significato solo quando ci indossavamo l'un l'altro.
Cosa sarei voluto essere?
Precisamente, cosa saremmo voluti essere?
Eri l'espressione della primavera.
Le foglie non raccolte dell'autunno.
La sofficità dell ' inverno .
La luce dell'estate.
Eri la mano , pronta a rendersi , alle lacrime , che inesorabilmente scendevamo dagli occhi .
Eri le gambe, in grado di tenermi , correndo nelle praterie inesplorate.
Eri la bocca , che assaporava la mia pian piano .
Eri l'odore, di un profumo che mai sarei riuscito a togliermi di dosso .
Eri il suono , eliminato gli altri elementi .
Eri , la vita , scucita dalle iridi , quando un giorno , ti trovai nella limpidità di un acqua poggiata all'estremità dei ponti.
Eravamo tutto , come ora non siamo niente.

Photographic memory|kagehina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora