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capitolo uno grandi problemi
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Ringo Wheeler aveva scoperto l'inferno, non era un covo sotterraneo dove risiedevano i demoni e le anime dei dannati.
Poteva avere solo diciassette anni, ma la ragazza sapeva benissimo che l'inferno si manifestava in diverse forme. Come recuperare le decorazioni natalizie e scoprire che, ancora una volta, le luci si erano aggrovigliate senza pietà nonostante i tuoi migliori sforzi per confezionarle l'anno prima. O beccare i tuoi genitori nel bel mezzo del sesso. O anche afferrare il ferro arricciacapelli dalla parte sbagliata. O doversi trasferire a Hawkins, nell'Indiana.
La città era più piccola del suo quartiere a casa, e nel giro di un giorno lei aveva dimostrato che ogni stereotipo sulle piccole città era vero. I genitori erano arretrati con le loro opinioni e tutti gli adolescenti erano dei teppisti, semplicemente alla ricerca di qualcosa con cui divertirsi nella tristezza. Quelli che non lo erano, erano considerati pudici e noiosi.
Era la punizione più crudele che la sua famiglia le potesse dare, e per questo era arrabbiata.
Fin da quando era bambina avevano minacciato di mandarla via dalla loro minuscola casa ad Hawkins in Indiana, ma ora non la minacciavano più.
Certo, suo zio e sua zia non erano poi così male. Sua zia, Karen la compativa fino a un certo punto, il che era una sensazione orribile, ma significava che la ricopriva di prodotti da forno e regali.
Suo zio Ted, il fratello di suo padre, non si preoccupava molto, non si sarebbe sorpresa se Ted non l'avesse nemmeno notata quando sarebbe arrivata. L'uomo era completamente fuori sintonia con ciò che lo circondava. L'unico piccolo vantaggio del suo trasferimento era il suo rapporto con i suoi cugini, Nancy e Mike, che erano entrambi completamente in due mondi opposti, ma si incontravano quando Ringo era nei paraggi.
"Non puoi stare sdraiata qui tutto il giorno", commentò Nancy mentre entrava nella loro stanza ora condivisa, alzando un sopracciglio verso sua cugina.
